Internet e minori: il Garante Ue sostiene il programma ‘Safer internet’, ma il controllo della rete rispetti i diritti di tutti

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


safer internet

Il Garante europeo della protezione dei dati (Gepd) ha adottato un avviso sulla proposta presentata dalla Commissione europea a febbraio di istituire un programma comunitario pluriennale volto a proteggere i bambini che utilizzano internet e altri strumenti di comunicazione.

 

Il Garante Ue sostiene pienamente gli orientamenti generali del programma, che mira a proteggere più efficacemente i minori che navigano in internet, adattandosi all’evoluzione delle nuove tecnologie.

Il Gepd insiste quindi sul fatto che la protezione dei dati dei minori rappresenta una prima tappa iniziale per garantire maggiore sicurezza e per prevenire eventuali abusi.

“Le considerazioni relative alla protezione dei dati devono essere applicate a chiunque sia legato in un modo o nell’altro alle informazioni che circolano in rete, quando si tratta di denunciare contenuti e comportamenti illeciti” (persone segnalate come sospette, o che riportano possibili abusi, vittime di abusi ecc.), si legge in una nota diramata da Gepd.

 

Secondo il garante Peter Hustinx, “Una protezione appropriata delle informazioni personali dei minori è una tappa preliminare indispensabile per assicurare una navigazione più sicura. La protezione dei dati dei minori è sicuramente la questione più importante, ma bisogna considerare che la protezione dei minori si effettua in un ambiente in cui anche altri diritti potrebbero essere messi in causa. La sorveglianza della rete deve dunque avere luogo nel pieno rispetto dei diritti fondamentali di tutte le persone coinvolte”.

 

L’avviso del Gepd include le seguenti osservazioni:

 

  • Le autorità competenti in materia di protezione dei dati svolgono un ruolo decisivo nella protezione dei minori online. Bisognerà tenere questo aspetto in considerazione nell’attuazione del programma pluriennale.

  • Ogni sistema di notifica che verrà messo in atto per segnalare contenuti illeciti o pericolosi deve tenere conto dell’attuale quadro in materia di protezione dei dati. Le garanzie legate alla supervisione del sistema sono elementi essenziali per adeguarsi a questo quadro.

  • Gli strumenti di filtro o di blocco che mirano a controllare l’accesso alle reti devono essere usati con prudenza, tenendo conto dei loro potenziali effetti indesiderabili (bloccare l’accesso a un’informazione legittima ad esempio) e approfittando delle possibilità offerte dalle tecnologie per migliorare la tutela della privacy.

  • Lo sviluppo di best practice dell’industria dovrebbe essere incoraggiato. La sorveglianza delle reti di telecomunicazione, ad esempio, necessaria in circostanze specifiche, dovrebbe rilevare servizi repressivi.

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