Nortel: oggi l’asta per la vendita della divisione enterprise. Avaya e Siemens in corsa

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


Nortel

Si terrà oggi l’asta che dovrebbe sancire la vendita della divisione Enterprise Solutions di Nortel.

In corsa vi sono Avaya, che ha presentato un’offerta da 475 milioni di dollari, e Siemens Enterprise Communications.

La divisione Nortel genera un giro d’affari annuale di circa 2,5 miliardi di dollari, ma le sue performance sono state inevitabilmente colpite dalla crisi e nell’ultimo trimestre ha registrato un calo del 41%.

 

Anche se Avaya è stato il primo gruppo a presentare un’offerta, non è detto che riuscirà a spuntarla: un po’ come è successo per gli asset CDMA-Long Term Evolution (LTE): all’ultimo momento, il vendor svedese Ericsson ha battuto Nokia Siemens Networks, che tutti davano per vincitore nella corsa all’acquisizione di uno degli asset principali della società canadese (secondo vendor mondiale di soluzioni CDMA dopo Alcatel-Lucent).

La società svedese ha offerto 1,13 miliardi di dollari (795 milioni di euro), contro i 650 milioni di euro messi sul piatto da Nokia Siemens Networks.

 

Contro un accordo con Avaya, che pure è dato come molto probabile dagli analisti di settore, si profilerebbero infatti sia la possibile opposizione delle autorità antitrust che le obiezioni dell’operatore Usa Verizon, che paventa pericoli per la sicurezza nazionale americana se gli asset Nortel finissero sotto l’ombrello di Avaya.

 

Verizon, che come molte altre compagnie compera da Nortel una serie di tecnologie, sostiene che se Avaya acquistasse la divisione Enterprise di Nortel e gli attuali contratti non venissero onorati, i suoi clienti – tra cui figurano diverse agenzie governative e il Congresso degli Usa – potrebbero subire gravi disservizi.

Questa ipotesi, ha affermato Verizon nel suo ricorso presso la  U.S. bankruptcy court, rappresenterebbe un serio pericolo per la sicurezza pubblica.

Avaya ha fatto sapere di aver avviato una serie di incontri con i rappresentanti di Verizon per sciogliere le riserve dell’operatore.

 

Nortel, fondata nel 1895 col nome di Bell Telephone Company of Canada, lo scorso 15 gennaio ha chiesto la protezione dai creditori e ha annunciato un vasto piano di ristrutturazione delle finanze, in seguito al crollo della domanda di infrastrutture per le telecomunicazioni.

 

Il gruppo, troppo piccolo rispetto agli altri competitor occidentali, non è riuscito nel corso di questi anni a sostenere il ritmo di investimenti in ricerca e sviluppo richiesto dall’industria.

 

Anche dopo la cessione nel 2006 ad Alcatel-Lucent delle attività di accesso radio UMTS (UTRAN) e dei relativi asset per un valore di 250 milioni di euro, i costi sono rimasti troppo elevati per competere soprattutto coi prodotti degli agguerriti vendor cinesi ZTE e Huawei.

Se ad aggiudicarsi la divisione Enterprise fosse Siemens, il gruppo europeo otterrebbe la leadership nelle comunicazioni aziendali anche negli Usa.