Il telefonino sostituirà presto il Pc per accedere a internet, ma l’iper-comunicazione non renderà il mondo ‘più buono’

di Alessandra Talarico |

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Il telefonino sarà lo strumento principale per l’accesso a internet da qui al 2020. Lo rivela un nuovo studio di Pew Internet and American Life Project, che ha chiesto a un migliaio di internet leader, attivisti, analisti e azionisti di delineare quale sarà l’impatto delle tecnologie mobili sulla società alla fine del prossimo decennio.

 

Questo panel di esperti immagina un futuro in cui il telefonino sostituirà il Pc come strumento principale di accesso a internet, miglioreranno i sistemi di riconoscimento vocale e le realtà virtuali e artificiali diventeranno sempre più integrate nella nostra vita quotidiana.

Tutto ciò, però, non si tradurrà in una maggiore tolleranza sociale né in relazioni umane più indulgenti.

Le tecnologie, insomma, pur contribuendo ad aumentare la trasparenza di persone e organizzazioni, non ci renderanno necessariamente migliori.

 

Gli sviluppi delle tecnologie punteranno principalmente a migliorare i sistemi di riconoscimento vocale e le interfacce ‘touch’, ma niente potranno contro l’abitudine, già ben radicata, di scaricare dal web materiali protetti da copyright.

 

“Le persone che lavorano per far rispettare il diritto di proprietà intellettuale e la protezione dei diritti d’autore rimarranno in una continua ‘corsa agli armamenti’, con i ‘cracker’ pronti a trovare nuovi modi di copiare e condividere i contenuti senza pagarli”, spiegano gli esperti di Pew.

 

L’evoluzione delle tecnologie contribuirà anche a sfumare ulteriormente i confini tra realtà e mondi virtuali e tra vita privata e lavoro, con un impatto importante sulle relazioni sociali.

 

Internet è attualmente utilizzato da oltre un miliardo e mezzo di persone e un altro miliardo si aggiungerà a breve.

Secondo Jenna Anderson, direttore del centro ‘Imagining the Internet‘ e professore associato di comunicazione alla Elon University, “le risposte degli esperti riflettono una continua preoccupazione per la tensione tra sicurezza e privacy e sottolineano l’importanza di una maggiore cooperazione tra i dirigenti coinvolti nelle decisioni circa l’architettura e le policy internet”.

 

Il rapporto, intitolato “Il futuro di Internet III” si basa sulle risposte di esperti su temi come: i metodi con cui le persone avranno accesso alle informazioni in futuro; il fatto che tecnologia sta espandendo il potenziale di odio, fanatismo e terrorismo; i cambiamenti che si verificheranno nei rapporti umani a causa dell’iper-comunicazione; il futuro del lavoro e delle relazioni tra il datore di lavoro e i dipendenti; l’evoluzione della ‘realtà aumentata’ e della realtà virtuale; i timori relativi al fatto che le società globali e i governi che attualmente controllano la maggior parte delle risorse potrebbero ostacolare o addirittura arrestare lo sviluppo di internet; e le sfide legate alla sicurezza, la privacy, il monitoraggio delle identità digitali.

 

Le risposte degli esperti su questi temi, spiega Lee Rainie, direttore di Pew Internet & American Life Project, “sono percorse dall’ansia per il fatto che c’è la sicurezza che l’uso internet e dei telefonini continuerà ad avanzare rapidamente, ma non c’è la certezza che le persone progrediranno allo stesso modo solo grazie all’uso di gadget migliori, più veloci e più economici”.

 

Il quadro che emerge tratteggia dunque una società in cui le persone avranno maggiori poteri di intervento nella vita politica ed economica, ma ciò non necessariamente si tradurrà “in un mondo più buono e gentile”.