Ipo o non Ipo? Hutchison Whampoa rimanda, Sawiris congela Wind e quota Weather Investments

di Alessandra Talarico |

Italia


Borsa

Ipo o non Ipo? Questo sembra essere il dilemma degli operatori mobili italiani Wind e H3G, che tra rinvii e smentite tengono gli investitori sulla corda dell’attesa.

 

Giovedì, il conglomerato Hutchison Whampoa ha confermato il probabile rinvio della quotazione della filiale italiana H3G, prevista per la fine dell’anno.

Nei giorni precedenti, diversi rumors parlavano di un aumento di capitale per sostenere l’Ipo, che da 3 miliardi si era poi ridotto a poco più di uno, mentre il gruppo assicurava che la quotazione sui listini milanesi sarebbe avvenuta “entro due mesi” se le condizioni di mercato l’avessero consentito.

 

Il gruppo aveva presentato la richiesta di ammissione in Borsa della controllata italiana il 20 settembre e aveva fissato il termine del 22 novembre, per dare modo alle autorità di vagliare il dossier e rispondere entro due mesi.

Ma le procedure burocratiche e procedurali sembrano essersi rivelate più complicate del previsto: secondo indiscrezioni di stampa, le difficoltà maggiori sarebbero legate a un braccio di ferro tra la società e alcune banche del consorzio di collocamento, accreditate come Lehman Brothers, Jp Morgan e Merrill Lynch.

La quotazione di 3 si configura infatti come uno spin-off e richiede l’approvazione di almeno il 50% del capitale.

 

Novità anche in casa Wind: il tycoon egiziano Naguib Sawiris – patron dell’operatore Orascom – ha infatti reso noto che non ci sarà nessuna fusione tra le due società e ha confermato la volontà di quotare Weather Investments (il tramite utilizzato per acquisire Wind) in Europa entro la fine del 2006.

 

La fusione, ha spiegato Sawiris, non avverrà perché “le sinergie possono essere create senza dover fondere le due società”.

Sawiris ha inoltre aggiunto che Wind ha già risparmiato 350 milioni di euro negli ultimi tre mesi realizzando economie sulle spese e promette di realizzare ulteriori risparmi.

 

La cessione del gruppo tlc italiano al fondo Weather Investments, guidato da Sawiris si è conclusa ad agosto per un montante di 12.1 miliardi di euro. la roadmap allora resa nota dal tycoon, prevedeva la riorganizzazione della società, in termini di efficienza e di taglio dei costi, con l’obiettivo di superare entro l’anno i 3 miliardi di Margine operativo lordo.

 

Dopo questa prima fase, spiegava Sawiris, si sarebbe passati alla fusione con Orascom e alla quotazione in Borsa della nuova società, progetto che era alla base delle strategie di Enel e che avrebbe dovuto concretizzarsi entro il 2006.

 

Intanto si stanno definendo le condizioni dell’emissione del bond per 1,25 miliardi di euro: due tranche con rendimento compreso tra il 9,75% e il 10,75 per cento.