Musica online: i player finalmente d’accordo su un percorso comune per semplificare i meccanismi di concessione delle licenze

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Musica digitale

Nuove misure per un migliore accesso alla musica online in Europa: le hanno fissate i partecipanti alla quarta riunione della Tavola rotonda sulla distribuzione della musica online, presieduta dal Commissario europeo per la Concorrenza Neelie Kroes.

Le società coinvolte – Amazon, BEUC, EMI, iTunes, Nokia, PRS for Music, SACEM, STIM e Universal – hanno firmato una dichiarazione congiunta che definisce i principi generali che saranno alla base della distribuzione della musica online in futuro e porteranno sostanziali vantaggi ai consumatori.

 

“È la prima volta che player di diversi settori giungono a un accordo su un percorso comune”, ha dichiarato il Commissario Kroes sottolineando l’importanza dell’intesa raggiunta.

“I consumatori – ha aggiunto – vogliono e meritano un’offerta migliore e i risultati della tavola rotonda rappresentano un passo importante in questa direzione”.

 

La Kroes ha ribadito la necessità di migliorare la concessione di licenze per l’uso della musica online, un principio per altro già ampiamente riconosciuto: gli attuali meccanismi, troppo complessi e onerosi, impediscono infatti ai player interessati di cogliere a pieno i vantaggi dell’offerta digitale.

“Soluzioni più semplici e trasparenti espanderebbero il mercato e porterebbero offerte più innovative a un numero maggiore di consumatori europei, proteggendo allo stesso tempo la diversità culturale e gli interessi degli autori”, ha spiegato il Commissario alla concorrenza.

 

In base ai proponimenti della dichiarazione congiunta, i partecipanti alla Tavola rotonda si sono impegnati, innanzitutto, a cercare nuove piattaforme di licenza europea, che includano i repertori di diverse società di gestione collettiva, quali, in Italia, la SIAE.

“Queste piattaforme – ha spiegato la Ue in una nota – dovrebbero consolidare nei loro cataloghi il più ampio repertorio possibile e dovrebbero essere basate sulla cooperazione volontaria tra i titolari dei diritti”.

 

Si è quindi convenuto che i gestori dei diritti collettivi dovrebbero perseguire determinati obiettivi di trasparenza e non discriminazione, per consentire ad altri enti di fornire licenze multi-territoriali.

 

I player coinvolti hanno infine istituito un gruppo di lavoro per creare un quadro comune per l’individuazione e lo scambio di informazioni sui diritti di proprietà.

In questo modo sarà più facile per gli utenti “identificare i proprietari dei diritti e garantirne la tutela”.

 

I principi, sottolinea la Commissione, sono aperti a tutti gli operatori del settore.

 

Apple ha definito “incoraggianti” i progressi compiuti verso la “maggiore efficienza delle licenze per la musica online” e si è detta “ottimista” sulla possibilità di mettere iTunes Store a disposizione dei consumatori in più paesi europei nel corso del prossimo anno.

EMI ha invece annunciato di essere prossima a fare un importante passo in avanti nella concessione di licenze digitali in Europa grazie a una serie  di accordi in esclusiva con le società di gestione collettiva spagnola (SGAE) e francese (SACEM).

 

Amazon ha quindi sottolineato il proprio impegno costante nel fornire ai clienti una vasta gamma di prodotti a prezzi bassi su tutti i suoi siti web europei: la società consegna attualmente tutte le categorie di prodotti fisici in tutti i 27 Stati membri della Ue.

 

La dichiarazione congiunta firmata dai partecipanti della Tavola Rotonda del 19 ottobre 2009 sui “Principi generali per la distribuzione di musica online” può essere consultata al seguente indirizzo:

 

http://ec.europa.eu/competition/sectors/media/joint_statement_1.pdf

 

  

La dichiarazione congiunta di EMI, PRS, SACEM, STIM e Universal Music può essere consultata al seguente indirizzo:

 

http://ec.europa.eu/competition/sectors/media/joint_statement_2.pdf

 

  

Il rapporto sulle opportunità e gli ostacoli al commercio al dettaglio on-line è disponibile all’indirizzo:

 

http://ec.europa.eu/competition/consultations/2009_online_commerce/roundtable_report_en.pdf

  

   

Il rapporto è stato aperto alla consultazione pubblica: i contributi possono essere consultati sul sito:

 

http://ec.europa.eu/competition/consultations/2009_online_commerce/index.html

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