Bitstream: lettera aperta di AIIP. Timori che Telecom Italia prenda ancora tempo dopo la delibera Agcom

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Riportiamo di seguito la lettera aperta che AIIP ha indirizzato alle Istituzioni, ma anche ai consiglieri di Telecom Italia, alle associazioni consumatori e agli utenti, sulla spinosa questione del bitstream. Argomento molto dibattuto sul quale l’associazione dei providers è intervenuta più volte, anche con studi sulle best practices europee.

 

 

Al Presidente del Consiglio Prof. Romano Prodi

Al Ministro delle Comunicazioni -on. Paolo Gentiloni

Al Ministro per lo Sviluppo Economico – on. Pier Luigi Bersani

Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Antonio Di Pietro

Al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, On Enrico Letta

Ai Parlamentari e ai Senatori d’Italia

 

 

Al Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni- Prof Corrado Calabrò

Al Presidente dell’Autorità per le Garanzie della Concorrenza nel Mercato -Prof. Antonio Catricalà

Al Presidente e al Presidente onorario dell’Associazione Parlamentari amici delle Nuove Tecnologie – on. Grillini e sen. Cossiga

Ai Consiglieri di Amministrazione di Telecom Italia

Alle Associazioni dei consumatori

Al milione di utenti Internet Italiani che hanno autorizzato l’invio tramite posta elettronica di comunicazioni da parte dei soci AIIP (Associazione italiana internet provider)

 

 

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), in data 29 maggio 2007, ha pubblicato la Delibera n. 249/07/CONS che, in attuazione del nuovo quadro regolamentare europeo, disciplina i servizi a larga banda all’ingrosso (cd. bitstream) prevedendo l’obbligo di Telecom Italia di formulare una offerta disaggregata e orientata ai costi. Il provvedimento stabilisce i criteri che l’operatore dominante dovrà utilizzare per formulare i prezzi all’ingrosso, tra cui i) allineamento alle migliori pratiche europee in tema di prezzi dei servizi bitstream, ii) orientamento al costo sulla base della contabilità regolatoria iii) replicabilità delle offerte di banda larga al consumo di Telecom Italia. Quest’ultima, entro 15 giorni dalla Delibera, deve pubblicare la nuova offerta all’ingrosso conforme a tali criteri.

 

La corretta e tempestiva applicazione di questa Delibera porterà grandi vantaggi ai consumatori: miglioramento del rapporto prezzo/prestazioni delle offerte a larga banda esistenti, abbattimento del digital divide (grazie all’orientamento degli investimenti in nuove infrastrutture di accesso a larga banda nelle zone oggi prive di copertura, in luogo della duplicazione di reti già esistenti nelle zone “ricche”) e lancio in tutto il territorio Italiano della fornitura di servizi innovativi, ad esempio la televisione interattiva anche da parte degli operatori alternativi.

 

In difesa di questi obiettivi AIIP ha diffidato Telecom Italia a presentare un’offerta che ottemperi tempestivamente, e senza artificiosi indugi, alle disposizioni richiamate e sia allineata alle migliori condizioni applicate in Europa, evidenziando che ogni ritardo o incongrua applicazione pregiudicherebbe i concorrenti e i consumatori.

 

Le migliori pratiche europee sono state oggetto di un approfondito studio da parte di AIIP, i cui risultati sono allegati in calce.

 

AIIP, è seriamente preoccupata della possibilità che Telecom Italia, come già avvenuto, adotti una tattica dilatoria presentando un’offerta lontana dall’orientamento al costo e dalle migliori condizioni praticate in Europa, al solo fine di sfruttare i tempi richiesti da un intervento dell’Autorità per la modifica dell’offerta.

 

Studio AIIP sulle migliori pratiche europee bitstream

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