Convergenza multimediale: ecco come l¿IPTV cambierà il mondo della televisione. Il 13.9 a Milano, operatori a confronto

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Televisioni

Le antenne Tv spariranno presto da tutte le case? La domanda si presenta come molto attuale, visto l¿evolversi delle nuove tecnologie di diffusione televisiva. E dopo le parabole, le reti via cavo¿ il prossimo passaggio potrebbe essere quello all¿IPTV (televisione su protocollo Internet). Un¿evoluzione verso la multimedialit&#224 delle comunicazioni.

L¿IPTV non &#232 altro che la trasmissione di contenuti televisivi sulle reti Internet, un servizio che i provider stanno proponendo in maniera sempre pi&#249 incisiva e che rappresenta una nuova opportunit&#224 di business per operatori, fornitori di contenuti e sviluppatori di sistemi.

Come sottolinea l¿AICT (Associazione per la Tecnologia dell¿Informazione e delle Comunicazioni), che rappresenta il principale riferimento culturale italiano per i tecnici che operano nel settore dell¿ICT, ¿Il servizio IPTV su cavo pu&#242 permettere di realizzare, con il tramite di comunicazioni di tipo unicast, una vera interattivit&#224 e personalizzazione della comunicazione video con l¿apertura a servizi simmetrici di tipo peer-to-peer¿.

Per l¿AICT – federata nell¿AEIT, affiliata alla FITCE (Federation of Telecommunications Engineers of the European Community) e alla Communications Society dell¿IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) – le nuove piattaforme di telecomunicazione devono garantire appieno tali potenzialit&#224 offerte dai servizi IPTV, di modo che i gestori di rete possano introdurre, da un lato, servizi innovativi ed utili – come si stanno dimostrando le esperienze in corso relative a servizi di TV interattiva o TV partecipata – e, dall¿altro, siano in grado di affrontare nuove sfide realizzando valore grazie al coinvolgimento di un maggior numero di attori (dai creatori di contenuti fino ai realizzatori di strumenti e dispositivi).

L¿associazione precisa che, nel contempo, ¿grande attenzione deve essere data a soddisfare le aspettative dell¿utente in termini di qualit&#224 percepita dei servizi forniti, anche a paragone degli ottimi standard qualitativi cui &#232 gi&#224 abituato dalla televisione tradizionale¿.

Queste sono le sfide che attendono gli operatori e che li vedono coinvolti nella scelta e creazione di piattaforme adatte a soddisfare un mercato dai contorni non ancora del tutto noti ma dalle enormi potenzialit&#224 di espansione.

Da qui l¿idea di organizzare unaGiornata di Studio sui Servizi Video distribuiti su Rame/Fibra, che sar&#224 occasione per aggiornarsi e confrontarsi su questo argomento, oggi cos&#236 attuale con autorevoli referenti del settore, appartenenti sia alla sfera dei fornitori di tecnologie che ad operatori di telecomunicazioni.

L¿incontro – IPTV (televisione su IP): tra mito e realt&#224. Come la convergenza multimediale su IP sta cambiando il mondo della televisione – si terr&#224 marted&#236 13 settembre al Politecnico di Milano e prevede una successione di interventi con contenuti di taglio tutoriale, industriale e regolamentare, seguiti da una tavola rotonda, nei quali si definiranno e affronteranno le pi&#249 importanti tematiche relative all¿attuale stato del settore, le prospettive di sviluppo e ampliamento dei servizi offerti e le relative modalit&#224 di erogazione, lasciando spazio a un¿analisi critica sulle reali ricadute per l¿utente finale, anche attraverso il dibattito conclusivo con i partecipanti alla giornata.

Pi&#249 precisamente, la Giornata sar&#224 aperta da Guido Vannucchi, presidente AICT, e Maurizio D&#232cina (vedi scheda), Politecnico di Milano e presidente dell¿Advisory Board di Key4biz.

La prima parte degli interventi sar&#224 gestita da Guido Roda di AICT. Alessandro Petazzi di Fastweb interverr&#224 su ¿IPTV: la creazione di un servizio¿; Alberto Lotti di Alcatel su ¿IPTV: stato dell¿arte delle tecnologie¿; Vittorio Baroncini di FUB/ISCOM su ¿IPTV: considerazione tra Qualit&#224 del servizio oggettiva e percepita dal cliente¿.

La seconda parte della Giornata comincer&#224 con l¿intervento di Fabrizio Caffarelli di TVBLOB in merito a ¿I servizi IPTV bidirezionali di tipo peer-to-peer: killer application per il banda larga?¿.

Seguir&#224 una Tavola rotonda – Servizi di distribuzione TV &#224 la Carte: il punto di vista degli Utilizzatori e la relativa regolamentazione ¿ moderata da Enrico Deluchi di Cisco System, che vedr&#224 la partecipazione di Roberto De Martino dell¿AGCOM, Tonio Di Stefano della RAI, Paolo Huscher di Wind, Piergiorgio Lembo di Tiscali, Alessandro Petazzi di Fastweb e Luigi Vassallo di Telecom Italia. Le conclusioni saranno affidate a Francesco Masetti dell¿AICT.

Le argomentazioni trattate si presentano molto interessanti anche alla luce dell¿ampiezza che sta assumendo a livello internazionale la diffusione dell¿IPTV, che sicuramente non pu&#242 trovare impreparati gli operatori del settore.

Un recente Studio pubblicato da Informa Telecoms & Media conferma che la televisione su protocollo Internet sta assumendo un ruolo crescente tra le abitudini dei consumatori.

Secondo questo Studio, condotto su 50 Paesi, il numero dei sottoscrittori all¿IPTV nel mondo dovrebbe arrivare a 2,7 milioni entro la fine dell¿anno. Questi numeri potranno decuplicarsi nell¿arco di 5 anni. I ricercatori ritengono, infatti, che in questi 50 Paesi gli abbonati all¿IPTV saranno 25,9 milioni di persone nel 2010.

La Cina dovrebbe divenire il primo mercato, nei prossimi 5 anni, con 4,9 milioni di sottoscrittori a questo tipo di tecnologia. Gli Stati Uniti dovrebbero seguire con 3,4 milioni, il Giappone con 2,5 milioni. Per contro, Hong Kong, che lo scorso anno era in testa, scivolerebbe all¿ottava posizione per il 2010.

Leader europeo dovrebbe essere la Francia che, secondo Informa Telecoms & Media dovrebbe raggiungere i 2,2 milioni di abbonati nel 2010. Seguirebbe la Germania con 2 milioni di utenti, l¿Italia con 1,6 milioni e la Gran Bretagna con 1,4 milioni. Lo Studio precisa che l¿industria dell¿IPTV dovrebbe gestire per il 2010 entrate che potrebbero superare i 10,4 miliardi di dollari nel mondo. La Francia potrebbe arrivare a 1,1 miliardi di dollari, l¿Italia a 971 milioni di dollari e la Gran Bretagna a 796 milioni.

In una ricerca parallela, sul peso della televisione digitale in Europa, Informa Telecoms & Media evidenzia che l¿IPTV occuper&#224 un buon posto sul mercato.Questa tecnologia, che si accoster&#224 ad altre modalit&#224 di diffusione come il cavo o il satellite, per il 2010 dovrebbe registrare un tasso di penetrazione del 6% in Europa. Per allora, la Francia dominer&#224 il mercato della televisione su Internet con il 10% di penetrazione, ma sar&#224 tallonata dall¿Italia con l¿8%, e la Gran Bretagna e altri Paesi europei con il 6%.

Operatori pronti, quindi, presto Internet diventer&#224 un temibile concorrente per la Tv tradizionale!

Raffaella Natale

Programma della Giornata di Studio

IPTV (televisione su IP): tra mito e realt&#224. Come la convergenza multimediale su IP sta cambiando il mondo della televisione

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