Separazione funzionale della rete, il no degli operatori: ‘Evitare interventi che scoraggino gli investimenti’

di Alessandra Talarico |

Europa


Telecomunicazioni

Investimenti per 37 miliardi di euro in nuovi servizi e infrastrutture: è quanto hanno speso nel 2006 i 41 operatori membri dell’Etno, con l’obiettivo di contribuire a realizzare una società dell’informazione più inclusiva.

 

Gli investimenti in nuove infrastrutture e servizi innovativi a banda larga sono cresciuti del 6% rispetto al 2005 e rappresentano il 70% degli investimenti totali realizzati in Europa nel settore delle telecomunicazioni.

 

Sono i dati contenuti nel rapporto realizzato dall’istituto indipendente  IDATE e presentato dall’Etno a Bruxelles, per dare una panoramica degli indicatori chiave del settore nel 2005 e nel 2006 e dei prodotti e servizi sviluppati dagli operatori europei, con una particolare attenzione alla privacy e alla protezione dei dati, alla lotta contro lo spam, alla protezione dei minori e alla sicurezza delle reti.

 

Gli operatori dell’Etno sono “pienamente coinvolti nella costruzione della società dell’informazione”, si legge nel rapporto, secondo il quale il turnover complessivo delle attività europee ammonta a 259,1 miliardi di euro, dei quali il 61% è generato dai servizi di rete fissa e il 39% da quelli mobili.

 

Con un valore di oltre 600 miliardi nel 2006, i servizi di telefonia mobile hanno generato gran parte dell’incremento di mercato dei servizi di telecomunicazioni, trainati dalla consistente crescita dei consumatori: 2 miliardi nel 2005, con un aumento di un ulteriore 26% nel 2006. Ma, nonostante questa crescita, l’ARPU (Average Revenue Per User) è sceso del 10% dal 2005 al 2006.

 

Gli operatori Etno hanno investito il 13,5% del fatturato in nuovi servizi e infrastrutture, una percentuale superiore a quella degli anni precedenti. In particolare, la fetta di turnover investito in reti e servizi è maggiore per gli operatori mobili (13,8%) che per quelli fissi (13,3%).

 

Tra i prodotti più gettonati del 2006, il rapporto segnala le offerte avanzate multiple-play, i servizi convergenti fisso-mobile e le applicazioni content-based

Cresce inoltre la domanda di servizi innovativi a banda larga che richiedono maggiore capacità di upload e download. È dunque sempre più urgente investire massicciamente in nuove reti di accesso consumer basate su nuove tecnologie come la fibra ottica o le tecnologie di accesso radio.

 

Con l’avvicinarsi della revisione del quadro normativo comunitario per le comunicazioni elettroniche, l’Etno chiede dunque ai decisori politici di tenere in massima considerazione il ruolo costruttivo dei membri dell’associazione.

“Dobbiamo creare un ambiente competitivo che incoraggi gli operatori a investire in innovazione. Nuove misure regolatorie intrusive che rischiano di scoraggiare i necessari investimenti, come la separazione funzionale, devono essere evitati”, ha concluso il presidente Michael Bartholomew.