Neelie Kroes e Gabriele Galateri a Bruxelles sull’eHealth. L’impegno degli operatori europei per la Digital Agenda

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Garantire efficienza e accesso ai servizi di eHealth a tutti i cittadini europei.

Unione Europea


Gabriele Galateri

Domani a Bruxelles 150 rappresentanti di istituzioni e regioni europee, organizzazioni mediche, pazienti e imprese si confronteranno in occasione dell’ETNO Innovation Day on eHealth, uno dei più importanti eventi di settore che vedrà la partecipazione attiva del Commissario europeo Neelie Kroes insieme a Gabriele Galateri, presidente di Telecom Italia

L’evento, organizzato dall’ETNO – European Telecommunication Netwrork Operators (l’associazione europea che raggruppa i principali operatori di telecomunicazioni del continente) intende focalizzare l’attenzione del settore su una declinazione verticale strategica della Digital Agenda.

Nel corso dei lavori sarà anche presentata l’esperienza della Provincia Autonoma di Trento (un progetto che prevede le cartelle cliniche consultabili online per seguire e assistere al meglio i pazienti), considerata come una delle best practice europee.

 

A Luigi Gambardella, nuovo presidente di ETNO, abbiamo chiesto un’anticipazione dei temi in agenda.

 

 

Key4biz.  Perché l’eHealth?

 

Gambardella.  Perché è uno dei temi chiave del nostro futuro, del futuro delle ageing society che sono destinate a un progressivo invecchiamento della loro popolazione.

 

 

Key4biz.  E in che modo l’eHealth ci viene incontro?

 

Gambardella. Le applicazioni di eHealth possono migliorare considerevolmente l’efficienza dei servizi sanitari e assicurare adeguate condizioni di vita alle persone affette da malattie croniche, come il diabete o i problemi cardiovascolari. Attraverso l’Innovation Day, puntiamo, come ETNO, a mostrare esempi concreti di servizi che sono già disponibili sul mercato.

 

 

Key4biz.  Una vetrina dei nuovi servizi?

 

Gambardella.  Non solo, intendiamo anche sostenere e facilitare il dialogo tra tutti gli stakeholder coinvolti, perché si possa lavorare al meglio e a più stretto contatto con il Commissario Neelie Kroes, in modo da contribuire a supportare la domanda di applicazioni di medicina digitale a livello europeo e di implementare dalla Digital Agenda.

 

 

Key4biz.  Perché l’Europa in primo piano?

 

Gambardella.  Perché l’Europa è di fronte a una serie di sfide e sicuramente, come indicavo prima, quella dell’invecchiamento della popolazione unito ai costi della sanità in aumento è una di quelle. Segnalo a lei e ai suoi lettori un dato abbastanza emblematico: il 29% dei cittadini UE supererà i 65 anni di età’ nel 2050.

 

 

Key4biz.  E allora cosa fare?

 

Gambardella.  Credo che sull’eHealth l’Europa debba fissare obiettivi molto ambiziosi e mantenere la massima determinazione per raggiungerli.

 

 

Key4biz.  Come?

 

Gambardella.  Entro il 2020 dovremo essere in grado di abbattere le attuali barriere in modo da rendere accessibile i servizi eHealth a tutti i cittadini europei. Sappiamo anche, grazie a una serie di studi, che il 50% della popolazione già cerca online informazioni mediche e sarebbe sicuramente interessata ad utilizzare sin da subito nuovi servizi di ehealth

 

 

Key4biz.  Quanto vale il settore?

 

Gambardella.  Il mercato dell’ eHealth europeo e’ attualmente stimato intorno ai 15 miliardi di euro e cresce ogni anno meno del 3%. E’ un mercato che potrebbe crescere, decollare e nel giro di pochi anni più che triplicare e potremmo infatti porci l’obiettivo ambizioso di raggiungere almeno 50 miliardi di euro.

 

 

Key4biz.  In che modo si può sollecitare tale crescita di attenzione e di investimenti?

 

Gambardella.  Una questione, a mio parere, molto importante su cui dovremo discutere e trovare una soluzione insieme, industria, pazienti, medici e istituzioni, è come incentivare l’utilizzo di tali servizi.

 

 

Key4biz.  Con quali soluzioni?

 

Gambardella.  Diciamolo francamente, l’incentivo economico è forse, come si sa, il più efficace tra tutti gli incentivi possibili. E’ la molla che fa scattare tutto. I consumatori dovrebbero pagare i servizi eHealth meno di quelli erogati attualmente e quindi risparmiare. Anche gli ospedali e i medici dovrebbero ridurre i costi e “guadagnare di più'” rispetto ai servizi erogati in maniera tradizionale e questo è possibile grazie alle efficienze e alle economie di scala che si possono introdurre grazie all’uso delle nuove tecnologie che possono contribuire a eliminare o quasi tutte le diseconomie del settore.

 

 

Key4biz.  Possiamo fare qualche previsione di convenienza concreta?

 

Gambardella.  Solo per fare un esempio, l’ICT potrebbe ridurre le visite generiche del 40% e gli accessi in ospedale del 50%. Non è poco, non trova?

 

 

Key4biz.  Certo sarebbe un bel cambio di passo…

 

Gambardella.  Lo credo bene. Oggi quello che accade è esattamente l’opposto. Pazienti, ospedali e medici sono penalizzati da una politica dei rimborsi assurda e inadeguata, che rende spesso difficile, se non in alcuni casi impossibile, l’introduzione dei servizi eHealth.

 

 

Key4biz.  Quale messaggio volete inviare al Commissario Neelie Kroes?

 

Gambardella.  Vogliamo dirle che siamo pronti a fare la nostra parte e l’evento di domani lo dimostra. Sette operatori europei faranno vedere  servizi già attivi e commercializzati, ma proprio per questo, proprio perché questa nuova fase è appena avviata, abbiamo bisogno del sostegno di Neelie Commissario e di quello delle istituzioni europee. L’appello è a lavorare insieme a un futuro migliore.