Banda larga: il Consiglio di Stato conferma il giudizio su Telecom Italia, ma riduce la multa a 115 mln di euro

di Alessandra Talarico |

Italia


Banda larga

“Una vittoria per i consumatori”. Così il Codacons commenta la decisione del Consiglio di Stato di comminare a Telecom Italia una multa di 115 milioni di euro per abuso di posizione dominante sui mercati dei servizi di telecomunicazioni su rete fissa all’utenza affari.

In realtà, la multa a Telecom Italia era stata comminata dall’Agcm per abuso di posizione dominante a danno di concorrenti e consumatori tra il 2001 e il 2003, in seguito alle segnalazioni di aziende concorrenti – tra le quali Albacom, Tiscali, Wind e Fastweb – secondo cui le offerte di Telecom erano generalmente più basse rispetto al costo dell’affitto dell’ultimo miglio imposto dall’incumbent.

Condotta che impediva di fatto alla concorrenza di praticare offerte competitive nel settore business e imponeva condizioni contrattuali vincolanti per buona parte dell’utenza, e che costò alla società una multa di 152 milioni di euro, annullata però lo scorso 11 marzo dal Tar del Lazio, che ne aveva accolto ‘in parte’ il ricorso, ritenendo “non rinvenibile l’intento chiaramente volto all’illecito, che costituisce l’indispensabile presupposto soggettivo della sanzione” e “sproporzionata” la multa di 152 milioni di euro.

 

“Il Consiglio di Stato – si legge nel dispositivo – in sede giurisdizionale accoglie in parte l’appello principale dell’Agcm, l’appello principale di Albacom, Colt Telecom e Tiscali, nonché gli appelli incidentali di Wind e Fastweb’ e respinge l’appello incidentale di Telecom Italia”.

“Quindi – prosegue il dispositivo – quantifica le sanzioni pecuniarie nei confronti di Telecom Italia in complessivi 115 milioni di euro”.

 

La sanzione pecuniaria è stata dunque ridotta, ma il Consiglio ha riconosciuto la condotta abusiva dell’operatore sui mercati dei servizi di telecomunicazione su rete fissa all’utenza affari.

 

Esultanti le reazioni delle associazioni dei consumatori e dei provider.

Per Fulvio Sarzana di Sant’Ippolito, rappresentante legale di Assoprovider, “la sentenza del Consiglio di Stato che conferma, riducendola, la multa a Telecom Italia, statuisce senza ombra di dubbio che in questi ultimi anni il mercato delle tlc è stato influenzato da una posizione di monopolio che ha impedito il libero sviluppo del mercato”.

 

“Con comportamenti che avevano privato la concorrenza della possibilità di fare mercato – sostiene Sarzana – Telecom si era aggiudicata una gara per la fornitura di servizi alla pubblica amministrazione nel 2002″ . Da ora in poi tutti gli operatori “avranno la possibilità di partecipare a gare pubbliche di servizi di telecomunicazioni, dato che i vincoli economici derivanti dalle offerte di Telecom non ci sono più”.

 

“Gli utenti non ne possono più delle prevaricazioni di Telecom, di condizioni vincolanti e di tariffe eccessivamente elevate – ha dichiarato il Codacons in una nota – Auspichiamo che adesso questi 115 milioni di euro vengano restituiti agli utenti così come prevede la norma secondo cui le multe inflitte dall’Antitrust devono essere utilizzare in favore dei consumatori”.