Banda larga: procedimento di infrazione accelerato contro la Germania per la ‘vacanza’ normativa concessa a Deutsche Telekom

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La Commissione ha deciso oggi di inviare alla Germania una lettera di costituzione in mora, dopo averla ripetutamente invitata a non adottare una legislazione che concede a Deutsche Telekom una “vacanza” normativa, nonostante la sua posizione dominante sul mercato della banda larga in Germania.

È prevista una procedura accelerata e la Germania avrà solo 15 giorni di tempo per rispondere. La Commissione intende deferire il caso alla Corte di giustizia europea quanto prima.

 

“Mi rammarico che la Germania abbia scelto di ignorare le preoccupazioni espresse dalla Commissione sulla nuova legge in materia di telecomunicazioni, nonostante i numerosi e chiari avvertimenti che le sono stati rivolti dalla Commissione stessa”, ha affermato il Commissario Viviane Reding. “Concedere una sorta di vacanza normativa agli operatori storici significa tentare di soffocare la concorrenza in un settore cruciale dell’economia e costituisce una violazione delle norme comunitarie in materia di telecomunicazioni in vigore dal 2002”.

 

Il nuovo procedimento di infrazione avviato oggi riguarda alcune modifiche della legislazione tedesca in materia di telecomunicazioni appena entrate in vigore. Tali modifiche, proposte dal governo tedesco nella primavera del 2006, avrebbero l’effetto di sottrarre alla concorrenza la rete per l’accesso veloce a internet di Deutsche Telekom AG, proprio come aveva chiesto l’operatore storico tedesco che è ancora parzialmente di proprietà pubblica. Questa “vacanza” normativa verrebbe concessa senza consultare né la Commissione, né le autorità di regolamentazione di altri Stati membri, come impone invece la legislazione comunitaria in materia di telecomunicazioni al fine di garantire la trasparenza e un migliore funzionamento del mercato interno.

 

Già nell’ottobre 2006, la Reding e il Commissario europeo per la Concorrenza Neelie Kroes in una lettera al ministro tedesco dell’Economia Michael Gros si erano dichiarate seriamente preoccupate per la proposta di legge e avevano annunciato l’avvio di un procedimento di infrazione qualora la legge non fosse stata allineata alla legislazione europea. La lettera è rimasta purtroppo senza esito.

 

A parere della Commissione la legge tedesca, nella forma in cui è stata adottata, indebolisce la posizione dei concorrenti di Deutsche Telekom e rende più difficile ai nuovi concorrenti l’accesso ai mercati tedeschi. La legge tenta inoltre di influenzare la decisione che l’autorità tedesca di regolamentazione responsabile delle comunicazioni elettroniche ( la “Bundesnetzagentur “) dovrà prendere in merito alla concessione ai concorrenti di Deutsche Telekom dell’accesso alla nuova rete VDSL, che l’operatore storico sta costruendo. La nuova legge, pertanto, interferisce con il potere discrezionale dell’autorità di definire ed analizzare i mercati in base alle norme comunitarie. Essa costituisce una risposta legislativa alla decisione della Bundesnetzagentur del settembre 2006 che intendeva affrontare il problema della posizione dominante di Deutsche Telekom sul mercato tedesco all’ingrosso della banda larga. La soluzione proposta il 21 luglio 2006 dalla Bundesnetzagentur e approvata dalla Commissione il 21 agosto 2006 è quella di imporre a Deutsche Telekom di aprire ai concorrenti le sue reti a banda.

 

In Germania Deutsche Telekom controlla l’accesso a 9.400 000 linee delle 12.900.000 esistenti. Per contro, la penetrazione della banda larga in Germania (16,36%) è significativamente più bassa rispetto agli Stati membri dell’UE leader in questo campo, come la Danimarca e i Paesi Bassi, che vantano una penetrazione della banda larga di quasi il 30%.

 

“La decisione della Germania di concedere una “vacanza” normativa a Deutsche Telekom provocherà inevitabilmente numerose controversie giuridiche a livello comunitario e nazionale”, ha affermato la Reding. “Si tratta del peggior segnale che si possa dare per gli investimenti in quanto, al momento, in Germania la certezza giuridica non è garantita né all’operatore storico né ai nuovi operatori. L’efficace attuazione delle norme comunitarie in materia di telecomunicazioni sarebbe stata evidentemente il modo migliore di promuovere sia la concorrenza che gli investimenti”.

 

Il procedimento di infrazione avviato oggi è il sesto procedimento in corso contro la Germania relativamente alle norme comunitarie in materia di telecomunicazioni.

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