Cinema: a Cannes si festeggia la Palma d’oro all’italiano Elio Germano mentre l’industria punta sul riciclaggio in 3D delle pellicole di successo

di Raffaella Natale |

Europa


Riccardo Scamarcio, Daniele Lucchetti, Elio Germani

A sorpresa il premio per miglior attore del 63° festival di Cannes è stato assegnato parimerito all’italiano Elio Germano per la ‘La nostra vita‘ di Daniele Lucchetti e allo spagnolo Javier Barden per ‘Biutiful’ del messicano Alejandro Gonzalez Inarritu.

Un momento che il nostro Paese aspettava da tempo. Prima di Germano, l’ultimo italiano ad essersi aggiudicato il prestigioso riconoscimento fu Marcello Mastroianni con ‘Oci ciornie’ nel 1987.

Germano l’ha dedicata “…all’Italia e agli italiani, che fanno di tutto per rendere l’Italia un paese migliore, nonostante la loro classe dirigente”, per poi spiegare che non si riferiva ai politici ma a “chi comanda in generale, chi sta nei posti importanti”.

 

Cannes si chiude con la Palma d’Oro al thailandese Apichatpong Weerasethakul, per il film ‘Uncle Boonmee‘, con il Grand Prix al francese ‘Degli uomini e degli Dei‘, il film sulla strage di monaci in Algeria, a Mathieu Amalric miglior regista per ‘Tourne’e’ e al coreano Lee Chang Dong per la sceneggiatura di ‘Poetry’, al ciadiano ‘Un uomo che grida‘, premio della giuria.

Migliore attrice Juliette Binoche, interprete di ‘Copia conforme‘ di Kiarostami, che stavolta senza lacrime, ha ricordato ancora l’assenza di Jafar Panahi, detenuto nelle carceri iraniane. Mai come quest’anno forse la politica è stata presente a Cannes, segno di vitalità del cinema e del suo intreccio con la realtà.

 

Per Cannes il prossimo appuntamento è per la 64a edizione che partirà l’11 maggio del 2011.

 

I vertici di Rai Cinema in una nota hanno espresso tutta la loro felicità per il premio come miglior attore andato a Elio Germano.

Caterina d’Amico, amministratore delegato di Rai Cinema, ha commentato: “Questo premio è una conferma meravigliosa che il nostro cinema emoziona, convince e varca anche i confini nazionali.  ‘La nostra vita’ è stato non solo compreso, ma accettato a pieno titolo e premiato da una giuria internazionale tra opere di massimo livello. Aggiungo che negli ultimi tre anni i film italiani sono sempre stati selezionati in concorso, è la conferma che il nostro cinema ha imboccato con sempre maggior sicurezza una strada felice”.

Paolo Del Brocco, direttore generale di Rai Cinema, ha dichiarato: “Siamo particolarmente orgogliosi di questo premio a Elio Germano, è la conferma della buona qualità del nostro lavoro con gli autori e del nostro costante impegno nell’industria cinematografica accanto ai produttori indipendenti. Credo che sia un riconoscimento molto importante che incoraggia tutta la squadra di Rai Cinema a proseguire su questa strada con rinnovate energie anche per il futuro”.

 

Congratulazioni a Elio Germano e al cast tecnico e artistico del film anche da parte dell’Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive multimediali). Per il presidente Paolo Ferrari, “Il cinema italiano e la sua industria hanno bisogno di questi risultati che danno la possibilità a chi produce film di contare su un nuovo star system nazionale”.

 

Cannes è stata anche occasione per un’analisi più approfondita su un cinema sempre più in crisi che sta puntando sul 3D per risollevare le sorti di questa industria.

La nuova tendenza sta spingendo anche a riciclare le vecchie pellicole di successo per la versione tridimensionale.

Un processo che permette di rendere ancora spendibili commercialmente classici come ‘La dolce vita’, ‘Otto e mezzo‘ o ‘Casablanca’, ma visti questa volta in una prospettiva tridimensionale. Unica difficoltà i costi della conversione. Si devono infatti investire cifre importanti, ma non impossibili (una conversione costa tra gli ottantamila e i centomila dollari al minuto). Per fare un esempio un film come ‘La dolce vita’ di Federico Fellini – capolavoro che compie 50 anni e che vinse il festival di Cannes in questi giorni di mezzo secolo fa – che dura poco meno di due ore costerebbe, con la tecnologia attuale, 12 milioni di euro. Una somma che è difficile immaginare venga stanziata.

 

Al Festival di Cannes, la Reliance MediaWorks e la sua società collegata In-Three, specializzata appunto nella conversione di film tradizionali in 3D, hanno fatto il punto sulla questione.

“Non c’è alcun problema tecnologico – ha spiegato Damian Wader, vicepresidente del Business Development – ma casomai solo di tempo e soldi”. In-Three che sta ora realizzando la conversione tridimensionale di film cult come Titanic, Star Wars, Matrix, Tranformers 2 e l’originale Nightmare di cui ha presentato sulla Croisette alcuni spezzoni – ha precisato ancora Wader – è potenzialmente in grado di fare qualsiasi cosa.

“Abbiamo recentemente lavorato su una versione 3D di Casablanca e il risultato è strabiliante, ma il problema resta economico. Una conversione costa tra gli ottantamila e i centomila dollari al minuto”.

 

Al di là della conversione in 3D, i grandi archivi delle cinematografie mondiali possono rivolgersi alla Reliance per l’eventuale restauro in HD di film, che possono poi essere venduti alle televisioni e proiettati in sala in digitale.

“Nei nostri studi in India lavorano milleduecento persone che si dedicano soltanto a questo – ha detto Patrick Von Sychowski, a capo della strategia di Reliance – Abbiamo posto per tutti. Vogliamo sviluppare un’offerta economicamente sostenibile per tutti i grandi archivi mondiali’. E i costi per restaurare Otto e Mezzo o La Grande Illusione?

‘Dipende dallo stato di conservazione – ha concluso Sychowski -, ma una cosa e’ certa: sicuramente inferiore al budget dei pranzi e dei cestini di Avatar“.

 

Cinema vuole dire anche impegno sociale e ieri sera è stato previsto un omaggio in chiave di favola a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino attraverso un cartone animato. Nove piazze siciliane sono state collegate in diretta con il teatro Politeama di Palermo, per assistere in anteprima mondiale alla visione del cartoon ‘Giovanni, Paolo e il mistero dei pupi’ di 26 minuti di durata coprodotto dalla Regione, dalla Rai e dal laboratorio Larcadarte. E’ una storia ambientata nella Palermo anni ’50, quando i due magistrati assassinati dalla mafia erano adolescenti e già amici.

Il trailer del cartone era stato presentato, nelle scorse settimane sia al Miptv di Cannes che alla rassegna internazionale ‘cartoons on the beach’ di Rapallo.