Festival del cinema di Berlino: risultati in chiaroscuro per l’Europa mentre lievita il prezzo dei biglietti per la maggiore offerta 3D

di Raffaella Natale |

In occasione della Berlinale, MEDIA Salles ha presentato i dati del cinema europeo. A piè di pagine le tabelle analitiche relative al consumo per il 2010 comparato con gli anni precedenti.

Europa


Berlinale 2011

Cresce ancora il numero degli spettatori nelle sale cinematografiche di tutta l’Europa, dal Portogallo alla Russia: erano 1.179,3 milioni nel 2009, sono diventati 1.184,6 milioni, con un incremento dello 0,4%, nel 2010. Sono questi i dati che MEDIA Salles ha annunciato nel corso del Festival internazionale del cinema di Berlino (10-20 febbraio 2011).

Media Salles è progetto che opera nell’ambito del Programma MEDIA dell’Ue e si avvale anche del sostegno del governo Italiano, promuove il cinema europeo attraverso iniziative formative e informative che coinvolgono gli esercenti cinematografici europei.

 

Stando ai dati raccolti, se sull’insieme dell’Europa l’andamento è positivo, l’analisi dei singoli mercati, presentata da Elisabetta Brunella, segretario generale di MEDIA Salles, mostra risultati contraddittori.  I 18 paesi dell’Europa Occidentale hanno totalizzato 897,2 milioni di spettatori con un decremento del 2,6% rispetto al 2009, quando i biglietti venduti erano stati 921,2 milioni.

L’Europa Centro-Orientale e il bacino del Mediterraneo, che comprendono 15 territori, hanno invece registrato un incremento significativo: 11,4%. I biglietti venduti sono infatti passati da 258,1 milioni a 287,4 milioni.

 

Anche all’interno dell’Europa Occidentale non emerge nel 2010 una tendenza comune: ci sono mercati in aumento e altri in calo.

Tra i cinque principali territori, la Francia, che nel 2009 aveva superato la “soglia psicologica” dei 200 milioni, consolidando la sua posizione di primo mercato cinematografico d’Europa, continua a crescere portandosi a 206,5 milioni (+2,7%), il miglior risultato dal 1967. Il tasso di incremento maggiore si registra in Italia, dove le stime danno gli spettatori in aumento di circa l’11%. I biglietti venduti dalle sale attive per almeno 60 giorni l’anno passano da poco più di 107 milioni a circa 119.  Segno negativo, invece, per il Regno Unito, che  riesce peraltro a contenere la perdita (-2,4%) e a mantenere la seconda posizione in Europa con 169,3 milioni di biglietti. Più sensibile il calo della Spagna che arretra dell’11,7% e chiude il 2010 scendendo sotto la soglia dei 100 milioni di spettatori. Meno presenze anche per la Germania che si attesta a 126,6 milioni di presenze, perdendo quasi venti milioni di biglietti (-13,5%), cioè più di quelli guadagnati nel 2009. A motivare l’annata difficile è la cattiva performance dei film nazionali: proprio qui sono mancati quei venti milioni di biglietti che segnano la differenza rispetto al 2009.

 

Flessione di proporzione analoga a quella tedesca si registra in Norvegia, che chiude il 2010 con un calo del 13,2% e si ferma a 11 milioni di spettatori. Nel Nord Europa segno meno anche per Danimarca (-8,4%) e Svezia (- 9,1%), mentre la Finlandia vede i suoi spettatori aumentare del 10,3% e passare da 6,8 milioni a 7,5.

Le presenze in calo in Irlanda (-6,6%), Austria (-6,0%), Lussemburgo (-5,6%), Grecia (-5,1%) e Svizzera (-3,7%), per un totale di poco superiore ai tre milioni di biglietti, sono in parte compensate dagli incrementi di spettatori in Belgio, dove si stima un aumento di circa il 5%, Portogallo e Paesi Bassi. Questo mercato varca nel 2010 la soglia dei 28 milioni di biglietti, il doppio rispetto ai primi anni Novanta.

 

Nell’area dell’Europa Centro-Orientale e bacino del Mediterraneo spiccano gli incrementi da record registrati in Romania (circa il 29%, dopo il 32% del 2009), in Bulgaria (22,8%), Estonia (19,5%) e Russia  (19,4%). Questo paese, guadagnando oltre 25 milioni di spettatori, diventa nel 2010 il terzo mercato europeo, alle spalle di Francia e Regno Unito.

Importanti anche gli incrementi registrati in Turchia (13,9%), Repubblica Ceca (8,6%) e Lettonia (8,3%).

Termina il 2010 col segno meno un grande mercato come la Polonia (-12,6%) che, dopo un eccezionale  2009 che l’aveva portata a sfiorare i 40 milioni di spettatori, si attesta a  34,2 milioni, un risultato comunque lusinghiero, tra i migliori dell’ultimo decennio.

Resta stabile la Croazia, mentre cali, seppur inferiori a quello polacco, si registrano in Lituania (-6,8%), Repubblica Slovacca (-5,6%), Cipro (-3,6%) e, stando alle stime finora disponibili, a Malta (-3%).

 

I dati già resi noti sugli incassi mostrano che pure nel 2010 si conferma la tendenza all’aumento del prezzo medio del biglietto, legato alla maggior offerta di film 3D, sui quali si applica una maggiorazione del prezzo che, nei mercati dell’Europa Occidentale, si aggira mediamente sui due euro.

In Austria il prezzo medio passa così da 7,09 euro a 7,53, in Germania da 6,67 a 7,27, in Spagna da 6,10 a 6,52, in Italia da 6,07 a circa 6,4 euro.

 

In Italia con il Decreto Milleproproghe è stato previsto un aumento di 1 euro del biglietto allo scopo di finanziare per tre anni consecutivi gli incentivi fiscali a favore del cinema stesso, come ha spiegato il Ministro Sandro Bondi.

Un provvedimento che però ha sollevato la protesta dell’Associazione Nazionale Autori Cinematografici (Anac), che ha dichiarato: “Invece di introdurre la tassa di scopo per tutti quei soggetti che si arricchiscono con il cinema si fa ricadere solo sui cittadini il costo di un ridicolo reintegro del Fus. In questo modo si allontanano dalla cultura le famiglie già oggi in difficoltà economica e si dà un ulteriore colpo mortale alle sale di città, al cinema di qualità e all’associazionismo culturale, in esclusivo favore dei multiplex e delle sale parrocchiali, uniche esentate dalla tassa”. 

 

La diffusione degli schermi digitali, che aveva  conosciuto nel 2009 in Europa un vero e proprio boom (+205%) è continuata anche nel 2010. Le rilevazioni condotte da MEDIA Salles mostrano che al 30 giugno 2010 gli schermi europei con tecnologia DLP Cinema o SXRD sono 6.680.

Rispetto al 1° gennaio 2010, quando erano 4.684, l’incremento sul semestre è stato del 43%. E’ cresciuta pure la quantità degli schermi digitali equipaggiati anche per il 3D: sono passati da 3.467 a 5.277 arrivando a un’incidenza del 79%.

 

I primi dati sulla digitalizzazione in Europa al 1° gennaio 2011 saranno annunciati da MEDIA Salles domani 16 febbraio a Cracovia, in occasione della Conferenza organizzata dal Circuito Digitale della Malopolska.

 

Dal 29 giugno al 3 luglio a Helsinki e Tallinn si terrà, invece, l’ottava edizione del corso “DigiTraining Plus“, l’unica iniziativa del Programma MEDIA volta ad affrontare le nuove tecnologie dal punto di vista delle sale cinematografiche.  

 

 

 

Tabelle analitiche relative al consumo di cinema 2010 (comparato con gli anni precedenti)

 

1995 – 2010 Western Europe (Presenze)

1999 – 2010 Central & Eastern Europe and Mediterranean Rim (Presenze)

1995 – 2010 Western Europe (Incasso lordo)

1999 – 2010 Central & Eastern Europe and Mediterranean Rim (Incasso lordo)