TDT: Italia e Francia siglano un Memorandum d’Intesa. Schede prepagate e interattività i modelli italiani da esportare

di Raffaella Natale |

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Continua in modo forte la collaborazione tra l’Italia e la Francia nello sviluppo della Tv digitale terrestre (TDT). Una collaborazione avviata da Maurizio Gasparri e ripresa dal nuovo Ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi, che proprio ieri ha firmato a Parigi, con il Ministro francese all’Industria François Loos, un Memorandum d’accordo per quanto riguarda il passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione radiotelevisiva.

A poche ore di distanza dalla Risoluzione del Parlamento europeo, che sollecita un rapido abbandono del segnale analogico, i due Paesi hanno deciso di siglare un accordo che consentirà di rafforzare e sviluppare la collaborazione nel passaggio al digitale terrestre e beneficiare delle esperienze reciproche nel settore economico, industriale e tecnico-scientifico.

 

Nel nostro Paese la TDT è stata lanciata due anni fa, mentre la Francia è da poco arrivata su questo mercato, per l’esattezza i primi canali in digitale terrestre sono partiti il 31 marzo scorso e adesso sono ben 18 le reti in chiaro. Secondo le previsioni, entro la fine dell’anno dovrebbero essere venduti più di 1 milione di decoder sul mercato francese. La TDT arriva a coprire il 50% del territorio e l’obiettivo del governo di Dominique de Villepin è di arrivare all’85% dei francesi per la primavera del 2007.

 

L’Italia ha già da tempo avviato lo switch-over, sottolineando l’importanza dei contributi della televisione interattiva, e oggi concretizza la propria esperienza con un piano che prevede l’anticipazione, al 31 gennaio 2006, dello spegnimento definitivo del segnale analogico per i capoluoghi di Val D’Aosta e Sardegna. Al 31 luglio lo switch-off dovrebbe riguardare l’intero territorio delle due regioni e per quella data la Sardegna e la Val d’Aosta diventeranno all digital. Poi partiranno la sperimentazioni in altre 4 regioni ancora da definire.

 

Il Governo Italiano ha sostenuto la transizione dall’analogico al digitale con misure di incentivazione del sistema produttivo ma anche degli utenti. Ad ogni famiglia in regola con il canone Rai è stato riconosciuto un contributo per l’acquisto di un decoder o box interattivo (fino a raggiungimento del plafond di 110 milioni di euro stanziato con la finanziaria 2004, sufficienti a erogare 700.000 contributi).  La finanziaria 2005 e i successivi decreti del Ministero delle Comunicazioni prevedono un contributo statale per gli abbonati Tv delle regioni Sardegna e Val d’Aosta che acquistano un decoder per la TDT.

 

L’accordo di cooperazione siglato dall’Italia e dalla Francia consentirà di facilitare il passaggio al digitale terrestre nelle zone transfrontaliere. Il Ministro Landolfi ha dichiarato: “Italia, Francia, Gran Bretagna e in misura minore la Germania, fanno parte del gruppo di testa nella diffusione di questa tecnologia. L’Italia è prima per quanto riguarda l’interattività. Noi stiamo diffondendo una politica d’incentivi ai consumatori per l’acquisto del decoder non solo perché attraverso il digitale terrestre sarà possibile ricevere più canali, ma perché la TDT consentirà applicazioni interattive per esempio con la pubblica amministrazione: servizi anagrafici, tele-sanità, eCommerce. E’ la nuova frontiera dell’eGovernment”.

Landolfi ha sottolineato che l’accordo firmato con la Francia, e quelli firmati in precedenza con Lituania e Gran Bretagna, prevede “uno scambio continuo di informazioni. Il lavoro di cooperazione con la Francia proseguirà ora a livello tecnico“. Landolfi ha parlato dell’interesse francese nei confronti dell’esperienza italiana nel digitale terrestre, anche perché, ha spiegato, “la nostra diffusione si spiega non solo con gli incentivi del governo, ma anche con il fatto che gli operatori hanno pensato al modello particolare delle schede prepagate, una cosa che non esiste da altre parti“.

“E’ un accordo – ha concluso il ministro – in direzione dell’obiettivo programmatico di una applicazione del digitale terrestre a livello europeo”.

 

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