Gestione dello spettro: disciplina regolamentare e scenari di mercato. Un workshop ITU e FUB per definire prospettive future

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Guido Salerno (FUB): 'L'Italia protagonista sui temi più complessi che caratterizzano il futuro delle reti di telecomunicazioni'.

Svizzera


Spettro radio

Autorità, imprese e massimi esperti mondiali in materia di Telecomunicazioni si riuniranno a Ginevra in occasione del workshop internazionale Market Mechanisms for Spectrum Management, in programma il 22 e 23 gennaio 2007 presso il quartier generale dell’ITU (International Telecommunication Union).
Focalizzato sulle reti di ultima generazione, sulla loro disciplina regolamentare e sullo sviluppo delle rispettive applicazioni commerciali, l’evento fornirà l’occasione per fare il punto sulla gestione dello spettro radio, identificando trend generali e individuando le più interessanti best practice riproducibili su scala globale. 

Il workshop è parte integrante del programma Shaping Tomorrow’s Networks, il progetto nato in seno al Memorandum of Understanding siglato fra ITU e Fondazione Ugo Bordoni, finalizzato ad approfondire lo studio delle possibili applicazioni delle reti di prossima generazione attraverso l’attenta disamina delle tecnologie di riferimento.

“Il Convegno sui meccanismi di mercato per la gestione dello spettro, che l’ITU sta organizzando a Ginevra con la  partnership della Fondazione Ugo Bordoni, sarà l’occasione per mettere a confronto le idee e le strategie che si stanno mettendo a punto in tutto il mondo su questo argomento“, ci ha dichiarato Guido Salerno, Direttore generale della FUB e membro dell’Advisory Board di Key4biz, “tenendo conto sia degli obiettivi di public choise, che mira alla  valorizzazione di questa risorsa scarsa, sia delle prospettive fondate sulle nuove tecnologie e sull’apertura di nuovi mercati”. 
“Si tratta del secondo Convegno che viene organizzato dall’ITU in partnership con la Bordoni, dopo quello tenuto lo scorso anno sull’Ubiquity Network”
, ha sottolineato Salerno, “e testimonia la capacità dell’Italia di essere attiva protagonista sui temi più complessi che caratterizzano il futuro delle reti di telecomunicazioni”.

In linea con gli obiettivi previsti dall’Agenda di Tunisi – definita nel corso del Summit Mondiale sulla Società dell’ Informazione (WSIS) dello scorso novembre – il workshop ITU (Strategy and Policy Unit e Radiocommunication Sector)/FUB sarà un importante momento di incontro per discutere delle possibili strategie da adottare per lo sviluppa, entro il 2015, di infrastrutture Ict ubique, in grado, cioè, di trasportare servizi disponibili anytime anywhere, fruibili per qualunque utente su qualunque terminale.  

Più in particolare, il workshop Market Mechanisms for Spectrum Management analizzerà l’attuale scenario tecnologico e regolamentare in materia di nuove reti tlc, focalizzandosi sulla gestione delle frequenze radio e sulle azioni necessarie per assicurare a tutti i Paesi un accesso razionale, efficiente, economico ed equo allo spettro di frequenza, nell’ottica di una piena convergenza tra reti.

Nel corso della due giorni di Ginevra saranno messe in luce le potenziali dinamiche di mercato determinate dai diversi possibili meccanismi di allocazione primaria dello spettro (come ad esempio quello dell’asta) e della successiva commercializzazione.
Nello specifico, il workshop analizzerà gli ultimi trend nazionali riscontrati in ciascuno dei Paesi membri dell’ITU, con particolare attenzione alla richiesta crescente di spettro. 

Obiettivo di fondo, esaminare le sfide future ed  individuare best practice e strategie sostenibili ed efficaci che garantiscano un pieno l’accesso allo spettro radio. Di fatto, se risulta evidente la necessità di apportare delle modifiche nella tradizionale gestione delle frequenze, per garantire efficienza di spettro ma anche equità di allocazione, è altresì chiaro che le soluzioni alternative possono essere molteplici, soprattutto se consideriamo le diverse peculiarità di ogni singolo marketplace. 

Lo spettro può essere considerato come una proprietà, da acquistare e vendere? Oppure è da considerarsi come un bene pubblico che può essere semplicemente affidato in gestione per determinati scopi e finalità? Il workshop si propone di rispondere a questi e a molti altri interrogativi, attraverso un dibattito serrato fra regolatori, esponenti d’industria ed esperti di settore attraverso la presentazione e l’analisi di working paper, casi studio, best practice e valutazioni tecnico-normative. 

Ad aprire i lavori della due giorni di Ginevra, Valery Timofeev, Direttore del Radiocommunication Bureau dell’ITU, Guido Salerno, Direttore generale FUB e membro Advisory Board di Key4biz, William Lehr, Ricercatore associato presso il CTPID (Center for Technology, Policy and Industrial Development) del MIT (Massachusetts Institute of Technology).

Regolatori, analisti, esperti di settore ed esponenti d’impresa si confronteranno poi sull’applicabilità e sull’impatto di mercato delle possibili nuove strategie di gestione dello spettro radio. 

Tra gli interventi previsti, ricordiamo quello di Giovanni Santella, Servizio per le Tecnologie dell’Agcom, Francesco Troisi, Direttore della Pianificazione e Gestione delle Frequenze presso il Ministero delle Comunicazioni, Mario Frullone, Direttore Ricerche FUB, Roberto Ercole, Spectrum Projects Manager della GSM Association,  Philippe Laine, Network Strategy Manager e CTO di Alcatel, Ron Resnick, Presidente del WiMAX Forum e Direttore della Divisione Marketing e Broadband Wireless di Intel, Richard Feasey, Public Policy Director di Vodafone.

E poi ancora, Phil Laven, Direttore del Technical Department dell’EBU (European Broadcasting Union), Cristina Bueti, Project Officer e Marco Obiso, Programme Manager presso l’ITU ( Strategy and Policy Unit, International Telecommunication Union), Tim Kelly, Responsabile della Strategy and Policy Unit dell’ITU, Wolfgang Kopf, Executive Vice President Public & Regulatory Affairs, T-Mobile e Frédéric Pujol, di IDATE.