Cybercrime: nuova strategia Ue per contrastare attacchi su larga scala alle reti informatiche

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Cybercrime

Le reti e i servizi di comunicazione elettronica sono la spina dorsale dell’Europa: il loro buon funzionamento è di vitale importanza per l’economia e la società.

A sostenerlo è la Commissione Ue , che ha lanciato oggi una nuova strategia di contrasto alla criminalità informatica e ha chiesto agli Stati membri di intervenire a loro volta per proteggere le infrastrutture critiche, al fine di rendere l’Europa pronta ad affrontare eventuali nuovi cyber-attacchi, quali quelli perpetrati recentemente contro l’Estonia, la Lituania e la Georgia.

 

Perché la Ue sia pronta a contrastare attacchi su larga scala, i Paesi dovrebbero uniformare le modalità di intervento, in modo che non vi siano Stati più vulnerabili che possano mettere in pericolo gli altri: la mancanza di coordinazione – dice infatti la Commissione – “riduce l’efficacia di qualsiasi contromisura”.

 

Nel 2007, dopo un attacco informatico su larga scala, il Governo estone si è visto costretto a sospendere il proprio servizio di posta elettronica per 12 ore e due delle maggiori banche del Paese hanno dovuto interrompere i servizi online.

Secondo la Ue, c’è dal 10 al 20% delle possibilità che le reti informatiche europee siano colpite da un grave attacco nei prossimi 10 anni, con un potenziale danno per l’economia mondiale stimabile in 193 miliardi di euro.

Il blackout potrebbe essere causato da una calamità naturale, da un guasto hardware, dalla rottura dei cavi sottomarini (nell’Oceano Atlantico si sono registrati 50 incidenti nel 2007), ma anche da azioni umane come un attacco terroristico o informatico.

 

Sulle reti elettroniche viaggiano attualmente la maggior parte delle nostre attività quotidiane: nel 2007, gli acquisti e le vendite via internet hanno rappresentato l’11% del fatturato totale delle imprese, il 77% di queste ultime ha utilizzato servizi bancari via Internet e il 65% ha usato i servizi della PA online. Nel 2008, il numero di linee mobili è arrivato 119% della popolazione Ue.

Le reti tlc sono inoltre alla base del funzionamento di settori essenziali che vanno dalla distribuzione di energia all’approvvigionamento dell’acqua, dai trasporti alla finanza e ad altri servizi critici.

 

La nuova strategia della Ue pone dunque l’attenzione su diverse fondamentali questioni. Tra queste:

 

Preparazione e prevenzione: promuovere la cooperazione, lo scambio di informazioni e il trasferimento di best practice tra gli Stati membri attraverso un Forum europeo e stabilire un’agenzia europea che aiuti le imprese a condividere esperienze e informazioni con le autorità pubbliche. Pubblico e privato dovrebbero poi collaborare per garantire adeguate misure di prevenzione, individuazione, e recupero.

 

Rilevamento e risposta: sostenere lo sviluppo di un sistema europeo di allerta e di condivisione delle informazioni.

 

Attenuazione e recupero: stimolare una maggiore cooperazione tra gli Stati membri, attraverso piani di emergenza nazionali e multinazionali e regolari esercitazioni per valutare l’efficacia della risposta in caso di attacchi di grandi dimensioni.

 

Cooperazione internazionale: aprire un dibattito a livello europeo per impostare le priorità volte a garantire la stabilità di Internet sul lungo periodo, al fine di proporre principi e linee guida da promuovere a livello internazionale.

 

Criteri omogenei: Stabilire regole uniformi per le infrastrutture critiche europee nel settore ICT, al fine di eliminare le divergenze tra i diversi approcci nazionali.

 

Per il Commissario Viviane Reding, non ci devono assolutamente essere anelli deboli nella catena e l’Europa “deve essere in prima linea nel coinvolgere i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche ad affrontare le sfide volte a migliorare la sicurezza e la resistenza delle infrastrutture critiche europee”.

 

La Commissione ha anche invitato l’agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione, (ENISA) a sostenere l’iniziativa, promuovendo un dialogo tra tutti gli attori e la cooperazione necessaria a livello europeo.

 

Andrea Pirotti, direttore esecutivo di ENISA, ha risposto immediatamente all’appello, dichiarando che l’agenzia è pronta a dare il suo sostegno agli sforzi della Commissione per affrontare questi temi cruciali.

“L’agenzia è disposta a fare tutto ciò che è in suo mandato per supportare ogni azione che la Ue e gli Stati membri ritengano necessaria per combattere queste minacce e proteggere l’economia europea che, in ultima analisi, può essere in gioco”, ha spiegato Pirotti.

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