Wimax: la Francia prossima all’assegnazione delle licenze, 45 i candidati

di Alessandra Talarico |

Francia


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Si avvicina l’assegnazione delle licenze WiMax in Francia. I candidati a riceverne una, ha reso noto l’autorità di regolazione per le tlc, sono 45, su 175 iniziali.

 

Considerato come il fratello maggiore del Wi-Fi, già integrato in molti Pc, il WiMax è una tecnologia senza fili ad alta velocità per le lunghe distanze che lavora sulla frequenza del 3.5 GHz.

Il suo segnale viene diffuso su frequenze licenziate e quindi protette da interferenze.

 

La consegna delle candidature è il primo passo in vista delle offerte definitive, attese per il prossimo 1° febbraio.

 

Tra i candidati, sia operatori di telecomunicazione che collettività territoriali che vogliono disporre di una licenza per la propria regione.

 

Otto società, fa sapere l’Arcep, hanno presentato domanda in più di 18 regioni. A livello nazionale o quasi, troviamo SFR, Bolloré, Neuf Télécom, France Télécom, Orascom Télécom e l’operatore Wimax americano Clearwire.

 

Grandi operatori nazionali come Tele2 o Club Internet hanno rinunciato alla candidatura, altri ancora hanno presentato domanda in zone molto limitate.

 

I richiedenti dovranno comunque depositare un nuovo dossier a febbraio, in base al quale l’Arcep determinerà i vincitori in base a tre criteri: la copertura, la capacità del progetto di generare concorrenza e il montante finanziario del progetto.

 

Quest’ultimo punto ha generato le proteste delle collettività territoriali che si ritengono svantaggiate rispetto ai grandi gruppi privati.

A questa argomentazione l’Arcep ha risposto che, dal momento che le collettività hanno acquisito per via legislativa il diritto a diventare operatori telecom, esse devono allora essere trattate come tali.

 

Per rassicurarle, tuttavia, l’Autorità ha fatto sapere che sul giudizio finale peseranno molto i criteri di copertura territoriale.

 

In effetti, il Wimax, era stato inizialmente concepito proprio per soddisfare le esigenze di connettività delle piccole comunità non raggiunte da Internet banda larga, ma poco a poco l’obiettivo finale sembra essere dirottato, soprattutto perché le licenze permettono anche utilizzi mobili, anche se l’Arcep ha al momento bloccato questa opzione.

 

Per quanto riguarda l’Italia, il Ministero delle Comunicazioni ha richiesto una progressiva liberazione delle frequenze, mentre le sperimentazioni nelle aree del territorio rese già disponibili dal Ministero della Difesa si concluderanno il prossimo 30 giugno: Fastweb, Siemens e Rai Way stanno conducendo dei test in Val d’Aosta, Alcatel nel comune di Arezzo, Marconi in Piemonte e Sicilia, menttre Ericsson ha lanciato l’iniziativa Wimax Open Trial, per valutare caratteristiche e applicabilità delle soluzioni Wimax.

Le risultanze della sperimentazione saranno elemento base per il passaggio alla fase successiva di regolamentazione.