Sanità: il Veneto spinge sull’eHealth col progetto Escape. Obiettivo, massimizzare i vantaggi del fascicolo sanitario elettronico

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La Regione Veneto punta sulla sanità elettronica e, con ‘Veneto Escape‘ si è già portata molto avanti, permettendo ai cittadini di consultare e scaricare i propri referti (ad oggi quelli relativi alle analisi di laboratorio) direttamente sul proprio PC, senza il bisogno di recarsi direttamente allo sportello ospedaliero. La barra, quindi, si sposta al 2012, quando la regione conta di poter garantire a tutti i cittadini e ai medici l’accesso ai fascicoli sanitari elettronici attraverso un’unica banca dati collegata ai portali delle Ausl.

 

Il progetto consentirà all’Azienda sanitaria non solo di risparmiare tempo e risorse umane (dalla riduzione progressiva della documentazione cartacea, snellimento dell’attività amministrativa, sportello virtuale aperto h24), ma anche di innescare un circolo virtuoso di efficienza, attraverso la possibilità di condivisione documentale anche da parte di specialisti dislocati sul territorio regionale e l’erogazione al cittadino di un servizio rapido ed efficace per la possibilità di scaricare il referto digitale, legalmente riconosciuto, dal web in ogni momento e da ogni luogo.

 

L’utilizzo del referto in formato digitale, costruito su uno standard internazionalmente riconosciuto (Linee guida IHE sul profilo XDS – Cross – Enterprice Document Sharing) amplifica infatti la capacità e la rete di comunicazione dell’Azienda sanitaria, generando nuove forme di collaborazione organizzativa e professionale e favorisce anche l’adozione di comportamenti più omogenei e codificati, stimolando, inoltre, il processo di empowerment del cittadino, che viene reso più autonomo nella gestione dei suoi dati sanitari e dei suoi rapporti con l’Azienda sanitaria stessa.

 

In relazione all’adozione di sistemi digitali in sanità, la Regione Veneto è ai primi posti per la tipologia dei sistemi utilizzati, la varietà, la diffusione e la compartecipazione a programmi transazionali ed europei. Si tratta di risultati frutto non di pura casualità ma di strategie di sviluppo globali e di ampio respiro, avviate già da diversi anni, e di investimenti continui nell’innovazione e nella tecnologia avanzata. In questo contesto, ad esempio, si colloca anche il consorzio Arsenàl.IT, che riunisce le 23 Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Veneto e ha come scopo la progettazione, lo sviluppo e la valutazione di applicazioni di eHealth in ambito sovra-aziendale. Nato nel 2005, il consorzio ha allargato, 3 anni fa, il suo campo d’azione anche all’eHealth, per arrivare all’integrazione tra i sistemi e delle applicazioni in uso presso le diverse aziende sanitarie e ospedaliere della regione e supportare lo sviluppo di processi di disseminazione delle best practices.

La Regione Veneto, unica in Italia, ha infatti compreso che la digitalizzazione in sanità non può che portare vantaggi, assolutamente non secondari, di risparmio sui costi sanitari, può favorire l’efficienza dei servizi al territorio, aiutare il processo di riorganizzazione territoriale dei presidi ospedalieri secondo logiche di rete e creare le condizioni di empowrment del cittadino. (a.t.)