NGN. Umberto De Julio (Italtel): ‘Gli OTT contribuiscano al finanziamento delle nuove reti’

di Alessandra Talarico |

Per il presidente Italtel le nazioni che rimarranno indietro sulle NGN soffriranno un gap competitivo difficilmente sostenibile. 'Occorre muoversi rapidamente, a livello nazionale come a livello europeo'.

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Umberto De Julio

Anche il presidente di Italtel, Umberto De Julio, è intervenuto nel dibattito sulla sostenibilità di internet del futuro, che vede coinvolti gli operatori telefonici – alle prese con la necessità di investire per ammodernare le reti – in contrapposizione con i cosiddetti operatori ‘Over-the-Top’ come Apple, Facebook e Google.

“Per passare alle reti di nuova generazione sono necessari investimenti ingenti sulle reti sia fisse che mobili: per finanziarli diventa necessario sollecitare il contributo degli operatori cosiddetti Over-theTop”, ha affermato De Julio, Presidente di Italtel e Vicepresidente dell’ANFoV , responsabile in particolare dell’Osservatorio sulle reti di nuova generazione (NGN, Next Generation Networks) dell’associazione per la convergenza dei servizi di comunicazione.

 

Come altri importanti esponenti politici e delle tlc italiane ed europee – tra cui Franco Bernabè di Telecom Italia (leggi Articolo Key4biz) e Vittorio Colao di Vodafone (Leggi Articolo Key4biz) – anche secondo il presidente Italtel è essenziale pervenire a un’equa ripartizione dei costi e dei benefici tra le società tlc che devono investire necessariamente per realizzare le reti ultrabroadband (anche in vista degli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale europea) e quelle che le reti le sovraccaricano coi loro servizi voraci di banda, accaparrandosi la maggior parte dei ricavi.

 

Bisogna trovare, dunque, nuove strade per accelerare la realizzazione delle NGN sulla base di un modello win-win, che soddisfi, cioè, le esigenze di tutti gli attori della catena: “E’ chiaro – ha detto De Julio – che la soluzione ai problemi relativi allo sviluppo delle reti a banda ultralarga passa per un diverso rapporto tra i gestori dei network che devono sopportare miliardi di investimenti e i fornitori di applicazioni, che sviluppano la maggior parte del traffico e che possono guadagnare miliardi grazie alle nuove reti”.

Occorre, insomma, la collaborazione di tutti sulla base di modelli ancora da definire di revenue sharing o di cost sharing, di condivisione dei ricavi o dei costi.

 

Il problema non può comunque essere affrontato a livello nazionale: occorre “un deciso intervento europeo per affrontare e dirimere la questione”, ha affermato De Julio

Il presidente Italtel si è soffermato inoltre sull’importanza delle reti NGN anche per sostenere la crescita esponenziale del traffico mobile, nel medio e lungo periodo. Lo sviluppo della NGN in fibra ottica, insomma, “rimane essenziale, sia per le aziende che per i consumatori”, oltre che per la diffusione di applicazioni avanzate in diversi ambiti, dall’eHealth al broadcasting televisivo fino ai servizi per il risparmio e l’efficienza energetica e la salvaguardia ambientale. “Le nazioni che rimarranno indietro su questo fronte soffriranno un gap competitivo difficilmente sostenibile. Quindi – ha concluso – occorre muoversi rapidamente, a livello nazionale come a livello europeo”.