eContent: Reding, ‘Regole condivise per evitare frammentazione del mercato a vantaggio Usa’. Mano tesa anche a Google Books  

di Raffaella Natale |

Domani si parlerà di eContent al Convegno “Liquidi, veloci, mobili: contenuti digitali e risorse della conoscenza”. Roma, Cinema Adriano - Piazza Cavour 22, ore  9.00 – 13.30).

Unione Europea


Viviane Reding

Frammentazione del mercato Ue dei contenuti digitali, ma anche armonizzazione delle norme sull’eCommerce e tutela del diritto d’autore al centro dell’intervento di Viviane Reding, Commissario Ue alla Società dell’Informazione e Media, in occasione della presentazione a Bruxelles del White Paper di EDiMA (European Digital Media Association) sulla strategia per lo sviluppo dei nuovi servizi media (2009-2014).

La Reding s’è soffermata su un aspetto molto importante: la promozione dei servizi online e la distribuzione dei contenuti digitali.

“Altrimenti – s’è chiesta – che senso avrebbe tutto il nostro lavoro di ammodernamento delle regole per le tlc e il sostegno allo sviluppo della banda larga e alle reti NGN?”.

 

Il Commissario ha, quindi, evidenziato come oggi la libera circolazione dei servizi digitali in Europa sia gravemente ostacolata dalla frammentazione del quadro normativo. Ogni Stato Ue ha proprie regole e “se non superiamo questo divario, non riusciremo mai a raggiungere una piena economia digitale, con vantaggio per imprese e utenti”.

 

La Reding ha citato alcuni dati: l’anno scorso un consumatore europeo su tre ha comprato online, ma solo il 7% lo ha fatto in un Paese diverso dal proprio. Tre quarti dei retailer europei vendono su Internet, ma solo uno su cinque attraversa il confine.

Da qui la necessità, come ha sottolinea anche EDiMA, di creare un “mercato digitale unico per i consumatori, i produttori di contenuti e gli Isp“, con l’adozione della Direttiva per i diritti dei consumatori, che prevede regole condivise per il mercato retail europeo.

 

Priorità anche a regole comuni per il mercato dei contenuti digitali, che riguardino, ha spiegato il Commissario, non solo i produttori di contenuti, gli autori e le società di distribuzione, ma anche gli utenti che stanno acquisendo un ruolo sempre più importante.

Il riferimento va a una nuova forma di comunicazione che coinvolge blog, social network e consente di produrre nuovi servizi a vantaggio del pluralismo e della democrazia.

 

Dai dati Ue, ha commentato la Reding, risulta che il 60% dei giovani scarica gratuitamente contenuti dalla rete e il 28% di questi non è disposto a pagare.

Questa percentuale si ridurrebbe se i giovani trovassero offerte competitive e meno restrizioni contrattuali e tecnologiche: spesso i contenuti digitali possono essere acquistati o scaricati solo nel Paese di residenza del consumatore; a volte alcuni tipi di protezione tecnologica ne limitano l’uso su diversi dispositivi.

 

Il mercato europeo dell’eContent, ha sottolineato, “non è il più vasto del mondo. risulta invece frammentato in 27 piccole aree separate. Questa è la ragione per cui gli Stati Uniti hanno un vantaggio competitivo” in questo comparto.

 

Servono, ha ribadito il Commissario Ue, nuovi modelli di business, nuove licenze e norme sul diritto d’autore, per non limitare, anzi incentivare, lo sviluppo dei servizi media.

 

La Reding ha quindi evidenziato l’importanza di non perdere l’opportunità offerta dalla grande biblioteca digitale di Google.

“Se non agiamo in fretta – ha spiegato – presto gli americani beneficeranno  non solo della più grande offerta di contenuti digitali del mondo, ma saranno anche in grado di accedere con un semplice click a quasi 10 milioni di libri, tra cui le cosiddette opere orfane, che sono in gran parte nel nostro patrimonio culturale europeo”.

Se non comprendiamo questo, ha detto il Commissario, “rischiamo di creare un nuovo divario digitale” con l’America. 

 

Bisogna, quindi, “affrontare il problema della digitalizzazione dei libri e delle opere orfane”.

“E’ inaccettabile che un’enorme parte dell’eredità culturale europea resti inaccessibile ai cittadini Ue, quando potrebbe essere a portata di click. La risposta europea a Google Books non deve essere una guerra culturale contro il progresso tecnologico, ma un invito ad accelerare la migrazione dell’Europa verso un sistema moderno che faccia l’interesse di autori e investitori. Dobbiamo mettere in atto soluzioni che evitino che la digitalizzazione avvenga tutta negli Stati Uniti”.

 

Secondo la Reding le prime mosse da fare sono: intanto affrontare la questione della digitalizzazione su vasta scala di libri e opere orfane; creare un complesso moderno di regole europee che incoraggi la digitalizzazione nel rispetto del diritto d’autore; norme comuni sia per il mercato dell’eCommerce che dell’eContent.

Un grande contributo, ha concluso il Commissario Ue, arriverà dall’adozione del Pacchetto telecom che fornirà nuovi strumenti per garantire una rete aperta e neutrale.

 

E di eContent si parlerà anche domani a Roma, al cinema Adriano, durante il workshop “Liquidi, Veloci, Mobili: contenuti digitali e risorse per la conoscenza“.

L’evento, che è l’edizione 2009 della manifestazione Da Mercanti di bugie a Innovatori della conoscenza, è promosso dalla Fondazione Luca Barbareschi e organizzato da Key4biz, con il contributo di EUTELSAT, la partecipazione di AT &T e il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

 

I Welcome speech saranno tenuti da Luca Barbareschi, Vicepresidente IX Commissione Trasporti e Telecomunicazioni e da Sandro Bondi, Ministro per i Beni e le Attività Culturali.

 

L’evento intende raccogliere tutte le istanze dei protagonisti del settore, per contribuire ad elaborare una proposta complessiva del sistema Paese, che valorizzi le potenzialità nazionali, che rilanci la competitività dei contenuti nazionali nel mondo, che tuteli le imprese ed i consumatori, che tenga conto delle mutate condizioni tecnologiche e degli adeguamenti dei modelli di business.

I contenuti digitali rappresentano un settore dell’economia e della cultura che sembra quasi non risentire della crisi. L’intero mercato dei contenuti digitali ha superato nel 2008 i 6 miliardi di euro, con una crescita annua pari a circa il 20%, e le previsioni per il 2009 lo pongono sulla soglia dei 7,4 miliardi di euro.

 

La dinamica di forte crescita, pur rilevante in un momento di stagnazione dell`economia, è tuttavia “compressa” da alcuni fattori che ne rallentano lo sviluppo. Tra i fattori che influenzeranno lo sviluppo di mercato dei contenuti digitali ci sono: lo sviluppo del video; la diffusione dei PC connessi in banda larga tra famiglie e imprese; lo switch-off della televisione digitale terrestre fissato al 2012; la diffusione di reti di nuova generazione (NGN); una maggiore disponibilità di device che consentano di migliorare la cosiddetta customer experience.

 

Un importante impulso all’economia della rete sarà dato dall’integrazione di piattaforme abilitanti e d`innovazione di servizio, ma occorre porsi precisi obiettivi: penetrazione d`uso della larga banda, realizzazione delle nuove reti, diffusione dei PC a scuola, digitalizzazione della relazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione con l’eliminazione della carta, protezione dei diritti di proprietà intellettuale.

 

Le conclusioni saranno tratte da Corrado Calabrò, Presidente AGCOM e da Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati.

 

 

  

Il 6 ottobre 2009, a Roma, ore 9.00 – 13.30 appuntamento per il workshop

Liquidi, veloci, mobili: contenuti digitali e risorse della conoscenza .

Promosso dalla Fondazione Luca Barbareschi e organizzato da Key4biz, con il sostegno di Eutelsat.

Parteciperanno i rappresentanti di istituzioni, imprese, enti di ricerca, esperti.

www.mercanti-innovatori2009.com

Scarica l’invito in Pdf.

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