Aste online: l’Antitrust Ue indaga su segnalazione di eBay. ‘Troppi accordi per ostacolare la libera concorrenza’

di Raffaella Natale |

Unione Europea


Sede eBay

La società più famosa di aste online eBay ha chiesto al responsabile dell’Antitrust Ue di indagare su una serie di accordi di distribuzione che di fatto impediscono ai consumatori di comprare prodotti sul web a prezzi più convenienti, sia all’interno che al di fuori dell’Unione europea, definendoli una barriera illegale alla concorrenza.

Nel mirino ci sarebbero in particolare aziende di distribuzione attive nel settore degli articoli sportivi in Spagna, di profumi in Francia, di zaini scolastici in Germania e di passeggini in Gran Bretagna.

 

Adesso l’Autorità potrebbe aprire un’indagine per verificare l’esistenza o meno di pratiche restrittive che ostacolano da un Paese all’altro dell’Ue la vendita dei prodotti online, come avviene anche su Amazon.com.

 

“…Siamo di fronte ad intese abusive e illegali sul fronte delle regole dell’Ue“, ha denunciato Tod Cohen, vice presidente di eBay, che a Bruxelles ha chiesto un intervento deciso e immediato per porre fine a tali manipolazioni delle norme europee.

La società ha quindi chiesto l’intervento del Commissario Ue alla Concorrenza Neelie Kroes, perché convinta che ci siano una serie di accordi di distribuzione contrari alla concorrenza ed abusivi che impediscono ai venditori nell’Unione Europea di offrire merci online.

 

“…Stanno manipolando e controllando il mercato al di fuori delle leggi di mercato Ue”, ha ribadito Cohen dopo aver incontrato la Kroes e il Commissario Ue per gli Affari dei consumatori Meglena Kuneva e il Commissario per gli Interni Charlie McCreevy.

“Ci sono molti distributori che dicono a negozianti e venditori che loro non possono vendere le loro merci su eBay o atre piattaforme di commercio online”.

 

Gli uffici della Kroes hanno già fatto sapere che se eBay fornirà informazioni dettagliate sull’esistenza di tali accordi e se queste informazioni dovessero indicare l’esistenza di pratiche anti competitive, allora la Commissione potrebbe approfondire la questione. E lo stesso commissario Kroes ha assicurato che se le norme europee sulle vendite online si riveleranno insufficienti verranno aggiornate.

 

Del resto, già nel giugno scorso il commissario McCreevy, aveva annunciato di voler porre fine a tutte quelle intese che impedirebbero ai consumatori di acquistare e vendere online.

 

Un’attività che coinvolge circa 150 milioni di cittadini europei, di cui 30 milioni acquistano beni e servizi da un altro Paese dell’Ue, spendendo in media 800 euro.

 

In Italia, ci sono più di 20.000 i negozi online su eBay. Tra le categorie spiccano senza dubbio i prodotti eno-gastronomici, venduti soprattutto dall’Umbria, dalle Marche, dove si prediligono in particolar modo i vini dolci e da dessert, e in Emilia, dove viene venduto il 71% dei vini rossi che si vendono in tutta Italia.

 

In Val d’Aosta, Puglia e Friuli gli affari si fanno con la musica. Se i friulani vendono stock di strumenti musicali e i valdostani si concentrano sulle armoniche a bocca, i Pugliesi prediligono il commercio di dispositivi audio portatili, come iPod e lettori mp3, che costituiscono circa il 44% del totale venduto in tutta Italia.

 

Molto attivi, a conferma della passione degli italiani per il collezionismo, i negozi che vendono francobolli, monete e banconote da collezione. Veneto, Calabria e Campania fungono da traino nel settore.

 

Leonardo Costa, Responsabile Area Venditori eBay.it, ha commentato: “Questi dati confermano che in Italia il mercato della vendita online è ricco e variegato. Sono sempre di più i venditori italiani che comprendono l’opportunità di avere un proprio negozio online, per poter godere dell’immensa vetrina virtuale che soltanto il web può offrire. E’ proprio pensando a loro che qualche mese fa abbiamo lanciato un nuovo concetto di negozio che permetterà agli italiani di dimostrare ancora meglio la loro capacità di creare aziende di successo. Questa volta però attraverso eBay!”.

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