Scenari tlc: Sawiris porterà Wind in borsa. All’orizzonte anche la fusione con H3G?

di Alessandra Talarico |

Italia


Naguib Sawiris

Si avvicina l’autunno – e per le tlc sarà quanto mai caldo – ed ecco che si torna a parlare di IPO.

 

Le quotazioni più attese sono quelle di Wind – sì, avete letto bene, Wind e non Weather Investments – e H3G, più volte ventilate ma finora congelate in attesa delle propizie condizioni di mercato, mentre c’è anche chi parla di una probabile fusione tra le due società, in un momento in cui è di grande attualità la questione della mano ‘straniera’ nelle tlc italiane.

 

Pare infatti che ci sia proprio una questione di natura politica dietro il cambio di strategia di Naguib Sawiris, il tycoon egiziano patron di Weather Investments, il fondo che lo scorso anno ha acquisito l’operatore italiano Wind per un montante di 12,2 miliardi di euro.

 

Finora, infatti, si è sempre parlato della quotazione del fondo Weather, non della società tlc, ma a quanto pare il caso Telecom ha dato sentore che la quotazione di un fondo straniero non sarebbe accolta con troppo calore sul mercato italiano, e così Sawiris e i suoi advisor – Deutsche Bank, Sanpaolo, Citigroup e Credit Suisse – starebbero prendendo in considerazione la strada della quotazione in Borsa di Wind, all’inizio del 2007.

 

La cessione del gruppo tlc italiano al fondo Weather Investments, guidato da Sawiris si è conclusa ad agosto 2005. La roadmap allora resa nota dal tycoon, prevedeva la riorganizzazione della società, in termini di efficienza e di taglio dei costi, con l’obiettivo di superare entro l’anno i 3 miliardi di Margine operativo lordo.

 

Dopo questa prima fase, spiegava Sawiris, si sarebbe passati alla fusione con Orascom e alla quotazione in Borsa della nuova società, progetto che era alla base delle strategie di Enel e che avrebbe dovuto concretizzarsi entro il 2006.

 

A questo punto pare però certo che l’Ipo di Weather non avverrà entro i termini e nei modi stabiliti.

 

Per quanto riguarda invece H3G, la quotazione – attesa per la fine del 2005, rimandata al primo trimestre di quest’anno per poi essere di nuovo congelata per la divergenza tra la valutazione del mercato e quella attesa dall’azionista – è ancora in stand-by, mentre secondo alcuni analisti si profila all’orizzonte una fusione proprio con Wind, partner sempre più appetibile sia per la sua posizione sul mercato (Wind è l’unico operatore che al momento compete con Telecom Italia sia sul fisso che sul mobile) sia per le scelte del gruppo in fatto di politica dei costi che hanno permesso al gruppo di migliorare la profittabilità.

 

L’ipotesi di avvicinamento tra i due gruppi è stata più volte smentita, ma trova un altro appiglio nel fatto che alla fine dello scorso anno Orascom – uno dei principali operatori di telefonia mobile in Africa, Medioriente e Asia, controllato da Weather – ha acquistato per 1,3 miliardi di dollari, il 19,3% di Hutchison Telecom International, la holding che raggruppa le attività di tlc fisse e mobili del gruppo.

 

Non resta dunque che attendere per nuovi capitoli della serie “Ipo o non Ipo”, prossimamente sugli schermi sempre più infuocati delle tlc italiane.

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