Digitale terrestre: l’Agcom dà l’OK al piano per l’assegnazione delle frequenze in Sardegna

di Raffaella Natale |

Italia


Mercato Tv

L’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha dato il proprio OK al piano di assegnazione per le frequenze digitali in Sardegna, che il primo marzo 2008 farà lo switch-off, abbandonando il segnale analogico per passare alla nuova tecnologia di trasmissione radioTv.

 

Il Consiglio dell’Agcom, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato – relatori i commissari Giancarlo Innocenzi Botti e Michele Lauria – la delibera che definisce i criteri tecnici e amministrativi per la completa digitalizzazione delle reti Tv nell’isola.

 

Lo scorso 12 novembre, l’Autorità ha pubblicato la delibera 566/07/CONS con la disciplinare per lo svolgimento della selezione per l’individuazione dei soggetti che possono accedere al 40% della capacità trasmissiva delle reti terrestri oggetto di cessione secondo la delibera 109/07/CONS.

 

Nella disposizione, l’Autorità sottolinea la necessità di coordinare il processo di cessione della capacità trasmissiva delle reti digitali terrestri con quello di attuazione del piano delle frequenze per aree geografiche all digital, tenendo conto degli effetti giuridici derivanti dall’attuazione del piano stesso e dell’obbligo di cessione che, da un lato, è volta a promuovere l’ingresso di nuovi fornitori e dall’altro a consentire alle emittenti analogiche di irradiare le proprie trasmissioni nelle aree del territorio nazionale non servite idoneamente da propri impianti operanti in digitale terrestre, in attesa dell’attuazione del piano di assegnazione delle frequenze.

 

L’Agcom sta valutando la revisione del piano nazionale tendenzialmente su base isofrequenziale e, data la presenza di un’offerta di capacità trasmissiva a livello regionale da parte di una rete digitale terrestre, questa dovrà essere attribuita in via prioritaria alle emittenti televisive locali. 

 

Intanto il ministero delle Comunicazioni ha presentato il bando di gara che assegna per la prima volta in Italia impianti-frequenze per l’esercizio dell’attività televisiva attraverso una procedura competitiva.

 

I 108 impianti-frequenze (su 24.680 censiti in Italia) che verranno assegnati con la procedura competitiva, sono quelli risultati disponibili tra le risorse assegnate all’Italia dalla Conferenza internazionale di Ginevra del 2006 e da altre risorse frequenziali individuate a seguito di una verifica effettuata sul Database delle frequenze, l’opera di classificazione e verifica dello spettro nazionale, conclusa a giugno dal Ministero delle Comunicazioni e dall’Agcom, per porre fine al far west delle frequenze degli ultimi 20 anni.

 

E’ la prima volta in Italia che lo Stato adotta procedure competitive pubbliche, trasparenti e non discriminatorie per l’assegnazione di frequenze televisive. Il bando apre una fase nuova, in cui vengono applicati per la prima volta i principi di gestione efficiente dello spettro previsti dall’ordinamento comunitario.

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