Wi-Fi: BT entra nella community FON. Accesso a banda larga condiviso e gratuito

di Alessandra Talarico |

Europa


FON

L’ex monopolista britannico delle tlc, BT Group, si è unito a FON – la più grande community di Wi-Fi a livello mondiale, aperta a chiunque voglia aderire perché basata su infrastrutture di rete fornite dagli utenti stessi, i Foneros – con l’obiettivo di “trasformare, con il lancio di BT FON, il mercato UK della banda larga wireless”.

 

Grazie a questo accordo, gli oltre 3 milioni di clienti del servizio Total Broadband di BT potranno diventare soci della community FON, nata a Madrid nel 2006 per consentire la condivisione sicura del proprio accesso a internet.

La comunità FON conta attualmente 500 mila associati e oltre 190 mila hotspot FON gratuiti sparsi in tutto il mondo.

 

L’idea alla base di FON è decisamente rivoluzionaria, dal momento che si tratta di un network basato su persone e non su una corporation: gli associati possono infatti condividere una piccola porzione di banda della propria connessione privata con ciascun altro socio, attraverso un canale sicuro sul proprio router.

 

Ciascuno dei soci, grazie alla partnership, potrà utilizzare gratuitamente sia gli hotspots FON sia tutti i nuovi BT FON hotspots, oltre alla rete pubblica Wi-Fi BT Openzone che copre già 12 città.

 

La soluzione adottata – sviluppata da FON e dai laboratori di ricerca BT – consentirà di accelerare e completare il lavoro già svolto dal gruppo britannico attraverso BT Openzone e di estendere in maniera capillare la copertura Wi-Fi all’interno del paese e nel resto del mondo.

 

FON è stata fondata dall’imprenditore argentino Martin Varsavsky nel novembre 2005 e ha ricevuto nel febbraio 2006 finanziamenti per 21,7 milioni di dollari da Google, Skype, Index Ventures and Sequoia Capital.

 

“E’ una tecnologia dirompente e si diffonderà presto a livello globale, come Skype”, ha spiegato Danny Rimer di Index Ventures.

“E’ un altro esempio di una compagnia incredibilmente innovativa nata in Europa”.

 

Diventare un fonero è abbastanza semplice: tutto quello che bisogna fare è registrarsi sul sito e scaricare il software Fon nel proprio router Wi-Fi.

Gli utenti si suddividono in tre categorie:

Linus: utenti che condividono gratuitamente parte della loro connessione avendo, a loro volta, la possibilità di accedere liberamente alle connessioni degli altri Foneros.

Bill: utenti che condividono la loro connessione ottenendo una parte del canone pagato dagli Alien; non hanno però il libero accesso alle connessioni degli altri Foneros.

Alien: utenti che non condividono la connessione e che pagano un canone per accedere alle connessioni offerte dai Foneros.

 

Per Gavin Patterson, managing director di BT Group, questo accordo rappresenta “l’inizio di qualcosa di molto emozionante per BT che sta lanciando un network fatto di persone che presto potrebbe coprire tutte le strade della Gran Bretagna”.

 

“Abbiamo costruito una rete Wi-Fi pubblica che copre già 12 città, ma oggi diciamo ai clienti: costruiamo insieme una community che copra tutto e serva chiunque”, ha concluso Patterson.

 

Per il patron, Martin Varsavsky, la partnership strategica con BT – che prevede anche l’ingresso di un rappresentante della società nel board FON “è un’aggiunta fantastica al nostro carnet di investitori e conferma il successo della community, l’enorme supporto degli Isp e delle telco e la forza del nostro progetto”.

 

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