Privacy: Facebook cambia ancora. EFF soddisfatta ma ancora tanto da fare per la tutela degli utenti

di Alessandra Talarico |

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Mark Zuckerberg

In risposta alla raffica di critiche e dopo un lungo dibattito interno, Facebook ha annunciato una serie di cambiamenti alle impostazioni sulla privacy.

Le modifiche sono state immediatamente valutate dalla Electronic Frontier Foundation (EFF) che le considera “un buon passo avanti”, ma non ancora sufficienti a dare agli utenti del sito un controllo ottimale sui loro dati.

 

“Abbiamo ancora alcuni dubbi sostanziali sulla quantità di informazioni che Facebook scambia con le applicazioni di terze parti e i siti web”, ha spiegato EFF, che consiglia, in ogni caso, di non scegliere le impostazioni raccomandate dal sito.

 

“Speriamo quindi che questo sia solo un primo passo, e non l’ultimo, verso una dimensione più rispettosa della privacy. Facebook – si legge ancora sul sito EFF – deve rispettare i propri principi e i diritti degli utenti, dando loro il pieno controllo sulle informazioni che vogliono condividere”.

 

In sostanza, Facebook ha apportato tre grandi modifiche: la prima consente agli utenti di fissare un “un livello di privacy by default” che sarà applicato in tutte le impostazioni individuali sulla base delle vecchie opzioni – solo amici, amici di amici, ecc. – o di un mix di livelli.

Capovolgendo uno dei cambiamenti più controversi apportati ad aprile, Facebook rimetterà in funzione controlli per le informazioni sulle ‘Connessioni’ che indicano i gusti, gli interessi, l’istruzione, il lavoro, la città natale, piuttosto che richiedere che tutte le Connessioni siano rese pubbliche. Tuttavia, il nome, la foto del profilo, il genere e il network restano ‘informazioni pubbliche’ e la lista amici è sempre disponibile alle applicazioni.

Marcia indietro anche su un altro punto controverso introdotto a dicembre: Facebook ripristinerà la possibilità per gli utenti di decidere di non condividere alcuna informazione con le applicazioni e i siti sulla Piattaforma Facebook, semplificando anche l’opt-out della condivisione delle informazioni con i siti del programma Instant Personalization.

 

Il primo cambiamento, dice EFF, dando agli utenti di sistemare molte impostazioni con un click, è un giusto equilibrio tra semplicità e controllo. Le modifiche, inoltre, non saranno cambiate in caso di nuovi aggiustamenti da parte della società e sono retroattive. E questo è un miglioramento significativo.

 

“Facebook è un sito che molti hanno scelto quale alternativa più ‘privata’ di MySpace e Twitter – sottolinea ancora EFF – e per restare in linea con le aspettative degli utenti, nessuna informazione dovrebbe essere resa pubblica di default”.

 

In conclusione, ha spiegato EFF, “Apprezziamo che Facebook abbia trovato il tempo di ascoltare e rispondere alle critiche pubbliche sulle ultime modifiche e, sebbene i recenti cambiamenti non dissolvano tutte le nostre preoccupazioni, si tratta comunque di un primo passo verso quella che noi speriamo sia una nuova direzione. Siamo ansiosi – conclude l’associazione – di continuare il dialogo con Facebook sull’ulteriore miglioramento della privacy”.