Reti mobili al collasso? Alcatel-Lucent rimuove i colli di bottiglia con lightRadio

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La tecnologia, oltre ad aiutare gli operatori ad affrontare l'esplosione del traffico dati, consente di ridurre le emissioni di CO2 delle reti e la riduzione dei costi operativi fino al 50%.

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La prospettiva di un maxi-ingorgo su scala globale delle reti di comunicazione mobili, ‘schiacciate’ dall’esplosione del traffico dati e dalle nuove applicazioni, potrà essere evitata grazie all’ingresso annunciato oggi di una innovativa tecnologia che promette di rimuovere i colli di bottiglia che stanno affliggendo le reti mobili e di contribuire a realizzare una copertura universale dei servizi a banda larga.
Alcatel-Lucent ha stretto un’alleanza con aziende tecnologiche leader per sviluppare il sistema lightRadio, che segna la fine della dipendenza delle reti dall’accoppiata fatta di stazioni base e di tralicci carichi di antenne che oggi sono presenti in ogni angolo del mondo.
“Le richieste attuali e quelle future di copertura e capacità delle reti impongono un cambio di marcia nelle comunicazioni mobili”, ha affermato Ben Verwaayen, Chief Executive Officer di Alcatel-Lucent. “lightRadio segna la fine del sistema fatto di stazioni base e torri in ogni cella così come lo conosciamo oggi”.
I nuovi sviluppi tecnologici lanciano un segnale fortemente atteso anche da Enti governativi, pubbliche autorità e organismi regolatori per il contributo che ne deriva in termini di accesso universale alla banda larga, ponendo le basi per fronteggiare con successo i temi del “digital divide”, rispondendo anche alle esigenze di rispetto dell’ambiente.

Tra i vantaggi di lightRadio vi sono: la riduzione delle emissioni di CO2 delle reti mobili di oltre il 50% grazie alla riduzione dei consumi; la riduzione dei costi operativi per gli operatori fino al 50%, miglioramenti del servizio agli utenti aumentando significativamente la banda disponibile all’utente, grazie alla diffusione di piccole antenne a basso consumo.
Wim Sweldens, President della Divisione Wireless di Alcatel-Lucent ha aggiunto: “lightRadio aiuterà gli operatori mobili a far evolvere le loro reti per affrontare l’esplosione del traffico”.

lightRadio introduce un nuovo approccio in cui la stazione radio base, tipicamente collocata alla base di ogni torre al centro di una “cella” viene scomposta nei suoi diversi elementi, che vengono distribuiti in parte entro l’antenna, che viene miniaturizzata, e attraverso la rete in una modalità “cloud”. Freescale, per la componentistica elettronica (in particolare il “System on Chip” dell’antenna) e HP per gli aspetti di virtualizzazione / elaborazione in modalità “tipo-cloud” sulla rete sono tra i partner di Alcatel-Lucent.
lightRadio permette anche di ridurre considerevolmente l’attuale affollamento di antenne al servizio delle reti 2G, 3G e delle prossime 4G/LTE concentrandole in una singola antenna modulare progettata dai Bell Labs, l’organizzazione di ricerca di Alcatel-Lucent che ha all’attivo 7 Premi Nobel per la fisica. La singola antenna, multistandard e multifrequenza, viene infatti concentrata in un modulo nella forma di un cubo di soli 6 cm, ciascuno dei quali può operare con due frequenze, facilitando la disposizione, in modo quasi invisibile, anche su strutture esistenti, come pali d’illuminazione, pareti di edifici e ovunque siano disponibili un collegamento elettrico e una connessione a banda larga.

Quest’innovazione giunge nel momento in cui il settore deve affrontare la crescita di traffico e quindi di infrastrutture per le reti di terza e quarta generazione. Il mercato per le soluzioni radio multi tecnologia – ovvero stazioni radio base che supportano contemporaneamente 2G, 3G e LTE e frequenze multiple sulla stessa piattaforma – è valutato in oltre 100 miliardi di euro nei prossimi sette anni.