Digitale terrestre e neutralità tecnologica a pagamento. Adiconsum sollecita l’intervento del Comitato Italia Digitale

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Vedere in chiaro tutti i canali nazionali su satellite costa almeno 284 euro all'anno. 

Italia


Decoder per la TDT

Dal 20 ottobre Sky Italia, con i suoi decoder, garantisce la visione, in chiaro, delle televisioni nazionali generaliste. Anche Mediaset, infatti, come Rai e Telecom Italia, ha scelto la codifica Nds di Sky, permettendo agli abbonati della Pay TV di vedere tutti i programmi non oscurati.

 

Un modo di agire che discrimina gli utenti, tra chi si può e chi non si può permettere di pagare, oltre i 104 euro del canone Rai, obbligatorio anche se non si è raggiunti dal segnale terrestre, anche i 180 euro dell’abbonamento Sky. I primi ad essere danneggiati saranno i Sardi: dal 15 Novembre l’opzione potrebbe diventare indispensabile per vedere Raidue e Rete4, dato che il segnale analogico verrà spento.

 

Sono anni che Adiconsum si batte affinché i canali nazionali possano essere visti da tutti gli utenti, in chiaro, anche sul satellite, nel rispetto della neutralità tecnologica e per favorire le aree all digitale (Sardegna e Valle d’Aosta).

Piero De Chiara, co-presidente del Gruppo tecnico Del Comitato Nazionale Italia Digitale (CNID) e presidente del DGTVi, rispondendo ad una nostra istanza, il 2 Febbraio 2007 si era impegnato a sollecitare il coordinatore dell’Area “Coordinamento piattaforme”, Tullio Camiglieri, direttore Comunicazione e relazioni esterne di Sky Italia, a trovare una soluzione per garantire i canali nazionali in chiaro. Stiamo ancora aspettando una risposta ma nel frattempo la soluzione è stata trovata, al di fuori del comitato ministeriale e a pagamento. Un passo in avanti rispetto al passato, ma solo per chi se lo può permettere.

 

L’area di intervento “coordinamento delle piattaforme” di Italia digitale, comitato voluto dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, coordinata da Sky e partecipata dai rappresentanti di Mediaset, TI Media e Rai, a questo punto ha il dovere di motivare il suo comportamento e fornire immediatamente la soluzione tecnica e gratuita che consenta a tutti gli italiani di vedere i canali nazionali dal satellite.

Il ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni deve farsi garante di salvaguardare i legittimi diritti dei consumatori.

 

Adiconsum propone di:

1. mettere in commercio la common interface Nds, permettendo l’uso dei ricevitori digitali non Sky;

2. consentire la produzione di decoder Nds non Sky;

3. commercializzare i decoder Sky, con smart card abilitata ai canali nazionali, senza obbligo di abbonamento;

4. Fornire agli utenti la smart card per la sola codifica dei canali nazionali (Rai – Mediaset e TI Media).

Adiconsum chiede che questi punti vengano messi all’ordine del giorno della prossima riunione del Cnid – Comitato Nazionale Italia Digitale.

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