Facebook vittima degli hacker CYI: ‘Azione dimostrativa per provare quanto è facile giocare coi dati degli utenti’

di Alessandra Talarico |

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Mark Zuckerberg

Facebook è stata oggetto nella giornata di ieri di un’azione dimostrativa ad opera di alcuni hacker che volevano provare fino a che punto sono a rischio le informazioni immesse nel popolare social network.

 

Il gruppo di pirati, battezzato  CYI, Control Your Info (controlla le tue informazioni) ha preso il controllo di circa 300 gruppi pubblici per sottolineare ancora una volta quanto sia semplice aggirare le protezioni del sito, soprattutto relativamente all’amministrazione dei gruppi di discussione.

 

“Abbiamo scoperto che molti gruppi su Facebook sono lasciati senza un amministratore. Per trovarli, basta fare un giro su Google”, ha scritto il gruppo in un messaggio postato sul sito controlyour.info.

“Così, semplicemente, abbiamo deciso di entrare in 289 gruppi aperti e di assumere lo status di amministratori”.

Gli hacker, sottolineando che le motivazioni dell’azione erano oneste e a scopo educativo, hanno spiegato di essersi limitati a cambiare l’immagine, il nome e la descrizione dei gruppi.

L’intenzione “era ed è di riportare questi gruppi nello stato originale e di trovare un vero amministratore tra i loro membri, e per farlo abbiamo prima fatto un backup di tutti i dati che volevamo sostituire”.

 

Così facendo, il gruppo ha ammesso di aver violato i termini e le condizioni del sito, in base alle quali “non si possono fornire informazioni personali false o creare un account per altre persone senza il loro consenso”.

 

“Abbiamo creato account fittizi per una sola ragione: mostrare veramente le vulnerabilità dei siti di socializzazione. Abbiamo avuto molti amici e conoscenti che hanno sofferto per la mancanza di informazioni approfondite riguardo la loro presenza online. Alcuni hanno anche perso il lavoro per i contenuti postati su Facebook, volevamo solo fare qualcosa…e se non avessimo comunicato in questo modo, probabilmente il nostro messaggio sarebbe rimasto inascoltato”, conclude il messaggio.

 

Una lezione, dunque, niente di più, sulla necessità di prestare la massima attenzione alle informazioni immesse sui social network, che possono facilmente essere violate e usate per gli scopi più loschi.

 

Facebook conta circa 300 milioni di utenti: il sito ha registrato rispetto allo scorso anno una crescita del 70% e l’Italia è tra i Paesi più attivi: secondo i dati di Global Monitor Report, il nostro Paese, con 11.569.700 utenti a ottobre, è al terzo posto in Europa dopo Gran Bretagna (20.623.780) e Francia (12.740.100), ma è al primo posto in termini di aumento ‘demografico’ mensile con 1.019.000 di utenti in più a ottobre rispetto al mese precedente.