Digitale terrestre: mentre l’Italia si prepara a lasciare l’analogico, alcune regioni del nordest invocano la sospensione dello switch-off

di Antonietta Bruno |

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Mentre il presidente del Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò parla di anno della svolta, riferendosi al nuovo sistema televisivo italiano, alcuni consiglieri delle regioni italiane chiedono la sospensione dello ‘switch-off‘ dalla televisione analogica a quella digitale terrestre.

A sollevare queste obiezioni, alcuni membri del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia che esternano i non pochi problemi legati al passaggio dall’analogico al digitale.
Già il solo avvio del digitale terrestre – scrivono in una nota – sta creando non pochi problemi, ma se a questo si aggiunge che il Piano nazionale di assegnazione delle frequenze ha escluso una decina di emittenti locali del Friuli Venezia Giulia e ben ventisette del vicino Veneto che per sopravvivere dovranno attingere alle frequenze di Croazia e Slovenia, la cosa ci sembra alquanto grave e insensata da parte delle Autorità governative”.

Una situazione incresciosa e pesante da mandare giù per gli esponenti politici regionali del Nordest che puntano ancora il dito su quella che definiscono “una decisione che escludere di fatto le televisioni locali, non tenendo conto del fatto che un terzo delle frequenze sarebbe dovuto essere assegnato ai privati. Se il digitale terrestre è ineluttabile per la tecnologia e per la garanzia del pluralismo nell’informazione – sottolineano ancora – nell’attuale fase di attuazione è avvenuto esattamente il contrario e sul territorio regionale non c’è stata la necessaria gradualità e nemmeno il coinvolgimento del tessuto televisivo locale”.

Di contro, come dicevamo invece, il pensiero di Calabrò indirizzato verso la completa digitalizzazione del Nord Italia. “Nel 2011 – ha infatti rimarcato durante la presentazione della relazione annuale Agcom – avverranno gli switch-off nelle Regioni del versante adriatico e nel 2012, passeranno al digitale la Toscana, l’Umbria, la Sicilia e la Calabria. Ma con lo sforzo di tutti – ha aggiunto – la digitalizzazione potrebbe essere completata già entro il 2011 come indica una recente Raccomandazione europea e come auspica il vice ministro Romani”.

 

Ultime battute tra pro e contro dunque, e intanto, già entro la fine dell’anno in corso, il 70% delle famiglie sarà digitalizzato. Già oggi, l’ascolto della tv digitale sulle piattaforme terrestri, satellitari e IPTV ha superato l’ascolto della Tv analogica per il 51,2% e il numero delle famiglie dotate di almeno un ricevitore digitale terrestre è salito a gennaio del 2010 a oltre 15 milioni.