Banda larga: Fastweb, Siemens e Rai Way sperimentano il WiMax in Val d’Aosta

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Fastweb – il secondo operatore italiano di servizi di telecomunicazione su rete fissa – ha lanciato il primo collegamento a banda larga WiMax realizzato in Val d’Ayas in collaborazione con Siemens e Rai Way e promosso dalla Fondazione Ugo Bordoni e dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta.

 

L’iniziativa è nata nell’ambito delle attività per la sperimentazione WiMax coordinate a livello nazionale dalla FUB per testare l’affidabilità della tecnologia che potrebbe contribuire a ridurre realmente (indipendentemente dalla latitudine) il digital divide in Italia e a portare connettività a banda larga nelle zone meno densamente popolate o più difficilmente accessibili.

 

Accanto al Presidente di Fastweb, Silvio Scaglia, e al Responsabile delle tecnologie della società, Guido Garrone, sono intervenuti alla presentazione del collegamento, oltre al Ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi, esponenti dell’amministrazione e delle istituzioni locali: il sindaco di Ayas-Champoluc, Maurizio Vuillermet; il Presidente della Giunta Regionale della Val d’Aosta, Luciano Caveri; l’assessore regionale al Turismo, Ennio Pastoret, e l’assessore regionale alle Finanze con delega all’Innovazione, Aurelio Marguerettaz. Hanno partecipato, inoltre, il Direttore Generale della FUB emembro dell’Advisory Board di Key4biz Guido Salerno, e i rappresentanti di Siemens e Rai Way, Luigi De Vecchis e Stefano Ciccotti, che hanno contribuito al successo della sperimentazione avviata nell’autunno 2005.

 

“La tecnologia WiMax – ha commentato il ministro Landolfi – consentirà di risolvere soprattutto nelle zone meno accessibili il problema dell’ accesso alla larga banda, l’accesso ad Internet”.

La sperimentazione in Val D’Aosta, una regione orograficamente molto complessa, permetterà di testare la tecnologia WiMax in modo completo e rappresenta, ha aggiunto Landolfi, un’ulteriore opportunità “per ridurre ancora di più il divario tecnologico all’interno delle aree dello stesso Paese”.

 

Landolfi ha però sottolineato l’urgenza di risolvere il problema delle frequenze con il ministero della Difesa (le frequenze WiMax sono riservate agli usi militari). “Ci sono delle soluzioni allo studio – ha detto il ministro – e il Governo intende operare perché questa tecnologia possa essere diffusa su tutto il territorio nazionale”. Per il ministro, infatti, “la tecnologia WiMax, può togliere tanti piccoli Comuni dall’ isolamento”.

 

Per poter realizzare le attività WiMax in Val d’Ayas, Fastweb ha reso disponibile la propria rete IP di nuova generazione su fibra ottica. A questa, attraverso la creazione di collegamenti in ponte radio appoggiati ai siti messi a disposizione da Rai Way, è stata collegata la stazione base WiMax installata da Siemens a Champoluc/Ayas Crest a 1900mt di quota; questa stazione “illumina” con un accesso wireless il comprensorio della valle fino alle località di Frachey e Antagnod.

La tecnologia può consentire, in una prospettiva di commercializzazione, l’offerta di servizi multimediali, quali l’accesso a Internet a banda larga e i servizi di telefonia VoIP (Voice Over Internet protocol). In questa prima fase le realtà pubbliche sono i destinatari privilegiati della sperimentazione sul campo dei servizi. In particolare, i primi fruitori dei servizi a banda larga su WiMax in Val d’Ayas saranno gli enti pubblici coinvolti e alcune realtà turistiche locali.

 

“In questo momento storico si guarda alla possibile realizzazione della banda larga come Servizio Universale: Fastweb ha voluto rispondere con tempestività all’invito rivolto agli operatori, a inizio anno, dalla Fondazione Bordoni contando, tra l’altro, sulla collaborazione di Siemens, uno dei principali fornitori del settore, e di Rai Way”, ha affermato Silvio Scaglia.

“Siamo tuttavia ancora in fase sperimentale in attesa che gli organi competenti deliberino in merito all’assegnazione delle frequenze attualmente occupate dal ministero della Difesa. L’auspicio è che queste vengano assegnate ad operatori che contribuiscano fattivamente a dare copertura a tutta la popolazione”.

 

“La sperimentazione in corso in Val d’Aosta” ha affermato Guido Salerno, Direttore Generale della Fondazione Ugo Bordoni, “è la prova che nel nostro Paese è possibile fare ricerca ed innovazione con il pieno appoggio delle autorità regionali per sviluppare strutture innovative di rete e soluzioni all’avanguardia a beneficio dei cittadini. La partecipazione, aperta a tutti, su test così impegnativi, in considerazione della peculiare orografia e morfologia di questa regione, costituisce la premessa per ricadute positive, in primo luogo, sulla diffusione a tutti i cittadini dei benefici della Società dell’Informazione, ma anche di carattere industriale”.

 

“Siamo particolarmente soddisfatti di essere i primi ad avviare e presentare sperimentazioni della tecnologia WiMax in Italia”, ha commentato Luigi De Vecchis, Consigliere Delegato di Siemens S.p.A. per l’area Telecomunicazioni. “Pur trattandosi di una sperimentazione – ha sottolineato De Vecchis – è estremamente importante sottolineare come le infrastrutture utilizzate per i test in Val d’Aosta siano pienamente integrate nella rete nazionale di Fastweb, uno degli operatori più innovativi su rete fissa.”  (a.t.)