Social network: arriva l’italiano Manyego, il sito sociale a vocazione umanitaria che regala vaccini ai bimbi del Congo

di Alessandra Talarico |

Italia


Manyego

Che si tratti di mantenere e rafforzare le relazioni esistenti o fare nuove amicizie online, i siti di social networking svolgono un ruolo di crescente importanza nel modo in cui le persone restano in contatto e organizzano la loro vita sociale.

Questo mondo variegato e multiforme si è arricchito da ieri di una piattaforma italiana al 100%: si chiama Manyego e nasce dall’iniziativa di un informatico napoletano.

 

Manyego vuole però differenziarsi dalle piattaforme attualmente gettonate come MySpace e FaceBook, e lo fa debuttando con un’iniziativa umanitaria molto singolare: semplicemente utilizzando le diverse funzioni del sito si potrà donare la vaccinazione ai bambini del Congo, senza sborsare una lire.

 

I contributi infatti si accumulano attraverso un sistema di punteggio interno alla Community, che per ogni azione effettuata nelle diverse sezioni del sito destina un tot di punti per le vaccinazioni da donare: più si interagisce con gli altri utenti, maggiore sarà la quantità di punti destinati all’iniziativa benefica.

Per partecipare all’iniziativa, dunque, è sufficiente essere iscritti alla Community e usarla, invitando i propri amici, scambiando messaggi, lasciando commenti, creando gruppi di discussione.

 

L’obiettivo è quello di arrivare a donare almeno 250 vaccinazioni entro il 31 dicembre.

 

La versione definitiva di Manyego è online da ieri e contiene diverse funzioni gratuite che, aggiunte alla mission umanitaria, hanno fatto lievitare il numero di utenti, che questa mattina era giunto a quota 27 mila.

 

La proposta italiana cercherà di inserirsi tra i big del settore per conquistare una fetta di un mercato in costante crescita: secondo i dati forniti dalla Commissione Ue, sono attualmente 41,7 milioni gli europei che frequentano le retri sociali, e dovrebbero diventare oltre 100 milioni nei prossimi quattro anni.

 

Accanto ai siti ‘storici’ statunitensi come MySpace e FaceBook, anche quelli europei come il finlandese Habbo Hotel (80 milioni di registrazioni) e i britannici Badoo e FaceParty (con un’audience combinato di 15 milioni di utenti), cominciano a ritagliarsi ampie fette di mercato.

 

Nessuno però finora aveva pensato di sfruttare la popolarità di questi siti per un’iniziativa umanitaria: siamo felici che l’idea sia venuta a un italiano e speriamo che l’esempio sia seguito anche dagli altri.