BlackBerry: ancora disagi per gli utenti dopo il blackout di ieri

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Nonostante la società avesse comunicato di aver ripristinato il servizio, anche stamattina diversi clienti hanno avuto difficoltà ad accedere alle email dal BlackBerry, a inviare messaggi istantanei, a navigare in internet.

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Jim Balsillie

Ancora disagi, oggi, per gli utenti BlackBerry: sembravano risolti i problemi che ieri hanno funestato i dispositivi della RIM in tutta Europa, Medio Oriente e Africa – la società aveva infatti annunciato di aver ripristinato il servizio, circa 20 ore dopo la notizia dei primi problemi che hanno interessato almeno 10 milioni di utenti – ma oggi si è ripetuta un’altra giornata nera.

 

“Ieri, alcuni utenti Blackberry nella regione Emea hanno registrato ritardi nei servizi. La questione è stata risolta e i servizi stanno operando normalmente”, spiegava RIM, scusandosi con gli interessati, in un comunicato diffuso alle 7:50 di stamattina.

Nel corso della mattinata, tuttavia, diversi clienti hanno avuto difficoltà ad accedere alle email dal BlackBerry, a inviare messaggi istantanei, a navigare in internet.

 

Vodafone ha comunicato con un sms ai clienti di aver ricevuto da RIM informazioni su ulteriori disservizi.

“Gentile cliente, BlackBerry ci ha informato di nuovi disservizi sulla mail. I problemi sono indipendenti da Vodafone. La informeremo a problema risolto”.

 

Nulla si sa dell’origine di questi malfunzionamenti, che potrebbero essere legati al data center di Slough nel Regno Unito o, forse, alle applicazioni di RIM e alla modalità con cui vengono eseguite sui dispositivi.

Quando si dice il tempismo: proprio nei giorni scorsi, la società ha annunciato l’acquisizione di Newbay Software per 100 milioni di dollari. RIM dovrebbe appoggiarsi su questa società per sviluppare la sua piattaforma cloud per lo stoccaggio di foto, video e contenuti.

 

Una serie di incidenti che vanno ad aggiungersi al blackout occorso nel mese scorso negli Usa e che certo non giovano alla società canadese, alle prese con la netta contrazione delle vendite dovuta alla feroce concorrenza dell’iPhone e degli smartphone Android.

Negli ultimi due anni, RIM, che col suo BlackBerry è stato precursore degli attuali smartphone, ha perso molto terreno non solo sul suo principale mercato, il Nord America – dove la quota di mercato è passata dal 54% al 13% – ma anche sui mercati dell’America Latina e dell’Asia dove gli Android si stanno affermando e minacciano la popolarità dei modelli BlackBerry meno costosi, come il Curve.

A livello globale, la quota di mercato è passata dal 19% al 12% e le azioni di RIM hanno perso quest’anno la metà del loro valore: rispetto agli 83 miliardi di tre anni fa, la società ha perso l’80% del suo valore – oltre 70 miliardi di dollari – e la capitalizzazione attuale è di circa 12,6 miliardi.

Nello stesso arco di tempo, invece, la capitaliazzazione di Apple è cresciuta del 74%, raggiungendo quota 292 miliardi e portando il gruppo di Cupertino in cima alla classifica del market value.

 

Negli ultimi mesi la società ha rivisto al ribasso, per due volte, le prospettive sui ricavi e alcuni dirigenti, tra cui il responsabile marketing, hanno abbandonato il gruppo. Sempre più insistenti, quindi le voci su una prossima vendita e un nuovo team di comando, dopo le forti critiche al management da parte degli azionisti all’attuale struttura di gestione, guidata da Jim Balsillie e Mike Lazaridis.