Net neutrality: Neelie Kroes determinata a garantire internet aperta e neutrale

di Alessandra Talarico |

Per Luigi Gambardella (ETNO): 'Le Direttive europee sulle comunicazioni elettroniche garantiscono già l’apertura di Internet e la trasparenza per i consumatori, riconoscendo al contempo la necessità d’innovazione delle reti e dei modelli di business'.

Unione Europea


Neelie Kroes

Le nuove norme europee sulla trasparenza, la qualità del servizio e la possibilità di cambiare operatore di telecomunicazioni, che entreranno in vigore dal 25 maggio prossimo, dovranno essere applicate in modo da garantire che tutti i cittadini europei possano accedere alla rete in maniera aperta e neutrale. Senza, cioè, che gli operatori restringano ‘senza giusta causa’ l’accesso a servizi e applicazioni lecite ed evitando brutte sorprese in termini di scollamento tra le velocità di connessione pubblicizzate e quelle reali.

 

Per far sì che questo succeda senza troppi ostacoli, la Commissione, che oggi ha presentato una relazione sulla net neutrality, ha chiesto al Berec (l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) di avviare una “analisi rigorosa della situazione” su questioni quali le barriere al cambio di operatore, il blocco o lo strozzamento del traffico via internet (che sta riguardando, ad esempio, l’accesso ai servizi VoIP dal cellulare), la trasparenza (i consumatori hanno diritto a scegliere il proprio fornitore di servizi internet basandosi su informazioni adeguate riguardo le possibili restrizioni all’accesso a determinati servizi) e la qualità dei servizi. entro la fine dell’anno, quindi, la Commissione pubblicherà i dati dell’indagine del Berec e nel caso in cui le conclusioni o qualsiasi altra informazione indichino problemi molto rilevanti, verrà valutata la necessità di adottare o meno provvedimenti più rigorosi.

 

La questione ruota anche attorno al tema della neutralità della rete: la Commissione non vieta in maniera assoluta l’utilizzo dei sistemi di gestione del traffico – che servono agli operatori per evitare congestioni della rete – ma vuole evitare abusi che colpiscano servizi che gli operatori giudicano concorrenti ai propri, come nel caso del VoIP o i servizi di video streaming.

La relazione presentata oggi  dimostra infatti – sottolinea la Ue – “che ci sono stati alcuni casi di trattamento diseguale di dati da parte di alcuni operatori. Sebbene molti casi siano stati risolti volontariamente, spesso dopo l’intervento delle autorità regolamentari degli Stati membri, si rendono necessarie informazioni più esatte per distinguere casi di blocco contrattuale o di fatto da quelli che subordinano l’accesso a taluni servizi a un pagamento supplementare. Occorrono inoltre dati sulla portata (isolata o generalizzata) delle pratiche di blocco individuate”.

Altro punto centrale toccato nella relazione, la possibilità per i consumatori di cambiare facilmente e velocemente operatore telefonico mantenendo il proprio numero telefonico: secondo le direttive Ue, la portabilità del numero dovrebbe essere conclusa entro un giorno lavorativo, ma non sempre accade e per questo la Commissione e Berec studieranno in che modo realizzare il cambio nella pratica.

 

La questione della net neutrality è molto sentita dalla Commissione, determinata a fare in modo che anche gli Stati Uniti e le altre potenze mondiali seguano questa strada, per far si che internet continui a crescere in maniera aperta e neutrale “senza restrizioni occulte e alle velocità promesse dai fornitori di servizi”, ha sottolineato la responsabile Ue per l’Agenda Digitale, Neelie Kroes.

“Nel giro di pochi mesi – ha aggiunto – in stretta collaborazione con le autorità di regolamentazione degli Stati membri, monitorerò rigorosamente il rispetto delle nuove norme dell’UE per assicurarmi che garantiscano un’internet aperta”.

La Kroes ha quindi anticipato che non esiterà a proporre provvedimenti rigorosi “sotto forma di orientamenti o perfino di misure legislative generali per realizzare la concorrenza e la possibilità per i consumatori di scegliere ciò che meritano”, fino ad arrivare a “proibire il blocco di servizi o applicazioni leciti” nel caso dall’analisi del Berec risultassero abusi nell’utilizzo dei sistemi di traffic management.

 

La relazione presentata oggi è stata redatta sulla base dell’impegno assunto dalla Commissione di informare il Parlamento europeo e il Consiglio sullo stato dell’arte della neutralità della rete e riflette, oltre alle 300 risposte mediante consultazione pubblica, anche le ampie discussioni con le parti interessate, compreso un vertice organizzato con il Parlamento europeo.
 

Sulla questione della neutralità della rete è intervenuta anche Etno, l’associazione guidata da Luigi Gambardella che raggruppa i fornitori delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica europei, per sottolineare l’impegno del settore nel mantenere internet aperto e neutrale, in linea con le direttive Ue e per ribadire che già il pacchetto telecom, varato alla fine del 2009  include misure aggiuntive a favore della trasparenza, che rafforzano ulteriormente la capacità dei consumatori di effettuare scelte informate relativamente ai servizi Internet.
“Le Direttive europee sulle comunicazioni elettroniche – ha affermato Luigi Gambardella – garantiscono già l’apertura di Internet e la trasparenza per i consumatori, riconoscendo al contempo la necessità d’innovazione delle reti e dei modelli di business. Infatti, con il rapido incremento del traffico di dati sulle reti fisse e mobili, una gestione efficiente di tali reti è fondamentale per lo sviluppo dei nuovi servizi”.
“I consumatori in Europa – ha aggiunto – beneficiano di un mercato altamente competitivo per l’accesso alla banda larga, potendo scegliere fra una vasta gamma di fornitori per l’accesso ad Internet. La concorrenza sta aumentando le possibilità per gli utenti di accedere ai contenuti, alle applicazioni ed ai servizi richiesti, sia sulle reti fisse che su quelle mobili”.

Pur condividendo la posizione di Bruxelles secondo cui “…ogni ulteriore intervento regolamentare dovrebbe evitare di scoraggiare gli investimenti o l’emergere di nuovi modelli di business e dovrebbe portare ad un uso più efficiente delle reti ed alla creazione di nuove opportunità di business”, Etno ha sottolineato che “…la gestione del traffico non pone restrizioni ai diritti fondamentali dei consumatori, come la libertà d’espressione e la privacy. Al contrario, offrendo una rete sicura ed affidabile, anche durante le fasi di picco del traffico, la gestione della rete migliora l’esperienza dei consumatori nell’accesso ad Internet”.

“Al fine di sostenere la crescita del mercato digitale ed un modello di Internet sostenibile, l’industria ed i policy maker dovrebbero adottare un approccio aperto e di stimolo verso i nuovi modelli di business, che supporti gli investimenti nelle reti ad alta capacità. In mercati fortemente competitivi per la banda larga fissa e mobile, ogni ulteriore intervento regolamentare che ridimensioni la gestione del traffico e la differenziazione dei servizi minerebbe l’economia digitale europea e soffocherebbe l’innovazione”, ha concluso Gambardella.