eCommerce: allarme Adiconsum su prodotti cinesi acquistati sulla rete. Pietro Giordano, ‘rivendicare prodotti italiani’

di Antonietta Bruno |

Al centro delle iniziative di sensibilizzazione e informazione rivolta ai giovanissimi, prevista anche l'apertura di sportelli nelle città italiane di frontiera.

Italia


iPhone esploso

Pericolo telefonini ‘Made in China’. Se poi questi vengono acquistati via internet, lo sfacelo è quasi assicurato. E’ questo l’allarme che lancia l’associazione difesa consumatori e ambiente (Adiconsum) dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto vittima un  ragazzo ferito ad un occhio per lo scoppio della batteria di un telefonino acquistato sulla rete. Non un caso isolato, purtroppo, e sicuramente non un fatto da sottovalutare tant’è che si è pensato di non perdere più tempo e a breve, partirà anche una campagna di informazione rivolta ai giovanissimi.

 

“Il caso del ragazzo ferito all’occhio è emblematico – ha detto alla stampa il segretario nazionale Adiconsum Pietro GiordanoIl mondo dei prodotti elettronici provenienti dal mercato cinese sta diventando sempre più pericoloso perché questi spesso non rispondono agli standard di sicurezza imposti dalla legge”. “Anche il mondo della moda non è esente da rischio” ha aggiunto Giordano esaminando il problema un po’ a più ampio raggio. “Spesso le materie prime con cui si realizzano abiti, calzature e accessori non sono quelle indicate sull’etichetta, e i materiali utilizzati sono tinti con coloranti a basso costo spesso pericolosi per la salute di chi li utilizza”.

 

Il pericolo c’è e si cela su quasi tutti quei prodotti che, considerati i prezzi abbordabili, attirano adulti, ma giovani soprattutto. La soluzione, dunque, o meglio il tentativo di marginare il problema, potrebbe essere quello della corretta informazione. Educare i cittadini ad un corretto e consapevole consumo.

Pagare un po’ di più ma investire in salute e sicurezza. “Non c’è più tempo da perdere – ha aggiunto il segretario nazionale Adiconsum – e in tal senso stiamo già lavorando per realizzare un  progetto, in collaborazione con il ministero dello Sviluppo economico, che prevede l’apertura di quattro sportelli nelle città di frontiera. Genova, Ancona, Reggio Calabria e Napoli. Quelli cioè, dove quasi quotidianamente avvengono gli sbarchi merci. Inoltre, stiamo intraprendendo una campagna di educazione sociale nelle scuole”.

 

Iniziative nazionali e incontri di sensibilizzazione oltre che una informazione adeguata rivolta ai veri consumatori di internet che sono poi anche quelli a più alto rischio.

Altra iniziativa Adiconsum indirizzata agli adolescenti e non solo, è la realizzazione di spazi su Facebook dove tutti gli utenti possano comunicare  le proprie perplessità e ricevere consigli utili.

 

Poi c’è il problema della produzione italiana. Quello che preme all’Adiconsum oltre che al fattore sicurezza, è anche la battaglia già intrapresa per rivendicare il marchio ‘Made in Italy’. La produzione interna che dà garanzia di qualità e, soprattutto, di sicurezza in tutti i settori compresi, ovviamente, hi-tech e la moda.