Galileo sarà operativo nel 2013. Il Parlamento Ue dà il via alla fase esecutiva del progetto

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Galileo

Il sistema di radionavigazione satellitare Galileo sarà operativo nel 2013, in ritardo di 5 anni rispetto alle prospettive iniziali, che prevedevano il lancio per il 2008.

 

Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno trovato un compromesso in prima lettura sulla fase costitutiva del progetto, sulla base della proposta approvata dalla commissione Industria l’8 aprile.

 

Nella sessione plenaria di aprile, dunque, il Parlamento voterà le regole sulla governance e il finanziamento del travagliato programma, che rappresenta la scommessa europea per un’alternativa al GPS, il sistema di navigazione satellitare americano.

 

Il lancio di Galileo è stato più volte rimandato, ma il Parlamento Ue ha sempre creduto nelle potenzialità del progetto e lo scorso giugno, dopo il dietrofront del consorzio privato che ne avrebbe dovuto gestire costruzione, l’installazione e il funzionamento, aveva votato una risoluzione chiedendo che il suo finanziamento passasse in toto sulle spalle del bilancio dell’Ue.

 

Il compromesso raggiunto dal Parlamento e dal Consiglio Ue permetterà dunque di avviare la terza fase del progetto, con il controllo politico del Consiglio dei ministri Ue e del Parlamento europeo, ai quali la Commissione presenterà con cadenza annuale un rapporto sullo stato di implementazione dei programmi. Una revisione di medio termine del programma sarà condotta nel 2010 e includerà una verifica dei costi, dei rischi e dei profitti legati ai servizi.

 

Galileo è un sistema basato su 30 satelliti, posizionati in orbita a 24.000 chilometri di altitudine, che, secondo i progetti, dovrebbero coprire l’intera superficie terrestre grazie ad una rete di stazioni di controllo. Ciascun satellite sarà provvisto di un orologio atomico che permetterà di localizzare ogni oggetto, fermo o in movimento, con un margine di errore di un metro.

Il sistema europeo è quindi superiore al Gps che, progettato con obiettivi militari è usato anche per scopi civili, ma ha un mediocre livello di precisione, dimostrando scarsa affidabilità, soprattutto nelle regioni ad estreme latitudini.

 

Galileo presenta inoltre numerosi altri vantaggi: non solo l’uso combinato dei due sistemi migliorerà significativamente la possibilità di navigazione satellitare nelle città più grandi, ma il sistema Galileo offre anche funzionalità di posizionamento all’interno degli edifici.

 

Nel complesso, in termini di applicazioni ed apparecchiature, il mercato mondiale della navigazione satellitare rappresenta uno dei mercati a tecnologia avanzata a più rapida crescita. Si prevede che quest’anno saranno venduti 10 milioni di ricevitori GNSS nella sola Unione europea e che nel 2011 si raggiungeranno 230 milioni di unità.

 

Il mercato GNSS, ha spiegato la Commissione trasporti, “…diverrà un motore importante dell’economia mondiale dopo il 2010 e l’Europa non può accontentarsi di un ruolo di secondo piano, e ciò spiega l’importanza strategica dei programmi GNSS europei”.