Finite le audizioni, il Ddl Gentiloni entra nel vivo dell’esame. Il Ministro, ‘Ampia disponibilità a discutere proposte emendative’ 

di Raffaella Natale |

Italia


Paolo Gentiloni

Riprende l’iter del Ddl Gentiloni in Commissioni Cultura e Trasporti della Camera, dopo il rallentamento dei lavori dovuto alla crisi di Governo.

Questa mattina, infatti, sono terminate le ultime audizioni dell’indagine conoscitiva iniziata a fine gennaio.

“…La prossima settimana ci sarà la discussione generale“, ha annunciato alla fine di un ufficio di presidenza congiunto il presidente della Trasporti, Michele Meta, assicurando che “…La settimana successiva entreremo nel vivo dell’esame del Ddl” con la presentazione e poi la discussione sugli emendamenti.

 

Non solo film, partite di calcio e spettacoli, ma anche accesso a informazioni e servizi pubblici per avvicinare i cittadini e le Imprese alla Pubblica amministrazione, dapprima sul digitale terrestre attraverso un ‘supertelevideo‘ interattivo e, nel prossimo futuro, sull’IPTV (Internet Protocol Television) con servizi sempre più efficienti ed efficaci. E’ questa l’applicazione della Tv digitale terrestre (TDT) illustrata da Livio Zoffoli, presidente del CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella PA) nell’audizione di questa mattina.

 

“…Anche i contenuti multimediali cambieranno, infatti, per passare da un’attuale prevalenza del broadcast da parte di pochi soggetti a una pluralità di fonti di informazione e intrattenimento per arrivare in un futuro non troppo lontano a una realtà dinamica e personalizzata, trasformando così internet stessa in una sorta di video on demand globale”. Secondo Zoffoli, “…per la IPTV si intravede una realtà in forte crescita che a breve-medio periodo costituirà un vero e proprio concorrente rispetto alla Tv tradizionale”.

Zoffoli inoltre, ha rilevato come “…la trasmissione di contenuti multimediali, a causa della particolare orografia italiana, sconta ancora il limite della diffusione della banda larga, settore in cui lasciare solo agli operatori di telecomunicazioni la risoluzione di questo aspetto potrebbe condurre a risultati non soddisfacenti, per la loro naturale tendenza ad investire prevalentemente laddove i ritorni economici sono più significativi”.

 

La soluzione, ha precisato, “…per porre rimedio a questo digital divide è l’utilizzo del WiMAX che offre, tra quelle disponibili, la miglior efficienza per quanto attiene l’utilizzo dello spettro radiofrequenziale”.

Infine il presidente ha posto come nodale per il CNIPA “…la possibilità di veicolare attraverso la televisione digitale terrestre o attraverso la IPTV i servizi di eGovernment oggi disponibili, o in via di sviluppo, per accelerare la trasformazione dello Stato verso una amministrazione, trasparente, veloce, più agile e meno costosa, in grado di dare un significativo impulso al recupero di competitività del Sistema Paese e, quindi, di meglio supportare la crescita economica dell’Italia”.

 

“…Il CNIPA che ha tra i propri compiti quello di promuovere lo sviluppo delle nuove tecnologie nelle PA e, di riflesso, in tutto il Paese, non poteva perdere questa occasione per avviare sul digitale terrestre, sin dal 2003, una serie di concrete esperienze e di assoluta avanguardia a livello comunitari“, ha detto ancora Zoffoli. Grazie a uno stanziamento di 7 milioni di euro, affidati al Centro, sono state già co-finanziate 29 Amministrazioni locali che, con il concorso di emittenti televisive e società di servizi informatici, hanno realizzato progetti per diffondere nel grande pubblico l’uso della televisione digitale.

Oltre la metà di questi progetti è già attiva da più di un anno: tra di essi il progetto su Borsa Lavoro del Comune di Milano; i servizi di assistenza sociale del Comune di Palermo; i servizi per la sanità pubblica della Regione Emilia Romagna.

 

Per assistere le amministrazioni pubbliche, locali e centrali, sulle applicazioni per la piattaforma digitale terreste, il CNIPA,  ha spiegato Zoffoli, ha costituito un Centro di competenza di alta specializzazione, con azioni di stimolo, guida, formazione e monitoraggio. Lo sviluppo di applicazioni tecnologiche sul digitale terrestre finalizzate alla distribuzione di informazioni e servizi di eGovernment, ha inoltre posto le aziende italiane nella condizione di sviluppare conoscenze e competenze specifiche che non hanno precedenti in Europa. In tal modo il tessuto italiano di Imprese del comparto, secondo il CNIPA, può già vantare una capacità e un’esperienza che non hanno paragoni tra gli altri competitor europei.

 

Zoffoli ha poi posto in evidenza la collaborazione in atto tra il CNIPA e Rai Utile, per trasmettere informazioni di interesse del cittadino, prelevate giornalmente dal Portale Nazionale Italia.gov.it e strutturate con modalità interattive e richiamabili con il telecomando seguendo un facile menu da una sorta di supertelevideo.

 

Apprezzamento per il Ddl Gentiloni nel suo complesso da parte di Aeranti-Corallo che però ha voluto sottolineare in audizione che “…il mercato della televisione in chiaro è caratterizzato dal cosiddetto duopolio Rai-Mediaset, con conseguente assenza di pluralismo e di concorrenza nel settore“. In questo contesto l’associazione, che rappresenta fra l’altro oltre 300 Tv locali distribuite su tutto il territorio nazionale, ha chiesto che il Ddl Gentiloni preveda “norme specifiche per il riequilibrio delle risorse a favore delle Tv locali”.

A margine dell’audizione, il coordinatore Marco Rossignoli, ha sottolineato che “…Aeranti-Corallo propone la riduzione degli affollamenti pubblicitari delle Tv nazionali private al 15%, con contestuale contenimento degli spazi pubblicitari della Concessionaria pubblica, la possibilità di trasmettere televendite solo da parte delle Tv locali, l’inserimento delle telepromozioni delle Tv locali nei limiti di affollamento giornaliero”.

“…E’ inoltre importante – ha aggiunto Rossignoli – che le indagini di ascolto adottino metodologie tali da rilevare la specificità delle Tv locali su base provinciale. Infine – ha concluso – è necessario che il disegno di legge individui soluzioni anche sul piano dell’utilizzazione delle risorse frequenziali affinché le Tv locali possano effettivamente competere nei nuovi scenari digitali”.

 

Subito dopo un’audizione in Senato sul cinema, il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha tenuto a sottolineare che il testo del Ddl, come gli altri che il Consiglio dei Ministri propone al Parlamento, “…non può essere considerato immutabile, ma certamente il Governo, con il sostegno della maggioranza, difende i pilastri della proposta”.

“…C’è un’ampia disponibilità – ha aggiunto – a discutere sia di proposte emendative che di proposte integrative”.

 

L’indagine conoscitiva che si è conclusa oggi alla Camera, secondo Gentiloni, “…non è stata inutile, perché ha messo in evidenza delle opinioni, delle posizioni e il punto di vista di diversi operatori del settore, di cui il Parlamento deve tener conto”.

Dopo la conclusione dell’indagine, ha detto Gentiloni, “…mi auguro un esame in Commissione approfondito, non affrettato, ma di merito e senza ostruzionismi, nell’interesse di tutti, e credo si possa concludere l’esame in poche settimane. Poi sarà la conferenza dei capigruppo a decidere quando portarla in Aula, ma certamente per il Governo è uno dei progetti e dei disegni di legge di un certo rilievo”.

Tra le modifiche sollecitate al testo nel corso dell’indagine conoscitiva, ha precisato il Ministro, c’è la richiesta di “…integrare il disegno di legge, che si occupa della transizione al digitale, su materie, penso ad esempio all’emittenza locale, su cui la proposta del Governo non interviene direttamente“. Tra i pilastri del testo che il Governo intende difendere c’è “certamente” il tetto del 45% agli affollamenti pubblicitari.

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