Cinema: anche Disney sposa il Web ed entra in CinemaNow

di Raffaella Natale |

Mondo


CinemaNow

Le grandi major del cinema si stanno pian piano votando a Internet, cercando di contrastare il nemico numero uno, la pirateria, sullo stesso campo di battaglia.

Il downloading di film dalla Rete è sempre più diffuso e il Web comincia a diventare un vero e proprio canale di distribuzione.

Walt Disney è stata l’ultima in ordine di tempo tra le case cinematografiche di Hollywood ad avvicinarsi al Web e sposare CinemaNow, un megastore online di film.

 

CinemaNow, che ha sede a Santa Monica in California, ha detto che la divisione home video della Disney,  la Buena Vista Home Entertainment, offrirà i film in modalità download-to-own per pc e lettori portatili a partire dalla stesso giorno in cui i titoli saranno disponibili in Dvd.

I clienti del nuovo servizio potranno semplicemente guardare il film pagando il servizio o scaricare legalmente una copia dei film e registrali su un Dvd con l’aiuto della tecnologia fornita da CinemaNow. I film potranno, quindi, essere trasferiti al massimo in tre tecnologie, compresi pc e lettori portatili. Questo è stato un fattore chiave per i film Disney, realizzati spesso per le famiglie.

 

Con questa mossa CinemaNow sfida Movielink, altro grande portale per l’acquisto online dei film. La mossa di Disney segue di poche settimane l’annuncio dei suoi concorrenti che ad aprile avevano annunciato di offrire i propri film attraverso Movielink, una jointventure di proprietà di cinque rivali della Disney e competitore chiave di CinemaNow.

 

Bruce Eisen, presidente di CinemaNow, ha commentato: “Quello che è importante è che la Disney ha scelto noi per le sue prime vendite elettroniche” in Rete. Aggiungendo, “Lo consideriamo una vera dichiarazione di fiducia”.

 

A partire dal 6 giugno con la vendita del Dvd del film sul basket “Glory Road”, Disney inizierà a offrire i nuovi film e quelli di catalogo, come “The Insider” attraverso CinemaNow.

 

L’operazione è di grande importanza non solo perché consente di sfruttare Internet per la distribuzione, ma soprattutto perché va nella direzione della convergenza tra schermi televisivi e pc.

Rappresenta un’importante svolta sul mercato cinematografico, e un’apertura delle major a possibilità prima escluse per timore di incentivare la pirateria, che ogni hanno determina 3,5 miliardi di dollari di mancati guadagni.

 

Il largo uso di Internet e soprattutto il successo degli store digitali di musica, ha spinto gli studios a riconsiderare le proprie posizioni.

 

Del resto i numeri parlano chiaro e da quando è possibile trovare in Rete musica da acquistare legalmente, la pirateria sta progressivamente riducendosi, mentre il mercato discografico sta recuperando terreno.

 

Resta però ancora il problema dei prezzi: i nuovi film costeranno tra i 20 e 30 dollari, lo stesso prezzo dei Dvd, quest’ultimi però sono venduti poi a prezzi scontati dalle grandi catene, circa 18 dollari ma a volte anche sotto i 15 dollari, mentre il prezzo dei film via Internet resterà lo stesso.

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