Digital Britain: dall’accesso universale a internet benefici economici per 22 mld di sterline

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


Digital Britain

Più di 10 milioni di inglesi, pari al 17% della popolazione, non hanno mai usato Internet: lo rivela uno studio divulgato dal Digital Inclusion team messo in piedi a giugno dal governo britannico, all’indomani della pubblicazione del rapporto Digital Britain, secondo il quale la banda larga sarà in tutte le case del Regno Unito entro il 2012.

 

La ricerca è stata condotta da PricewaterhouseCoopers ed è stata presentata da Martha Lane Fox, fondatrice di Lastminute.com, che ricopre il ruolo di Digital Inclusion Champion del governo d’oltremanica.

Secondo la Lane Fox ogni famiglia dotata di accesso al web, può risparmiare 560 sterline l’anno, grazie alla possibilità di pagare le bollette online, o di cercare su internet servizi e prodotti a prezzi scontati.

Se si garantisse anche agli ‘esclusi digitali’ – 4 milioni di famiglie – la possibilità di accedere ai servizi online, si potrebbero ottenere risparmi per 1 miliardo di sterline all’anno.

 

L’accesso universale a internet, spiega ancora lo studio, potrebbero generare benefici economici per oltre 22 miliardi di sterline, inclusi i 10,6 miliardi che potrebbero risparmiare nell’arco della loro vita gli 1,6 milioni di bambini attualmente esclusi da internet.

 

A beneficiare dell’accesso universale a internet potrebbe essere anche il governo, che andrebbe a risparmiare 900 milioni di sterline l’anno se ogni cittadino fosse messo nelle condizioni di utilizzare i servizi online.

 

 “E’ importante sottolineare l’aspetto economico dell’accesso universale a internet, che potrebbe garantire massicci risparmi per i cittadini, maggiori opportunità di lavoro e anche benefici economici per il governo”, ha sottolineato la Lane Fox.

 

La pubblicazione della ricerca coincide col debutto di ‘Race Online 2012‘ , il sito attraverso cui la Digital Inclusion taskforce intende indirizzare i cittadini, anche quelli meno esperti, su come utilizzare la rete.

 

In base al piano Digital Britain, il governo britannico investirà circa 200 milioni di sterline per migliorare e allargare le infrastrutture digitali, promuovere e proteggere talenti e innovazioni dell’industria, massimizzare i benefici economici e sociali delle tecnologie digitali.   

 

La copertura verrà effettuata attraverso un mix di tecnologie: DSL, fibra ottica, wireless e satellite.

 

Per garantire la certezza degli investimenti e incentivare l’accesso universale anche nella banda larga mobile, il governo proporrà al regolatore (Ofcom) di eliminare la scadenza delle licenze 3G, nell’ambito di una riforma che mira a liberalizzare lo spettro radio.

 

Il piano del governo britannico, che come quello italiano si è avvalso anche del supporto di Francesco Caio, comprende inoltre il passaggio alla radio digitale entro il 2015, nuove misure per migliorare la sicurezza e la privacy delle comunicazioni, un piano per incentivare la ‘digital participation’.