Cybercrime: cresce l’offensiva contro Mac e sistemi operativi alternativi. Identità digitali sempre più a rischio furto

di Alessandra Talarico |

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Phishing

Internet si conferma il principale mezzo per la diffusione di programmi pericolosi: il volume delle minacce ai sistemi informatici è continuato a crescere in maniera esponenziale nel 2008, con ben 16.495.000 di nuovi esemplari emersi (contro le 5.490.000 rilevate nel 2007), 34,3 milioni di PC infettati da bot, e 115 miliardi di messaggi spam inviati ogni giorno.

 

Sono i numeri emersi dal “Trend Micro Threat Roundup & 2009 Forecast“, che rileva come nell’ultimo anno gli autori di codici maligni si siano mossi con incredibile dinamicità, rilasciando nuovi esemplari di malware appena scoperte nuove vulnerabilità nei sistemi informatici.

 

Le minacce web sono cresciute, tra il 2005 e il 2008, di un incredibile 2.000% e si sono fatte sempre più sofisticate: non basta più, infatti, evitare di aprire un allegato sospetto per essere al sicuro da infezioni virali, in quanto i pericoli maggiori si possono celare dietro qualunque sito web, occultati dietro pubblicità all’apparenza innocue (molto spesso di anti-virus) o dietro certificati digitali fasulli attestanti la presunta sicurezza dei siti visitati.

 

Sempre più furbi, quindi, questi cybercriminali che nel 2008 si sono concentrati in particolare sul furto e la rivendita dei dati sensibili degli utenti, creando un vero e proprio ‘mercato nero’ di password, numeri di carta di credito. 

 

Rivela sempre Trend Micro che, dopo internet, il secondo vettore di infezione più comune (8%) è il trasferimento dei file attraverso supporti rimovibili come le chiavette USB. Il malware autorun che colpisce questi dispositivi ha conosciuto nel 2008 una forte crescita, tale da indurre i produttori a migliorare gli standard di sicurezza.

 

L’economia sommersa che ruota attorno alla criminalità informatica, diversamente dall’economia globale, non ha conosciuto crisi, né ne conoscerà: in crescita saranno infatti sia il furto di identità, che già nel 2008 ha toccato livelli record, che il cosiddetto ransomware, un malware che richiede un riscatto per annullare i suoi nefasti effetti e che rappresenta un rischio per piccole e medie imprese in particolare, che dedicano meno risorse a questo tipo di minacce.

 

Anche gli utenti Mac e dei sistemi operativi alternativi, che fin qui sono stati risparmiati dalla gran parte delle infezioni virali che hanno invece devastato i sistemi Microsoft, si scopriranno più vulnerabili agli attacchi e vedranno crescere il numero di minacce a loro rivolte.

 

Continueranno a crescere anche le email di spam, che nel 2008 hanno rappresentato il 94% del totale, con 115 miliardi di messaggi inviati ogni giorno, contro i 75 miliardi nel 2005 e 2006.

Sono gli Stati Uniti la vittima principale dello spam, con il 22,5% di tutta la posta indesiderata ricevuta, mentre all’Europa spetta la palma di continente più colpito.

 

Gli esperti di Trend Micro prevedono quindi che la sete di guadagno spingerà i cybercriminali a intensificare l’offensiva e si scateneranno delle vere e proprie guerre di virus, worm e reti bot, con Europa dell’Est e Cina, in particolare,  che “faranno a gara per determinare chi sarà il primo a includere le vulnerabilità più recenti nei rispettivi exploit kit”.

 

Sempre più nel mirino, poi, anche i siti di social networking, come FaceBook e MySpace.

 

Il report completo è consultabile all’indirizzo: http://trendmicro.mediaroom.com/index.php?s=65&item=383