Terminazione: la Bulgaria nel mirino della Ue. Le tariffe praticate sono le più alte d’Europa

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Anche la Bulgaria finisce nel mirino della Commissione europea, che ha invitato il regolatore delle telecomunicazioni (CRC, commissione di regolamentazione delle comunicazioni), a intervenire per imporre un’ulteriore riduzione delle tariffe di terminazione mobile praticate dagli operatori per connettere le chiamate dei clienti di un altro operatore.

 

Le tariffe di terminazione costituiscono una voce importante di costo delle chiamate a destinazione di un utente collegato a un’altra rete: in generale sono fatturate e pagate dal chiamante.

Nel 2008, le tariffe di terminazione delle chiamate mobili in Bulgaria erano le più alte dell’Unione europea (15,09 centesimi al minuto contro una media comunitaria di 8,7 centesimi al minuto). La Commissione ha invitato la CRC anche a non creare discriminazioni nella fissazione del livello delle tariffe di terminazione tra reti fisse e mobili e ad applicare tariffe di terminazione analoghe per le chiamate mobili che provengono da altre reti, mobili e fisse.

 

“Le tariffe di terminazione mobili in Bulgaria sono le più alte d’Europa. Mi compiaccio che la CRC si sia impegnata a ridurle, ma è necessario imporre a breve riduzioni più consistenti. Perché i consumatori possano beneficiare di prezzi più bassi per le chiamate ai cellulari è indispensabile che il costo dei servizi all’ingrosso di terminazione delle chiamate mobili sia fissato a un livello pari al costo di un operatore efficiente, e non più elevato”, ha affermato Viviane Reding, Commissario Ue per i media e la società dell’informazione.

 

“L’iniziativa della CRC è un primo passo avanti per rafforzare la concorrenza sul mercato della telefonia mobile in Bulgari.” ha quindi sottolineato il Commissario alla concorrenza Neelie Kroes.

“I vantaggi dell’azione della CRC per i consumatori bulgari sono innegabili, ma avrei preferito un intervento più ambizioso del regolatore bulgaro che imponesse tariffe di terminazione veramente orientate ai costi”.

 

La Commissione ha quindi invitato l’autorità bulgara di regolamentazione ad accelerare la prevista riduzione delle tariffe di terminazione mobile, perché si traduca in tariffe più basse di quelle proposte attualmente. Nel progetto di provvedimento il regolatore bulgaro si prefigge di arrivare a una tariffa di terminazione mobile di 7,6 centesimi al minuto nel 2010 (ore di punta).

 

Tuttavia, secondo il Gruppo dei regolatori europei di cui fanno parte le 27 autorità nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni, già oggi molti Stati membri applicano tariffe inferiori: ad esempio Cipro (2,01 cent/min), Svezia (4,55 cent/min), Finlandia (5,29 cent), Austria (6 cent/min), Slovenia (6,38 cent/min), Romania (6,78 cent/min) e Francia (6,85 cent/min).

Anche i regolatori francese e italiano hanno recentemente deciso, in stretto coordinamento con la Commissione, di abbassare le tariffe di terminazione su rete mobile.

 

L’autorità francese ARCEP ha fissato l’obiettivo di una tariffa di terminazione mobile, basata sul costo dell’operatore efficiente, compresa tra 1 e 2 centesimi di euro al minuto, obiettivo che dovrà essere raggiunto in prospettiva da tutti gli operatori di telefonia mobile.

 

La Commissione ha espresso anche la propria preoccupazione per le tariffe di terminazione attualmente addebitate dagli operatori di telefonia mobile in Bulgaria: gli abbonati che chiamano da una linea fissa si vedono applicare infatti tariffe più alte di quelle degli utenti di reti mobili. Si tratta di una discriminazione nei confronti delle reti di telefonia fissa e dei loro abbonati che si traduce, sul piano economico, in un sovvenzionamento indiretto e consistente a favore degli operatori di telefonia mobile. Per questo motivo la Commissione chiede alla Bulgaria di applicare prezzi simmetrici di terminazione delle chiamate, a prescindere dalla loro origine (telefoni fissi o mobili).

 

In virtù della normativa comunitaria, nella propria decisione finale l’autorità nazionale di regolamentazione deve tenere nella massima considerazione le osservazioni contenute nella lettera della Commissione.

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