Tv mobile: il WiMax valida alternativa al DVB-H? Alcuni operatori cominciano a pensarci

di Raffaella Natale |

Europa


WiMax

Mentre il DVB-H è diventato lo standard europeo sostenuto dalla Ue per la diffusione della Tv mobile, i francesi optano per una soluzione complementare basta sul WiMax. Nonostante la presa di posizione di Bruxelles, infatti, sono tanti gli operatori che sperimentano tecnologie alternative, come il DVB-SH che usa il satellite – fortemente incoraggiato da Alcatel-Lucent – o ancora al 3G (UMTS e HSDPA). Accanto a queste esistono altre valide alternative. La francese UDcast presenterà presto il proprio progetto che poggia sulle reti WiMax.

 

“Siamo i primi a proporre questo tipo di soluzione“, ha dichiarato Filip Gluszak, vicepresidente Marketing di UDcast.

Il vantaggio è che “…con la distribuzione di contenuti sempre più ricchi, gli operatori hanno bisogno di capacità di rete e strumenti per generare entrate. Le attuali tecnologie rischiano di porre problemi, la nostra, invece, consente di offrire video ad alta qualità con un servizio interamente gestito integrando contenuti, reti e pubblicità”.

 

In altre parole, la soluzione UDcast sfrutta le specifiche unicast, multicast e broadcast del WiMax con una velocità di 20 Mb. Gli operatori possono usare diversamente l’unicast per i canali di nicchia, il multicast per quelli tematici e il broadcast per quelli nazionali, in modo da ottimizzare servizi e contenuti.

Gluszak ha specificato che “Lo standard WiMax integra il broadcast alla specifica Multicast Broadcast Service (MBS)”.

 

Usare il WiMax per la Tv mobile sembra interessante. Ma non è troppo tardi per l’Europa?

 

“Non ci sarà una tecnologia che si imporrà alle altre. Il DVB-H, il 3G e il WiMax sono complementari e coesisteranno“.

Anche se c’è da dire che il WiMax mobile è ancora lontano dall’essere una realtà. Gli operatori preferiscono continuare a capitalizzare sulle reti 3G e per i terminali WiMax ci vorranno ancora diversi mesi.

Gluszak ha infatti sottolineato che dovremo aspettare anni prima che il WiMax si imponga come tecnologia d’accesso mobile, anche se Intel prevede 1 milione di terminali WiMax nel mondo entro il 2012.

UDcast non punta solo agli operatori mobili, ma anche agli attori di Internet e i new entrant. Con offerte sempre più convergenti, gli specialisti dell’accesso web saranno certamente interessati al WiMax.

“Il WiMax è a loro portata, necessita di meno infrastrutture e consente di differenziarsi a livello di offerte”, ha detto Gluszak.

In breve, la Tv mobile via WiMax potrebbe diventare la specialità degli operatori locali o regionali o degli Isp, cosa che gli permetterebbe di competere con gli operatori tradizionali.

 

Stando ai dati di OC&C Strategy Consultants, il mercato francese della Tv mobile potrebbe contare 10 milioni di abbonati nel 2016 e raggiungere i 900 milioni di euro di fatturato.

Secondo uno Studio di NPA, la Tv mobile personale potrebbe raccogliere tra i 5,7 e gli 8,5 milioni di utenti per la fine del 2012. La pubblicità generata da questo nuovo mercato potrebbe arrivare a 81 milioni di euro nel 2012 nell’ambito di un’offerta gratuita.

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