Stress da disconnessione? Siete affetti da discomgoogolation ovvero crisi d’astinenza dal web  

di Raffaella Natale |

Gran Bretagna


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Durante le mie ferie mentre mi aggiravo per i vicoli di un bellissimo paese sul mare ho avuto un irrefrenabile impulso: trovare un internet point.

Era come l’improvvisa necessità di ritrovare un po’ delle tue cose, di ristabilire i contatti con la routine.

Sarò affetta anche io da discomgoogolation? Per fortuna la smania è durata poco e il sapore di un frappé gustato guardando il panorama ha avuto la meglio.

Sicuramente però è indicativo di un problema sempre più diffuso: la disconnessione dal web genera ansia.

 

Nasce da questo sentimento il termine discomgoogolation, che presto finirà nel dizionario Nerdic, il nuovo linguaggio tecnologico parlato da oltre 700 milioni di utenti internet in tutto il mondo. L’etimologia di questo neologisma deriva dall’inglese “discombobulate“, che significa “scombussolamento“, e da Google, il più famoso motore di ricerca del web.

Un termine che definisce il malessere di quasi metà dei cittadini britannici. Le cause? L’aumento della banda larga che mette a portata di mouse milioni di informazioni.

 

Secondo una ricerca commissionata dal servizio informativo 118 e condotta su 2.100 intervistati nella prima settimana di luglio, quasi la metà dei cittadini britannici, il 44% soffre questa particolare malattia, e oltre un quarto di questi, il 27%, ammette che il proprio livello di stress aumenta quando non vi è la possibilità di accedere a internet.

 

Il neuropsicologo David Lewis, già famoso per i suoi studi e l’utilizzo dell’elettroencefalogramma quantificato per misurare l’attività elettrica cerebrale (EEG), ha individuato la discomgoogolation misurando la frequenza del battito cardiaco e l’attività cerebrale su chi era impossibilitato a navigare in rete.

 

“La diffusione della banda larga – ha spiegato Lewis – ha creato per la prima volta nella storia la cultura delle risposte immediate. Tantissime informazioni sono ormai raggiungibili con un semplice click del mouse e quando non si ha questa possibilità, la discomgoogolation prende il sopravvento. È stato sorprendente vedere quanto la mancanza di internet abbia aumentato il livello di stress in coloro che si sono prestati a questo esperimento”.

 

La ricerca ha evidenziato inoltre che ben il 76% dei cittadini britannici non potrebbe vivere senza internet e più del 50% rimane collegato in un tempo compreso tra una e quattro ore al giorno. Alienazione da computer? Per molti la rete diventa una dipendenza capace di sostituire qualsiasi rapporto umano: il 19% degli internet-dipendenti trascorre più tempo sul web che con i propri familiari, il 47% considera internet più importante della religione e un britannico su cinque presta più attenzione alla navigazione online che al proprio partner.

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