Mobile Tv: negli Usa pochi la conoscono, mentre cresce la richiesta di servizi gratuiti ‘ad-supported’

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


Mobile TV

Mobile tv, questa sconosciuta.

Secondo un sondaggio condotto negli Usa, quasi la metà degli utenti mobili non sa se il proprio gestore offra o meno servizi di mobile Tv, nonostante vi sia negli ultimi tempi un fiorire di offerte basate su contenuti molto allettanti.

L’ultima in ordine di tempo, ad esempio, è PIX di Sony e AT&T, il primo network mobile a offrire via telefonino una selezione dei maggiori successi di Hollywood, da Ghostbuster a Philadelphia, in versione completa e ad alta qualità.

 

La ricerca della società statunitense QuickPlay Media, specializzata proprio in soluzioni mobile Tv e video, rivela poi che il tipo di fruizione preferita dai consumatori è quella mordi e fuggi: mentre si viaggia in autobus, si aspetta qualcuno, si è in fila o in attesa al telefono.

 

Il 31% degli utenti che hanno guardato programmi Tv o video dal cellulare ha indicato di aver passato davanti al display “non più di cinque minuti alla volta”. Oltre la metà (58%) degli intervistati, di età compresa tra 18 e 34 anni, lo ha fatto da 1 a 3 volte in un mese.

 

La visione di un intero film sul piccolo schermo del cellulare è effettivamente remota, soprattutto se si pensa ai prezzi del servizio, ancora troppo alti e sicuramente poco trasparenti.

 

Secondo il sondaggio, infatti, è ancora il fattore costo il maggior deterrente all’utilizzo dei servizi mobile Tv e sono in molti i consumatori disposti a ricevere sul telefonino brevi spot pubblicitari mirati – quali informazioni locali basate sulla loro necessità o posizione geografica – pur di accedere ai contenuti video e televisivi in maniera gratuita.

 

“Gli operatori mobili hanno fatto un buon lavoro per rassicurare i consumatori sui costi del servizio, introducendo tariffe dati flat, ma ora con la crescente disponibilità di dispositivi mobili avanzati, reti ad alta velocità e servizi video e mobile Tv di alta qualità, hanno un’ulteriore opportunità per guidare l’adozione del servizio attraverso campagne di promozione mirate” ha spiegato Wayne Purboo, presidente e Ceo di QuickPlay Media.

 

Un’opportunità in più anche per il mercato dell’advertising mobile, che secondo gli ultimi dati Gartner passerà da 1,7 miliardi di dollari del 2007 a 2,7 miliardi per fine 2008, per poi esplodere appena saranno risolti alcuni problemi quali l’attuale immaturità degli standard, la presenza di diverse piattaforme e le preoccupazioni reattive alla privacy degli utenti.

 

Tornando alla Mobile Tv, i risultati del sondaggio condotto da QuickPlay Media dimostrano che anche se gli schemi tariffari flat, molti consumatori preferirebbero un modello ad-supported che non vada incidere sulla bolletta.

Per questo, ha concluso Wayne Purboo, “…ci aspettiamo che gli operatori comincino a offrire una più ampia varietà di modelli tariffari per soddisfare le esigenze del mercato e guidare l’adozione dei servizi”.