Spettro radio: Roberto Viola (Agcom) nominato vicepresidente del Radio Spectrum Policy Group della Ue

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Europa


Roberto Viola e Viviane Reding

Roberto Viola, segretario generale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazione (Agcom), è stato nominato vicepresidente per il 2009 del Radio Spectrum Policy Group (RSPG), l’organismo istituito dalla Commissione Europea che adotta pareri di assistenza e consulenza su questioni di politica dello spettro radio e sulle condizioni per il suo utilizzo.

 

In base al meccanismo di governance previsto, Roberto Viola diventerà presidente del Gruppo nel 2010.

La nomina – sottolinea una nota Agcom – “rappresenta un importante riconoscimento per l’Autorità italiana, da sempre attiva nel settore delle politica dello spettro, che si concretizza tra l’altro in ambito nazionale attraverso l’approvazione dei piani e dei regolamenti per l’assegnazione delle frequenze”.

 

Il Radio Spectrum Policy Group è stato istituito con la decisione della Commissione 2002/622/CE, in seguito all’adozione della Radio Spectrum Decision 676/2002/CE.

 

Il gruppo RSPG adotta pareri intesi ad assistere e consigliare la Commissione sulle questioni politiche relative allo spettro radio, sul coordinamento delle strategie e, in caso, sulle condizioni armonizzate per quanto riguarda la disponibilità e l’uso efficiente dello spettro radio necessario per l’istituzione e il funzionamento del mercato interno. I membri del gruppo sono rappresentanti degli Stati membri e della Commissione.

 

Al gruppo partecipano in qualità di osservatori rappresentanti del Parlamento europeo, della Conferenza europea delle poste e delle telecomunicazioni (CEPT) e del Fondo europeo di normalizzazione delle telecomunicazioni (ETSI).

 

Il gruppo interviene con ampie consultazioni sugli sviluppi tecnologici, di mercato e normativi legati all’uso dello spettro radio nel contesto delle politiche Ue in materia di comunicazioni elettroniche, trasporti e attività di ricerca e sviluppo.

 

Obiettivo del gruppo per i prossimi anni, conclude la nota, “sarà rendere il proprio lavoro sempre più visibile e connesso al circuito istituzionale comunitario, in particolare in un momento in cui si sta discutendo l’approvazione del nuovo quadro regolatorio di settore”.