Conservazione dati: la Ue consolida la tutela dei dati personali e potenzia la cooperazione giudiziaria nella lotta contro il terrorismo

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Conservazione dati

La Commissione europea, che deve far fronte a una criminalità organizzata e a un terrorismo che assumono dimensioni sempre più internazionali, ha presentato nuove proposte per rafforzare la protezione dei dati personali e per permettere uno scambio più efficace di informazioni tra le autorità nazionali di contrasto.

La proposta di una decisione quadro relativa alla protezione dei dati personali trattati nell’ambito della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale ‘ insieme alla recente proposta sulla conservazione dei dati da parte dei fornitori di servizi di comunicazione ‘ riflette l’approccio globale della Commissione in materia di potenziamento della cooperazione internazionale al fine di garantire ai cittadini sicurezza e protezione pur salvaguardando le libertà fondamentali e soprattutto il diritto alla privacy e alla protezione dei dati.

Il vicepresidente Frattini, commissario responsabile per la libertà, sicurezza e giustizia ha sottolineato l’importanza di tale duplice approccio della Commissione: È evidente che la criminalità organizzata e il terrorismo operano a livello internazionale e che essi possono essere combattuti efficacemente solo mediante una cooperazione giudiziaria e di polizia tra gli Stati membri dell’UE e, sempre di più, tra l’UE e i paesi terzi. Tale cooperazione richiede necessariamente lo scambio dei dati personali dal momento che tale scambio spesso si dimostra di importanza vitale nelle indagini penali. Tuttavia, poiché tale scambio di dati comprende i dati personali di molti cittadini è necessario garantire che essi siano trattati in maniera precisa e accurata, nel rispetto dei diritti fondamentali relativi alla qualità dei dati e alla legittimità del loro trattamento.’

La Commissione ha ribadito che i servizi di polizia e le autorità giudiziarie degli Stati membri devono essere sostenuti, nelle loro attività di cooperazione in materia penale, da un’azione decisiva a livello dell’UE. Al tempo stesso, la Commissione è consapevole della quantità crescente delle informazioni scambiate e delle nuove tecnologie e canali di trasmissione utilizzati per rendere tale scambio più rapido e più efficace.

È pertanto importante rispettare adeguatamente i diritti di coloro a cui i dati si riferiscono. Elementi fondamentali della proposta di decisione quadro sono norme severe sulla riservatezza e la sicurezza del trattamento, i ricorsi giurisdizionali, la responsabilità e le sanzioni.

Sono parimenti necessarie autorità di controllo forti ed efficienti, ma anche cooperative.

Inoltre, è opportuno costituire un gruppo di lavoro tra le autorità di controllo a livello dell’UE che, sulla base delle competenze ed esperienze acquisite e messe insieme, fornisca consulenze alla Commissione e agli Stati membri. Nella proposta viene rivolta particolare attenzione al principio secondo cui i dati personali possono essere trasmessi solo a quei paesi terzi ed organismi internazionali che garantiscano un livello adeguato di protezione dei dati. La proposta di decisione quadro prevede un meccanismo finalizzato al rispetto su scala dell’UE di tale principio. Sono possibili deroghe solo in casi eccezionalissimi, segnatamente per prevenire gravi pericoli imminenti che minaccino la sicurezza pubblica o specifiche persone.

Sia i servizi responsabili della giustizia e degli affari interni che le autorità di controllo per la protezione dei dati degli Stati membri sono stati ampiamente consultati prima dell’adozione di questa proposta e si è tenuto conto del loro parere il più possibile.

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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