Privacy: marketing e sistemi informativi del Fisco sotto la lente del Garante

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231 attività ispettive, 133 procedimenti sanzionatori avviati, 650 mila euro riscossi, dei quali oltre 37.000 relativi alla mancata adozione di misure di sicurezza da parte di aziende e pubbliche amministrazioni.

È questo il bilancio dell’attività svolta nei primi sei mesi di quest’anno dal Garante privacy, che ha anticipato che l’attività di accertamento per il secondo semestre 2009 si concentrerà su tre grandi settori: sistema informativo del fisco, enti previdenziali e commercializzazione di banche dati per finalità di marketing.

 

Il piano prevede sia nel settore pubblico che in quello privato, specifici controlli anche riguardo all’adozione delle misure di sicurezza, all’informativa da fornire ai cittadini, al consenso da richiedere nei casi previsti dalla legge. Oltre 200 gli accertamenti ispettivi previsti che verranno effettuati anche in collaborazione con le Unità Speciali della Guardia di Finanza – Nucleo Privacy. A questi accertamenti si affiancheranno, come di consueto, quelli che si renderanno necessari in ordine a segnalazioni e reclami presentati.

 

Sul fronte sanzioni il Garante ha sottolineato come, dall’inizio di quest’anno, siano già 57 i casi nei quali è stato avviato il procedimento per l’applicazione delle nuove sanzioni.

 

Le norme entrate in vigore lo scorso gennaio, oltre ad aumentare l’importo delle sanzioni già precedentemente previste, hanno introdotto nuove ipotesi di violazione. Tra queste, ad esempio, quella relativa al mancato rispetto dei provvedimenti del Garante (già contestata in un caso) o quella connessa al trattamento illecito dei dati (contestata in 8 casi).

 

Tra i primi casi di applicazione delle nuove sanzioni, un ospedale in Sardegna, che ha ricevuto diverse contestazioni (omessa informativa, mancata acquisizione del consenso, omessa notificazione al Garante) per una somma pari 104.000 euro. Somma che l’ospedale ha provveduto immediatamente a pagare.