Mediaset: il mercato accoglie male la trimestrale. Il rallentamento della raccolta pubblicitaria fa temere gli analisti  

di Raffaella Natale |

Italia


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Male il titolo di Mediaset a Piazza Affari. Il giudizio negativo degli analisti è legato al calo nella raccolta pubblicitaria. Critiche quindi per la prima trimestrale approvata ieri che registra un utile netto consolidato  di 121 milioni, contro i 124,5 milioni di un anno prima, su ricavi netti cresciuti del 13,9% a 1.098,9 milioni da 964,9  milioni.

Il risultato netto ha beneficiato da un lato della riduzione delle aliquote fiscali in Italia e Spagna ma, dall’altro, ha scontato gli ammortamenti legati  all’acquisizione di Endemol, senza i quali sarebbe l’utile  si sarebbe attestato a 126,4 milioni.

I ricavi pubblicitari televisivi lordi segnano in Italia un incremento del 3% a 742,1 milioni per i primi tre mesi, con un ritmo di crescita mantenuto nei primi 4. Confermata per fine anno la previsione di un maggior risultato netto rispetto al 2007.

 

Secondo Credit Suisse i risultati della raccolta del primo trimestre rappresentano un picco per tutto il 2008 e 2009; il giudizio passa da ‘neutral’ a ‘underperform’, mentre il target price scende da 8,3 a 5,3 euro. Perplessa anche Goldman Sachs, che teme un rallentamento della pubblicità e mantiene il giudizio ‘sell’ con target price a 6 euro. In una Borsa positiva (Mibtel a +1%), il titolo Mediaset accusava in mattinata un ribasso del 4% a 6 euro, avendo anche toccato un minimo a 5,95 euro. Già scambiati 13,3 milioni di pezzi, contro una media giornaliera di 9,6 milioni.

 

Per l’Italia, nel primo trimestre 2008 i ricavi netti consolidati hanno raggiunto gli 850,5 milioni di euro con una crescita del 19,1% rispetto ai 714,2 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento è riconducibile al positivo contributo di Publitalia, ai maggiori ricavi generati dall’attività pay-per-view di Mediaset Premium, all’attività di network operator e al consolidamento dei ricavi di Medusa. I ricavi Mediaset Premium hanno raggiunto i 108,8 milioni di euro e sono più che raddoppiati rispetto a quelli del primo trimestre 2007 (45,3 milioni di euro). I proventi relativi alla cessione dei diritti calcistici criptati ad altre piattaforme sono stati pari a 62,2 milioni di euro (10,5 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente).

L’ebit è stato pari a 137,9 milioni di euro in linea rispetto ai 137,7 milioni di euro del primo trimestre 2007.

I costi televisivi totali si sono mantenuti nel trimestre in linea con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente a conferma di un obiettivo 2008 che prevede una crescita dei costi estremamente contenuta.

Il risultato pre-imposte si attesta a 120,8 milioni di euro rispetto ai 125,0 milioni di euro dei primi tre mesi 2007. L ‘utile netto è stato di 80,5 milioni di euro rispetto agli 81,2 milioni di euro del primo trimestre 2007.

Per quanto riguarda gli ascolti televisivi, nei primi tre mesi dell’esercizio le reti confermano la leadership nazionale in tutte le fasce orarie tra i telespettatori tra i 15 e i 64 anni (target commerciale): Mediaset registra il 43,3% in prima serata e il 43,1% nelle 24 ore. Canale 5 è la rete italiana più vista nel target commerciale con il 24.1% in prima serata e il 23.4% nelle 24 ore.

 

Per la Spagna, nei primi tre mesi del 2008 i ricavi netti consolidati generati da Telecinco sono stati pari a 249 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 251,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Un dato positivo nonostante le festività pasquali nel primo trimestre, le elezioni politiche e un contesto di mercato pubblicitario che dopo anni di crescita ininterrotta ha manifestato segnali di contrazione.

Il forte controllo dei costi ha comunque consentito il conseguimento di un Ebit pari a 117,9 milioni di euro, in linea rispetto ai 118,0 milioni di euro del primo trimestre 2007. La redditività operativa si conferma tra le più alte dei broadcaster europei e raggiunge il 47,4% (47,0% nel primo trimestre del 2007). Il risultato pre-imposte passa dai 122,6 milioni di euro dei primi tre mesi del 2007 ai 110,2 milioni di euro del primo trimestre 2008.

L’utile netto è pari a 81,5 milioni di euro rispetto agli 86,1 milioni di euro del primo trimestre del 2007. Ascolti televisivi: Telecinco consolida il proprio ruolo di prima rete spagnola assoluta con il 20,6% in prima serata e il 19,1% nelle 24 ore.

 

Ora il gruppo televisivo aspetta il secondo trimestre che, per tradizione, è sempre più debole. Sarà necessario mantenere gli stessi ritmi della raccolta pubblicitaria anche in primavera. Dalle anticipazioni date dai vertici di Mediaset nel corso della conference call con gli analisti, aprile è andato bene (con una crescita oltre il 3%), sebbene Luigi Colombo, direttore generale di Publitalia, abbia ammesso che le stime fossero più alte, mentre in maggio “…l’azienda dovrebbe mantenere più o meno un trend simile”.

 

Più difficile fare previsioni per il mese di giugno, ma sul periodo incideranno gli Europei di calcio che non saranno trasmessi da Mediaset. L’impatto sull’azienda però, stimavano ieri gli analisti, non sarà significativo perché così è stato in passato e gli eventi sportivi hanno sempre buone ricadute su tutto il mercato pubblicitario in generale. Per l’intero anno la società si attende un utile in crescita rispetto al 2007 (507 milioni), che però ha chiuso ancora sotto l’anno record 2005, quando i profitti sfondarono quota 600 milioni.

 

Tra le novità dei prossimi mesi potrebbe esserci l’atteso accordo con Sky Italia, per il quale da tempo le due emittenti hanno aperto trattative. “Sono ancora ottimista e fiducioso sugli esiti della negoziazione. Si tratta di una questione legata ai termini finanziari i cui tempi sono peraltro influenzati dal fatto che né noi né Sky abbiamo ragione di avere fretta”, ha detto il cfo Mauro Giordani.

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