Nasce il Parco Telematico dell’Audiovisivo. Intervista a Rufo Guerreschi (Tecnoconsult Int.)

di di Raffaele Barberio |

Italia


Rufo Guerreschi

Nasce il Parco Telematico dell’Audiovisivo. Nei giorni scorsi si è tenuto l’evento di presentazione alla Casa del Cinema di Roma, con partner e ospiti d’eccezione. Nascerà nella zona produttiva di Formello e aprirà nell’autunno 2012.

È un’iniziativa che può rimescolare in modo definitivo le carte delle facilities disponibili per la produzione audiovisiva, oggi necessariamente convertita al digitale e sempre più orientata all’interattività e al protocollo IP.

Motore dell’iniziativa è Rufo Guerreschi, amministratore delegato di Tecnoconsult International, la società promotrice del progetto del Parco Telematico dell’Audiovisivo che oggi non è più solo un progetto, ma è una realtà che sta già muovendo i primi passi.

 

 

Key4biz. Un grande parco al servizio delle produzioni audiovisive e delle filiere di produzione cross-mediali nazionali e internazionali. È un progetto ambizioso, ce la farete?

 

Guerreschi. È certamente una bella scommessa. Gli ostacoli incontrati finora sono stati burocratici, di lentezza e lungaggini della pubblica amministrazione, insomma classici meccanismi italiani. Il progetto del Parco ormai è affermato, ha un supporto di partner di grandissimo livello, ha una progettualità molto estesa, ha un valore economico enorme per il territorio della Regione Lazio e della Provincia. Gli unici ostacoli sono le approvazioni della pubblica amministrazione. Ma ce la faremo.

 

 

Key4biz. Ma chi sono gli investitori, insomma chi ci mette il denaro?

 

Guerreschi. Dal punto di vista di finanziamenti e investimenti non siamo preoccupati, per una serie di fattori: abbiamo studi molto avanzati, leader che danno concretezza all’operazione, abbiamo un contesto macro-economico di settore invitante, abbiamo partner di livello globale disposti a rischiare e pronti a metterci i soldi. Siamo ben tranquilli, da adesso possiamo iniziare a metter da parte l’ansia e concentrarci sugli obiettivi prefissati.  

 

 

Key4biz. Che cosa si produrrà all’interno del Parco Telematico dell’Audiovisivo? Vi occuperete di stereoscopia e animazione 3D?

 

Guerreschi. Ci occuperemo innanzitutto di produzioni e canali tematici multi-piattaforma, cross-mediali, low-cost e internet-nativi, per le quali offriremo soluzioni tecnologiche completamente integrate con i nostri partner Kit Digital, Kaltura e Euroscena. Ci occuperemo in prospettiva anche della produzione audiovisiva dai budget molto alti con ambizioni internazionali, con effetti speciali, animazione 3D, e stereoscopia, ma sarà un percorso di lungo periodo. In Italia c’è una vistosa mancanza di queste competenze in forma organizzata, una mancanza che non può essere colmata nell’arco di mesi, ma che va costruita con un progetto come il nostro. Noi ci poniamo come primo player nel promuovere queste tecnologie. Ci focalizziamo, essendo un’impresa imprenditoriale, nella trazione dei prossimi anni, costruendo bene anche il mercato futuro, con la consapevolezza che non sarà un processo con ritorni immediati.

 

 

Key4biz. Altre tecnologie?

 

Guerreschi. Stiamo inoltre valutando attentamente l’evoluzione del progetto Immersium, che ha manifestato interesse a puntare con noi sull’immersivo, con una sua sostanziale estensione oltre il videoludico come ambiti d’utilizzo e target demografici, ed una sua convergenza con il cross-mediale e iper-mediale. Su tutti questi settori ci inseriamo come promotori della sperimentazione e della formazione. Fino a oggi sono stati settori in mano di pochi, monopoli di grossi gruppi americani che investono centinaia di milioni di euro in produzioni, avendo competenze e tecnologie che non ha nessun altro.

 

 

Key4biz. Intercettazione di nuovi talenti e trasferimento e avvio di nuove competenze. Quanto è importante la presenza dell’Università nel progetto?

 

Guerreschi. In Europa, abbiamo coinvolto il gruppo Sae, che ha un’università specializzata in audio e video e un’altra in tecnologie interattive; ma, cosa molto importante, in Italia abbiamo con noi il Dipartimento di Informatica e Sistemistica della Facoltà di Ingegneria e la Facoltà di Scienze della Comunicazione, entrambi dell’Università La Sapienza di Roma.

C’è una grande mole di competenze tecnologiche nelle università italiane non pienamente valorizzata, che rimane negli scantinati e non viene concepita come risorsa o avvicinata all’ambio produttivo. Sto parlando sia dei docenti che dei giovani studenti. Queste straordinarie risorse umane devono essere avvicinate a un contesto di produzione, ricerca e innovazione internazionale. Abbiamo giovani in Italia che si laureano con idee geniali, ma non hanno alcuno sbocco professionale.

 

 

Key4biz.  Come mai, secondo lei?

 

Guerreschi. Perché quello italiano è un mercato assolutamente chiuso e non meritocratico e i finanziamenti non sono basati sulle idee, ma solo sulle amicizie o sul volume del fatturato di un’azienda.

 

 

Key4biz.  Tra gli speaker della giornata di oggi c’è stato Giuliano Beretta, presidente di Eutelsat, che ha accennato la possibilità di entrare a far parte del Parco. Che ne pensa?

Guerreschi
. Lo spero. Beretta ha fatto una considerazione importante, a proposito delle attività attuali di Eutelsat nell’ambito del cosiddetto “Cinema in rete”, che potrebbe avere grandi sbocchi specie nelle sale cinematografiche, offrendo un “tubo” di trasferimento di dati che può creare una piattaforma di distribuzione agli utenti. Ci sono dei player importanti nel salotto delle nostre case, i fornitori di tecnologie che controllano le tv hanno un ruolo determinante nel controllo dell’utente. Le iniziative di Eutelsat in questo campo possono convogliare molto valore aggiunto nei servizi offerti al consumatore, anche nel suo salotto di casa oltre che in sala. Il satellite ha avuto un notevole incremento tecnologico che ha aumentato la banda disponibile, è un canale integrativo molto importante nel nuovo mondo del protocollo internet.

 

 

Key4biz. A Formello ci sarà un’altra novità, oltre al Parco Telematico dell’Audiovisivo: banda larga wi-fi gratis per tutti i cittadini. Ce ne può parlare?

 

Guerreschi. Formello Wi-fi è un progetto unico in Italia, che vuole assicurare l’accesso alla banda larga per il 100% della popolazione. È un progetto molto innovativo che abbiamo valutato con attenzione. Si scontra con i pregiudizi di questo settore, dovuti a fallimenti di lanci mediatici di varie amministrazioni nel mondo che annunciavano di offrire Wi-fi a tutta la popolazione, e si scontra con la propaganda commerciale di vari gruppi interessati a farsi finanziare la fibra.

La fattibilità di questo modello è dovuta a una nuova tecnologia, tra quelle disponibili nella grande famoglia del Wi-fi, una tecnologia  appena arrivata sul mercato, che permette di offrire banda ultralarga. È un modello replicabile su tutto il territorio nazionale, ma solo in zone a bassa-media densità abitativa e siamo convimnti che Formello può rappresentare uno schema pilota di interesse nazionale.