IBC 2006: luci puntate sulle soluzioni Alcatel per IPTV e TV mobile su standard ibrido

di Raffaella Natale |

Shaping the Future of Broadcast TV

Olanda


Alcatel - sede

Alcatel grande protagonista dell’IBC (International Broadcasting Convention) di Amsterdam (8-12 settembre 2006), dedicata al mondo del video e del broadcasting.

La società francese fornisce soluzioni di comunicazione che permettono a telco, Isp e aziende di offrire applicazioni IPTV, Mobile TV, Mobile video streaming ai propri clienti e collaboratori.

Fortemente presente nel campo delle reti a banda larga fisse e mobili, nelle applicazioni e nei servizi, Alcatel aiuta i suoi clienti e i suoi partner a mettere l’utente al centro di un mondo broadband. Con vendite per 13,1 miliardi di euro e 58.000 dipendenti nel 2005, Alcatel è presente in oltre 130 Paesi.

 

La televisione sta cambiando. Ma soprattutto  sta cambiando il modo di fruire i contenuti televisivi: il consumatore non è più prigioniero di schemi rigidi e grazie alle nuove soluzioni, può guardare i programmi che desidera anywhere e anytime.

Sicuramente il successo di queste offerte e il decollo delle reti mobili broadband hanno aperto il mercato dei contenuti digitali alle grandi telco, e soprattutto all’ingresso di new entrant, avviando una nuova era per l’innovazione tecnologica. Mobile Tv, Multimedia Streaming e IPTV hanno rivoluzionato il modo di fare e godere la televisione, affrancando i telespettatori dal ruolo passivo fino a oggi avuto.

 

Gli analisti prevedono una forte crescita dell’IPTV sui mercati mondiali – iSuppi stima 63-85 milioni di utenti per il 2010-2011 – e sono tante le società che hanno deciso di raccogliere questa sfida e investire fortemente in questo settore.

 

I fornitori di servizi via cavo hanno attaccato il mercato residenziale, aggiungendo servizi voce alle offerte HSIA. Davanti alla resistenza degli operatori del cavo e all’avanzata delle tecnologie disgregative, come il VoIP, le telcos dovranno rispondere rapidamente lanciando servizi IPTV, se non vogliono perdere le opportunità del mercato video.

 

Alcatel è da sempre in prima linea nella ricerca e nell’innovazione, basta fare solo qualche numero per capirne la portata: 1.500.000.000 euro investiti nella ricerca nel 2005 (pari all’11,5% del fatturato); 10.000 brevetti riconosciuti; 16.000 ricercatori (su circa 58.000 dipendenti); oltre 300 esperti che lavorano stabilmente negli enti di regolamentazione / standardizzazione; 6 Alcatel Innovation & Research Centre, in Europa, Nord America e Cina; oltre 50 università e istituti di ricerca con cui sono in corso collaborazioni; 12 università e istituti di ricerca europei, nordamericani e australiani, membri selezionati dell’Alcatel Partnership Program; 21 centri di ricerca e sviluppo; decine e decine di laboratori sparsi nel mondo. Il gruppo fa ricerca su reti, servizi e applicazioni, in ambito radio e ottico, in modo diretto – attraverso proprie strutture e laboratori – o in collaborazione con partner, clienti, fornitori e con una rete internazionale di collaborazioni con università e istituti di ricerca.

 

Sono grosse cifre che ci forniscono un quadro d’insieme dal quale viene fuori quanto questa società sia attenta alle nuove tecnologie e all’avanguardia.

Grande spazio anche per le applicazioni e servizi IP e Mobile TV. Come spiega Alcatel, “la nuova televisione è sempre più interattiva e su misura. Può avere propri contenuti da condividere nella propria community (MyOwnTV), per poter chattare e mandare icone e fotografie ai propri amici (AmigoTV) o per interagire con la TV e partecipare alle trasmissioni preferite, a quiz e interviste (Participation TV)”.

Anche sul cellulare, con la Tv mobile in S-band, che utilizza le frequenze satellitari su protocollo DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld).

 

L’impegno di Alcatel è quello di andare verso una Tv sempre più personalizzata, personale e comunicativa. Si parla quindi dell’IPTV che si integra alla piattaforma software IPTV Edition di Microsoft TV.

 

L’accordo tra queste due grandi società, che contribuiscono ognuna con il proprio know-how a dare un’accelerata al mercato dei servizi IPTV, migliora le prestazioni del sistema e la scalabilità delle architetture per i fornitori di servizi tlc.

L’intesa si basa sulla leadership di Alcatel nella banda larga, nel networking su IP, nello sviluppo e integrazione di soluzioni multimediali e video end-to-end e sulla leadership di Microsoft nelle soluzioni software per Tv, nonché sull’esperienza nei dispositivi personali di intrattenimento.

 

Grande è l’impegno dell’azienda francese anche nella Tv mobile interattiva. Si sa che questo servizio rappresenterà la killer application delle comunicazioni a banda larga. Alcatel, che sostiene la tecnologia ibrida DVB-H in S-band, presenta un’innovazione che consente, ancora una volta, di rendere interattivi i contenuti trasmessi in analogico. 

Il terminale utilizzato è dotato di un chip DVB-H di Dibcom, di un lettore Mpeg4 specifico sviluppato dall’ENST (Ecole nationale supérieure de Télécommunications).

Il contenuto interattivo è veicolato dalla rete 3G ed è incapsulato nel flusso DVB-H che usa la via hertziana e/o satellitare. Bisognerà però aspettare almeno due anni per vedere questo tipo di servizio sui nostri cellulari.

 

La Tv mobile viaggia già sulle reti 3G, cosa che potrebbe creare dei problemi di sovraffollamento quando saranno sviluppate tutte le offerte: con diversi milioni di clienti, le reti potrebbero in effetti essere rapidamente sature.

 

Il DVB-H sembrava la soluzione pronta a sistemare ogni cosa ma, per alcuni, si tratta di una tecnologia che presenta dei limiti legati agli alti costi, ma anche alla qualità, che diventa scarsa quando ci si trova all’interno degli edifici.

 

L’idea, alla base del progetto “Tv mobile senza limite” di Alcatel, è quindi quella di adattare il DVB-H alle frequenze satellitari in S-band (2,17 – 2,22 GHz), per evitare il problema del sovraffollamento nella banda televisiva UHF che molti carrier europei pensano di usare nella Tv mobile. La banda UHF oltretutto è adiacente alla banda S satellitare.

L’obiettivo è di fornire la possibilità di ricevere programmi Tv sui terminali mobili attraverso un sistema di trasmissione ibrido satellitare e terrestre, che dovrebbe prevedere anche la definizione di uno standard ad hoc.

 

Eutelsat ha intanto lanciato in orbita il satellite W2A, che consentirà servizi di Tv mobile su infrastruttura ibrida. La società di Giuliano Berretta ha scelto Alcatel Alenia Space, per la progettazione, costruzione, montaggio, collaudo e consegna a terra del satellite W2A.

Il carico utile all’avanguardia in banda S a 2,2 GHz sul W2A consentirebbe, per la prima volta, di fornire servizi di diffusione di multimedia mobile (TV mobile, radio digitale…) direttamente sul terminale dell’utente nei mercati chiave dell’Europa occidentale. Esso darebbe quindi inizio alla costruzione di una infrastruttura ibrida che copre l’Europa, che combina reti satellitari e terrestri e che fornisce sia una copertura totale che una penetrazione dentro casa dei servizi di Tv mobile.

 

Alcatel ha anche potenziato la sua Triple Play Service Delivery Architecture (TPSDA), ovvero l’architettura per la distribuzione contemporanea di servizi voce, dati e video, capace di accelerare il passaggio a reti IP necessario al miglioramento della fruizione dei servizi a banda larga.

 

Grazie a questi miglioramenti, Alcatel rafforza la sua posizione come partner nella trasformazione delle reti, portando sul mercato un portafoglio triple play senza pari (come si evince anche dal White Paper di Alcatel sulle soluzioni Triple Play) che spazia dall’IP, all’accesso, trasporto, politiche di registrazione, prodotti di gestione end-to-end, service integration e un ricco ecosistema di partner di punta.

 

11 settembre 2001 – 11 settembre 2006

 

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