Mercato mondiale dei media: Mediaset precede Rai e RCS. La BBC prima Tv pubblica della classifica

di Raffaella Natale |

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Comunicazioni

Il gruppo Mediaset precede di 11 posti  la Rai e di 17 posti il Gruppo RCS Media nella classifica basata sul fatturato 2007 delle 50 principali imprese mondiali nel settore dei media, pubblicata dall’Istituto tedesco per la politica dei media e delle comunicazioni (Ifm – Institut für Medien- und Kommunikationspolitik), con sede a Berlino e Colonia.

   

Stando ai dati dell’Istituto, al primo posto si attesta il colosso americano Time Warner con 33,7 miliardi di euro di fatturato nel 2007, seguito da Walt Disney con 25,7 mld di euro e Comcast con 22,4 mld di euro. Seguono  la News Corp del tycoon australiano Rupert Murdoch, che in Italia controlla Sky, poi Viacom – CBS.

Mediaset  si piazza al 27mo posto con 4082 mld di euro fatturato nel 2007, la Rai al 38mo con 3145 mld di euro, mentre la terza impresa italiana presente,  la RCS Media Group, occupa il 44mo gradino con 2738 mld di euro. Il primo ente televisivo pubblico nella graduatoria è la britannica BBC (17ma, con 4,177 mld euro).

   

Complessivamente i 50 gruppi dell’informazione e dell’intrattenimento multimediale hanno fatturato nell’anno commerciale 2007 un totale di 355,2 miliardi di euro, in leggero calo rispetto all’anno precedente quando era stato di 355,8 miliardi di euro.

   

Giusto nei giorni scorsi, la Tv pubblica italiana ha approvato il bilancio d’esercizio 2007.

I conti registrano una perdita di 4,9 milioni, con un netto progresso rispetto al consuntivo dell’esercizio precedente (-78,6 milioni). Il Margine operativo lordo (Mol) risulta positivo per 426,1 milioni, con un incremento di 154,8 milioni rispetto al 2006. La posizione finanziaria netta si conferma priva di debiti e positiva per 110,4 milioni, in miglioramento di 37,6milioni.

Un bilancio in sostanziale pareggio, confermato anche a livello di gruppo, “con un netto progresso” rispetto al 2006 grazie, sul fronte dei ricavi, al canone mentre sul versante dei costi, stabili al livello dell’anno precedente, invertendo un trend pluriennale.

   

Il canone ha beneficiato dell’aumento deciso dal Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, da  99,60 a 104 euro.

Il bilancio 2007 evidenzia una crescita anche degli abbonati che arrivano a quota 15,9 milioni (+115 mila). I ricavi pubblicitari sono “stabili” con un aumento dello 0,3%. L’ultimo trimestre ha raddrizzato una raccolta debole nei primi nove mesi dell’anno. La pubblicità vale ora il 38,3% dei ricavi. Perplessità per questo 2008, che pone diversi dubbi agli analisti e ha determinato anche un cattivo andamento del titolo di Mediaset.

Bene la gestione dei costi che hanno contribuito al pareggio dell’azienda. Solo sulle strutture di staff si sono risparmiati circa 11 milioni. I costi operativi, pari a 2.522 milioni, sono calati del 3% su base annua, con un blocco – a parità di attività – di quelli esterni, mentre il consumo di beni e servizi è sceso del 5,7%. Gli investimenti sono cresciuti di 30 milioni, quasi l’8% annuo. Quelli nella fiction sono pari a 293 milioni (+5,2%) mentre maggiore è l’incremento nelle immobilizzazioni materiali (+20%).

   

Il Cda di Cologno Monzese ha invece approvato i conti del primo trimestre che registra un utile netto consolidato  di 121 milioni, contro i 124,5 milioni di un anno prima, su ricavi netti cresciuti del 13,9% a 1.098,9 milioni da 964,9  milioni.

Il risultato netto ha beneficiato da un lato della riduzione delle aliquote fiscali in Italia e Spagna ma, dall’altro, ha scontato gli ammortamenti legati  all’acquisizione di Endemol, senza i quali sarebbe l’utile  si sarebbe attestato a 126,4 milioni.

I ricavi pubblicitari televisivi lordi segnano in Italia un incremento del 3% a 742,1 milioni per i primi tre mesi, con un ritmo di crescita mantenuto nei primi 4. Confermata per fine anno la previsione di un maggior risultato netto rispetto al 2007.

   

Per l’Italia, nel primo trimestre 2008 i ricavi netti consolidati hanno raggiunto gli 850,5 milioni di euro con una crescita del 19,1% rispetto ai 714,2 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento è riconducibile al positivo contributo di Publitalia, ai maggiori ricavi generati dall’attività pay-per-view di Mediaset Premium, all’attività di network operator e al consolidamento dei ricavi di Medusa. I ricavi Mediaset Premium hanno raggiunto i 108,8 milioni di euro e sono più che raddoppiati rispetto a quelli del primo trimestre 2007 (45,3 milioni di euro). I proventi relativi alla cessione dei diritti calcistici criptati ad altre piattaforme sono stati pari a 62,2 milioni di euro (10,5 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente).

L’ebit è stato pari a 137,9 milioni di euro in linea rispetto ai 137,7 milioni di euro del primo trimestre 2007.

   

I costi televisivi totali si sono mantenuti nel trimestre in linea con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente a conferma di un obiettivo 2008 che prevede una crescita dei costi estremamente contenuta.

Il risultato pre-imposte si attesta a 120,8 milioni di euro rispetto ai 125,0 milioni di euro dei primi tre mesi  2007. L ‘utile netto è stato di 80,5 milioni di euro rispetto agli 81,2 milioni di euro del primo trimestre 2007.

Per quanto riguarda gli ascolti televisivi, nei primi tre mesi dell’esercizio le reti confermano la leadership nazionale in tutte le fasce orarie tra i telespettatori tra i 15 e i 64 anni (target commerciale): Mediaset registra il 43,3% in prima serata e il 43,1% nelle 24 ore. Canale 5 è la rete italiana più vista nel target commerciale con il 24.1% in prima serata e il 23.4% nelle 24 ore.

   

Chiusura del primo trimestre anche per RCS che evidenzia una perdita netta pari a 18,6 milioni di euro, rispetto a un risultato positivo per 16,9 milioni dello stesso periodo del 2007. I ricavi netti consolidati, si legge in una nota, sono aumentati dell’8,7% a 631,8 milioni (di cui 70,6 milioni derivanti dalle attività che facevano capo al gruppo Recoletos). I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 21,1% a 223,9 milioni (di cui 33,6 milioni legati al gruppo Recoletos).

   

L’Ebitda è stato pari a 18,9 milioni, in calo rispetto ai 29,9 milioni nel pari periodo 2007, mentre l’Ebit è risultato negativo per 8 milioni rispetto al risultato positivo per 13,1 milioni del primo trimestre 2007.

L’indebitamento finanziario netto, pari a 1.130,2 milioni, ha registrato un incremento di 164 milioni rispetto al 31 dicembre 2007, attribuibile all’acquisizione delle quote di minoranza, pari al 44,6% del capitale sociale di Veo Television (88,7 milioni) e agli investimenti del periodo.

   

I risultati del Gruppo nel primo trimestre, prosegue la nota, si collocano in un contesto macro economico caratterizzato da un generalizzato rallentamento dell’economia in Italia e all’estero e da un mercato editoriale che vede il permanere di una debolezza generalizzata nella carta stampata e di una contrazione dei prodotti collaterali.

   

A ciò si è unito un andamento dei mercati pubblicitari che se in particolare in Italia e Spagna, Paesi core per il Gruppo RCS, ha registrato nei primi due mesi dell’ anno performance soddisfacenti, successivamente ha subito un forte rallentamento, quale effetto delle elezioni tenutesi in entrambi i Paesi e, in maniera parziale, della dinamica stagionale legata alle festività Pasquali, nonché di un contesto di mercato aggravato. Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, la società pur con la particolare cautela imposta dalla situazione attuale e in assenza di aggravamenti “confida di raggiungere risultati correnti operativi sostanzialmente a tenuta rispetto al precedente esercizio”. Il 2008 tuttavia “si configura come un anno particolarmente ricco di incognite, in particolare per il settore dei media anche a livello internazionale, in funzione dell’ evoluzione del contesto macroeconomico di riferimento, che rende difficile poter fare delle previsioni anche solo di medio periodo in particolare sulla dinamica della raccolta pubblicitaria”.

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